Crazy murder - Film (2014)

Rispetto ad altri film estremi, quest'indagine nella mente obnubilata di uno squilibrato homeless parafilico muove da un dato drammaticamente reale, la miseria nera in cui gli ultimi di NY vivono e che spesso ne compromette la salute fisica e mentale. La durata eccessiva, il budget ridotto e una ciclicità schematica delle situazioni proposte (con un macabro, disagiante accento su coprofagia e automutilazioni) ne disinnescano tuttavia in gran parte il potenziale di denuncia. Rimane un quadro di squallore difficilmente sopportabile.

A chi vorrà più bene il registico duo: a GG Allin o a Lucifer Valentine? Certo è che ha un serio problemino con materia fecale e vomito, sin d'assurgerli a claxonata metafora, furbo alibi commutativo dell'inane dittatura torturepornara: la nudità-nullità dell'essere, senza più connotazione, neanche ideologica (dalla società liquida agli eucaristici liquami del corpo sociale); la metropoli discarica di rifiuti umani deiettati dalle logiche del capitalismo. Sofismi che – deo gratia – mai si sognano di farsi metadiscorsivi laddove si occulta col rumore bianco la totale assenza di idee.