Eurovision Song Contest - La storia dei Fire Saga - Film (2020)

Eurovision Song Contest - La storia dei Fire Saga
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Poco considerato in Italia (citato giusto quando si specifica che il vincitore di Sanremo vi verrà ammesso di diritto), l'Eurovision song contest ha invece i suoi ammiratori, in Europa. Tra questi anche i piccoli Lars e Sigrit, che vedendo dal loro paesino in Islanda gli Abba cantare "Waterloo" in tv si scatenano in balli e grida per la gioia dei loro genitori. Molti anni dopo i due sono cresciuti, ma la loro passione per l'Eurovision song contest è rimasta. Soprattutto in Lars (Ferrell), il quale fin lì pare non aver pensato ad altro dopo aver fondato con Sigrit (McAdams) i Fire Saga, una band che ha ottenuto solo un piccolo successo con un brano che Lars non...Leggi tutto ne può più di ripetere "live". La fiamma non s'è spenta però, e quando a Reykjavík i Fire Saga vengono selezionati per una sorta di Sanremo locale il cui vincitore dovrà concorrere all'Eurovision, Lars vive un periodo di esaltazione che si trasforma in gioia assoluta quando lo yacht che ospita tutti i concorrenti tranne lui e Sigrit esplode in mare uccidendo ogni loro avversario. L'Islanda è terrorizzata all'idea, ma non può che spedire all'Eurovision song contest proprio loro, i Fire Saga! L'avventura prosegue quindi a Edimburgo, in Svezia, dove i due conoscono i partecipanti degli altri paesi (per la cronaca l'Italia non viene citata mai una volta in tutto il film, limitandosi a comparire anonimamente su qualche tabellone dal quale poi presto scompare) e si dedicano a provare il loro pezzo. Un po' fesso come buona parte dei personaggi che Ferrell interpreta (qui è suo pure parte dello script), Lars è il solito bambinone con manie di grandezza, assecondato da una partner che lo guarda con amore non corrisposto. Prima viene la musica, naturalmente, ma poi capita che alle feste conosci le persone sbagliate, quelli che ci provano... Le canzoni in gara, inserite per alzare il ritmo, non sono presenti in gran numero: sentiamo il brano del russo (Lemtov) e della bella greca (Mahut) perché sono i personaggi che più intervengono nella storia, ma per gli altri pezzi quasi sempre qualche accenno o poco più. Se si escludono una riproposizione della canzone "ufficiale" dei Fire Saga e un simpatico medley di gruppo alla festa orgiastica, a fare il film è il rapporto tra Lars e Sigrit, che guarda con l'usuale verve parodistica a quelli tradizionali del cinema americano ma senza che la commedia riesca ad essere mai veramente comica come vorrebbe. Un po' per la regia poco agile di Dobkin, un po' per certe divagazioni che goffamente si agganciano a tradizioni del nord Europa (gli elfi a cui Sigrit crede pregandoli), un po' per la difficoltà di infilare battute veramente divertenti (nonostante si ricorra ai tipici nonsense ferrelliani), il film non decolla mai davvero. Ripropone le stesse dinamiche senza variazioni di rilievo, segue il classico canovaccio del film da "sogno americano" (anche se poi diverte Lars deluso che consiglia un bambino: "Rinuncia ai tuoi sogni adesso, finché sei ancora giovane!") e disegna gli islandesi come dei perfetti americani dai vestiti diversi. L'idea era insomma interessante, la realizzazione molto al di sotto del suo potenziale, nonostante qualche gag simpatica e musiche azzeccate (molto bella l'ultima esibizione). Happy ending di rigore.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 26/06/20 DAL BENEMERITO ZOLTAN POI DAVINOTTATO IL GIORNO 5/07/20
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Zoltan 26/06/20 14:00 - 201 commenti

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Dopo il flop del suo Sherlock Holmes, Will Ferrell si affianca alla sempre splendida e talentuosa (per quanto a cantare non sia realmente lei) Rachel McAdams e cambia il tiro, proponendo un film meno fracassone del solito. Il film è una commedia musicale dallo sviluppo piuttosto usuale, senza particolari picchi. Di certo si ridacchia, specialmente nel primo terzo di film, si evince il rispetto di Ferrell per l'Eurovision Song Contest, ma questo non basta: non c'è nessun momento realmente memorabile, la storia può essere graziosa ma è anche vista e stravista.

Daniela 29/06/20 00:31 - 12606 commenti

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Fans degli Abba fin da bambini,  l'imbranato Lars e la valente Sigrit cercano da anni di sfondare nel mondo della musica con il loro gruppo. La possibilità di rappresentare l'Islanda all'Eurovision Song Contest sarà l'occasione giusta? Musical luccicante nella messa in scena e piuttosto piacevole nella colonna sonora che però, per essere un film comico, fa ridere troppo poco, riuscendo al massimo a strappare qualche raro sorriso a causa di una sceneggiatura sfilacciata e povera di gag. Pur in un ruolo per lui abituale, Farrell appare sottotono, più pimpanti McAdams e Stevens.
MEMORABILE: Dopo un'esibizione sul palco "rivelatrice", Stevens si ostina a negare: "No, no, io sono russo e non esistono gay in Russia".

Galbo 13/07/20 18:10 - 12372 commenti

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Va dato atto agli autori di questo film di aver scelto un soggetto originale per una commedia demenziale musicale basata su una competizione canora reale ma sconosciuta ai più. Detto ciò bisogna ammettere che con interpreti adatti al soggetto come Ferrell e McAdams, che mostrano un’ottima intesa (ma il più bravo è Dan Stevens), la sceneggiatura sfrutta poco lo spunto e, pur con momenti divertenti (la prima esibizione canora in pubblico dei due), nulla del film fa ridere veramente, senza contare che per una pellicola del genere la durata è davvero eccessiva.

Redeyes 21/07/20 08:27 - 2442 commenti

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La pellicola è il terreno di caccia preferito per Ferrel che nonostante tutto non incide come ci si aspettava, cedendo il passo alla deliziosa McAdams e anche a uno Stevens in gran forma. Durata piuttosto importante, ma complice anche una parte canora (chiaramente centrale) abbastanza frizzante, si arriva tranquillamente al finale. Le location islandesi spesso rubano la scena per la loro magnificienza e alla fine fra un sorriso e l'altro viene un certo desiderio di comprare subito un biglietto aereo.

Kinodrop 27/05/21 20:04 - 2909 commenti

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Pur essendo una trama piuttosto semplicistica e vista spesso, la commedia si "redime" puntando tutto sulla fantasmagorica spettacolarità della location scozzese che ospita lo storico contest musicale europeo, al quale aspirano con tutte le forze gli islandesi Fire Saga, fortunosamente scelti per la gara. Di chiaro stampo demenziale, tende a mettere in ridicolo le strabordanti scenografie e le coreografie che schiacciano quasi del tutto la parte musicale per dare risalto alla stravaganza dei protagonisti della kermesse e la vena dissacratoria, per quanto flebile, funziona bene.
MEMORABILE: Il videoclip iniziale; L'inaspettata chiamata; L'esibizione del russo Lemtov; Le fasi della gara; "La ruota del criceto".

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  • Discussione Daniela • 23/07/20 09:58
    Gran Burattinaio - 5925 interventi
    A riprova che il film è più riuscito come musical che come film comico, you tube è pieno di spezzoni con gli estratti dei brani originali inseriti nella colonna sonora, e la parte del leone la fa proprio Lion of Love cantata con voce baritonale dal cantante russo interpretato da Dan Stevens, visibile qui con il testo in inglese sovrimpresso