Il mondo della boxe coi retroscena conosciuti solo dagli addetti ai lavori. Passioni, segreti, competizioni, il tutto concentrato in una pellicola che vuole essere un atto di denuncia, scoperchiando una scatola dai mille interessi e dalle mille sfaccettature. Scordatevi Rocky (con rispetto parlando) e preparatevi ad un duello senza esclusione di colpi.
Più che col mondo del pugilato, si ha a che fare con la meschinità che si cela dietro certe forme di mecenatismo, come il tirare su atleti o artisti dal nulla e smascherarsi poi come padri-padroni, capaci di passare a tempo zero dal più fervido protettore al più acerrimo dei nemici. E questa violenza psicologica pervade tutto il film, colpendo ancora più duro quando si fa credere alle vittime di avere un briciolo di magnanimità e di non volerli far fuori del tutto, anche perché è un comportamento contagioso che poi travaserà nelle guerre fra poveri abilmente aizzate all'occorrenza.
MEMORABILE: La camera di Yun; I premi per la conquista dei titoli; Le "amiche " di Roldan e i suoi soliloquii; 50.000 e la multa.
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Fauno
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Lucius 30/05/11 01:09 - 2829 commenti
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Fauno 22/11/20 20:02 - 1957 commenti
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