Feet of mud - Corto (1924)

Conquistata l'amata con estemporanea prestazione di rugby, Harry dovrà guadagnarsi la fiducia del di lei genitore mantenendo il lavoro di netturbino a Chinatown: che peripezie! Se la consequenzialità non è il forte di questa "comica" con scarti narrativi sì tremebondi da diventar surreali (ci van di mezzo pure una faida Tong e una lunga bella scena in metro), il corto è invece esempio lampante della comicità lunare e dei tempi dilatati di Langdon, anticipatore dello slow burn di Laurel & Hardy, la cui riflessività passiva può risultare al contempo originale e scostante. Suggestivo.

Deliziosamente impacciato, graziosamente naif, Harry Langdon attraversa piccole e grandi avversità del mondo con lo stupore di un bambino e la sorpresa di riuscire sempre a farcela nonostante l’improbabile physique du rôle e il volto da bambolina. Anche qui, in un carosello di situazioni davvero gustose, incastonate in un plot che lo vede aspirante fidanzato: buffa la partita di rugby, geniali le gag in metropolitana, estrosamente travolgente l’avventura nella Chinatown. Teneramente divertente, si ride.