Due volte lei - Lemming - Film (2005)

Due volte lei - Lemming
Locandina Due volte lei - Lemming - Film (2005)
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Titolo originale: Lemming
Anno: 2005
Genere: drammatico (colore)

Cast completo di Due volte lei - Lemming

Note: Il lemming del titolo è un piccolo roditore artico, attorno al quale sono fiorite molte leggende, compresa quella del periodico suicidio di massa che per un certo periodo ha avuto una certa eco, tanto da essere associata ad un significato metaforico.

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Tutti i commenti e le recensioni di Due volte lei - Lemming

TITOLO INSERITO IL GIORNO 9/07/09 DAL BENEMERITO DANIELA
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Daniela 9/07/09 22:40 - 13376 commenti

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L'inizio è molto promettente e fa presagire un confronto fra coppie sul tipo "Chi ha paura di Virginia Woolf?". Poi purtroppo la storia prende un'altra strada, fra l'onirico e il simbolismo didascalico (il lemming incastrato nel tubo, la telecamerina volante schiacciata come un topo in trappola), conservando comunque un certo interesse soprattutto grazie alla bravura degli interpreti, in particolare della tagliente Rampling, la cui straordinaria bellezza sembra sopravvivere al passare degli anni.

Stefania 16/06/10 21:30 - 1599 commenti

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Discreto esercizio di stile: il tema è quello dell'appropriazione di un'identità da parte di un'altra identità, in questo caso la personalità contorta di Alice arriva a eclissare quella di Benedicte, come una nuvola che oscura il sole. Si potrebbe sconfinare nei territori del soprannaturale, in una ghost-story, invece si rimane nell'ambito dello psicodramma, rinunciando ad effetti eclatanti e costruendo un'atmosfera di angoscia sottile, subdola, invadente... come gli strani animaletti che si annidano nella linda casetta di Alain e di Benedicte!

Giùan 9/03/12 16:15 - 4996 commenti

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Promettente nella traccia tematica, eccessivamente tortuoso nello svolgimento, pleonastico e accessorio nella soluzione. Il film di Moll, come altri thriller contemporanei (Ozon), è minato alle fondamenta da una intellettualità autoriale che ne castra le ottime intuizioni, come se restar nei confini del "genere" fosse vizio capitale. Così l'inquietudine monta inesorabile e subliminale ma senza che si abbia la sadica ferocia di Polanski (o Losey) per portare l'affondo finale e memorabile. Tuttavia da vedere e con un bel gioco attoriale dei quattro cantoni.
MEMORABILE: La scoperta del lemming nel lavabo.

Lythops 1/05/15 09:44 - 1021 commenti

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Cerebralissimo, quindi studiato nei dettagli anche minimi, alla fine finisce per celebrare soltanto se stesso. Sorretto, sceneggiatura a parte, da una buona fotografia e dalla magica presenza della Gainsburg e della Rampling che da sole valgono la visione, ci si ritrova con ben poco in mano a parte la semplice consapevolezza di avere passato del tempo in un'opera di sicuro buon mestiere. Purtroppo non c'è altro. Film freddo, poco concludente.

Kinodrop 1/11/22 20:29 - 3475 commenti

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Sebbene appaia molto interessante l'ambiguo rapporto tra due coppie che si trovano coinvolte in una relazione contorta che approda a una sostituzione di ruoli (passando dallo psicanalitico al metafisico), la deriva autoriale e intellettualistica che pervade tutto il dramma (tra Ozon e Polanski) si sovrappone alle vicende narrate togliendo loro la giusta dose di empatia e confinandole in uno sfondo freddamente estetico/simbolico. Un po' cerebrale la trovata dell'animaletto intruso in relazione al gioco di specchi tra i componenti di uno psicodramma elegante ma certamente non risolto.

Il ferrini 5/07/25 00:50 - 2758 commenti

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Un film che fa bene al cervello, perché spiazza, cambia improvvisamente direzione, ti obbliga a ragionare, dedurre, ipotizzare. Gli attori sono bravi, le musiche utilizzate molto bene, belle anche le location. Il lemming c'è davvero e come nel videogame bisogna aiutarlo a proseguire. La Rampling, nonostante gli anni, ha ancora un fascino incredibile e come il piccolo roditore s'intrufola in casa e soprattutto nelle teste della coppia protagonista. La Gainsbourg in particolare ha un'evoluzione inquietante. Bel film, mai banale.

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