Dimmi quando - Film (2014)

Soggetto e sceneggiatura - pausa di riflessione prima di un matrimonio precoce e i timori della caduta nella routine - sono così banali e prevedibili da rasentare l'imbarazzo, ma la confezione accattiva e la Shelton dirige in modo sciolto ed equilibrato, evitando sia i piagnistei che le melensaggini. Bella e spigliata, la Knightley lavora di cesello le sue smorfie da donna-fanciulla, Rockwell piroetta pazzoide tra serio e faceto e la Moretz restituisce verace le irrequietezze dell'adolescenza. Trama e contenuti *! ; tutto il resto ***.

La vita adulta impone così tanti limiti e obblighi da mettere in crisi sempre più persone; e allora perché non dare uno schiaffo a questo insieme di convenzioni che non assicura gioia? Apprezzabile il fatto che oltre alle sciocchezze prodotte dalla megaindustria statunitense venga sfornata, magari dal reparto "scarti", qualche pellicola "ribelle", non conforme. Moretz non mi piace mentre Knightley se la cava. La regia è del tipo moderno e si abbina bene alla pellicola, che non è un gran lavoro ma è sufficientemente gradita nella visione.

La sindrome di Peter Pan può colpire anche il gentil sesso? la risposta è sì, a giudicare da questa frizzante commedia che, pur non offrendo spunti nuovi, risulta perlomeno ben recitata e senza volgarità (a parte la scena evitabilissima con il Buddha) e glucosio gratuite. Del cast i migliori sono la Knightley e Rockwell, meno a fuoco la Moretz che si rifarà in altri ruoli. Belle la scena iniziale e quella dell'incidente.