Una valigia piena di soldi sporchi cambia la vita di una coppia di giovani sprovveduti ma Sean Bean, il cattivo, li scova e pretende la restituzione integrale, anche di quelli già spesi. Film deboluccio: Bean è pieno di lifting ma povero di idee, la regia decente ma senza basi nel copione. Il tono è da dark comedy, qualche battuta funziona in un mare di apatia. Insomma, i soldi corrompono l'anima (anche della suocera) ma anche certi film non scherzano.
Che sia un film di serie B girato a basso budget lo si capisce dalle prime battute. Eppure, nonostante Bean sia un attore che non digerisco proprio, non posso fare a meno di dare atto a regia e sceneggiatura di essere stati in grado di proporre delle ottime caratterizzazioni dei tre personaggi principali. Merito che va comunque condiviso con gli attori, i quali evidentemente hanno molto creduto in questo progetto. Una bella lezione sul rapporto uomini-soldi in cui non è difficile potersi identificare. Tutto sommato da vedere.
Peccato, perchè poteva uscirne davvero un buon film, se solo la regia fosse stata affidata a un esperto, o quantomeno, a un talentuoso. Invece, purtroppo, dopo una cinquantina di minuti passati a godersi lo psicopatico amante della precisione, che tiene in scacco i due protagonisti (figura singolare e interessante), ecco che tutto scade. Il colpo di grazia viene assestato dalle rapine in poi, dove la pellicola svacca, i due ingenui subiscono un'assai poco credibile mutazione; e anche lo psicopatico (solo all'apparenza calmo e controllato) si perde nell'evidente pochezza di buone idee.
MEMORABILE: Il pazzoide fa visita alla coppia e, con apparente calma, a parte un piccolo sfogo iniziale, inizia a fare i conti; In banca per il finanziamento.
Coppia squattrinata si vede piovere dal cielo una valigia piena di soldi. Ovvio che siano sporchi e che i due sciocchi si facciano ben presto sgamare da un criminale ben deciso a recuperare il bottino... Il carattere "contabile" di quest'ultimo, preciso al centesimo nello spuntare gli scontrini e calcolare le spese, costituisce l'unico motivo di interesse di un film reso modesto da una sceneggiatura approssimativa che va a rotoli nella seconda parte, dalla regia anonima e senza idee, dalle interpretazioni mediocri del cast, a parte Bean che si salva per l'originalità del suo personaggio.
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