Poveri ragazzi ricchi. Loro volevano solo diventare bimilionari, come da ragione sociale del loro club, ma hanno incontrato un lupo cattivo e sono stati costretti a macchiarsi le mani di sangue... La materia di cronaca per un bel film c'era ma ci voleva grinta e cattiveria, mentre l'anonimo Cox assume nei confronti dei suoi personaggi stolti un atteggiamento partecipe e assolutorio che risulta ributtante oltre che insensato: come può il pubblico empatizzare con loro? Flop meritato al botteghino, con l'esca Spacey post "me too" che non è stata sufficiente ad abbindolare gli spettatori.
Un gruppo di giovani rampanti in cerca di guadagno facile mette in atto una truffa colossale. Tratto da una storia vera un film di scarso interesse realizzato da un regista che assolve al compito senza entusiasmare. La sceneggiatura tratteggia personaggi poco interessanti, criminali per caso assai banali, come bambini poco cresciuti. Ravviva il cast Kevin Spacey, peraltro poco utilizzato. Ritmo e tensione latitano, e il film arriva stancamente ad un finale prevedibile. Scarso.
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In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.
CuriositàDaniela • 14/01/20 11:28 Gran Burattinaio - 5821 interventi
Prima che in questo film, le vicende del "Billionaire Boys Club" erano state già raccontate in un film televisivo in due parti trasmesso dalla NBC nel 1987 diretto da Marvin J. Chomsky, intitolato in italiano "Giovani omicidi" (da non confondersi col film edito in DVD con lo stesso titolo diretto da Rospo Pallenberg nel 1989):
https://www.imdb.com/title/tt0092659/?ref_=ttrel_rel_tt