Bigbug - Film (2022)

Bigbug

Dove guardare Bigbug in streaming

Lo trovi su
Vai alla pagina Netflix

Location LE LOCATIONLE LOCATION

La nostra recensione di Bigbug

Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Ancora una volta in Jeunet la forma sovrasta e annichilisce i contenuti, ridotti a un futile giochicchiare con gli stereotipi della fantascienza. il regista si diverte soprattutto a inventare, con l'ausilio del digitale, piccole diavolerie meccaniche attraverso trovate futuristiche che si vorrebbero geniali ma che rilsutano inevitabilmente logore, dal momento che nel campo ci si è già dilettati a immaginare un po' di tutto. Lo scontro tra umani e robot, con questi ultimi che sognano di poter vivere le stesse emozioni che proviamo noi, è quanto di più antico si possa rinvenire in ambito fantascientifico, per cui allo spettatore non resta che sorridere qua e là...Leggi tutto per la simpatia mostrata più dai robot che dai protagonisti in carne e ossa. La casa in cui tutta l'azione si svolge è un lussuoso appartamento dominato dai caratteristici toni pastello e caramellosi che Jeunet si porta dietro dai tempi di AMELIE: colori pieni, privi di sfumature che il digitale rende ancor più cartooneschi. Tutto è automatizzato, schermi che visualizzano all'istante ogni richiesta di approfondimento culturale fanno la loro comparsa in ogni angolo e una cyborg femmina (Perron), che pare la governante, "spia" i primi approcci della padrona di casa (Zylbergstein) a un amico da lei invitato (De Groodt), smascherato in segreto dalle informazioni visualizzate davanti ai propri occhi - in stile Terminator - dal robot: 3% sincerità, 87% urgenza sessuale. Il figlio di lei assiste agli approcci senza curarsi troppo della cosa, mentre in breve arrivano l'ex marito (Hajdi) di lei con la segretaria/amante (Chust), una invadente vicina di casa (Nanty) col suo cane e una seconda figlia. Tutti insieme appassionatamente fino a quando, al momento di uscire, si accorgono che la porta automatica non si apre. Com'è possibile? Semplice, il pericolo esterno è stimato al 41%, e dal momento che oltre il 40% è bene rimanere in casa... Preda dei robot, delle loro fobie e di un agente Yonyx (Levantal, cui spetta il premio di look meccanico più banale in assoluto) entrato in casa per risolvere la situazione, i nostri eroi cominceranno ad avere seri problemi, tradotti in dialoghi di rara stucchevolezza che tradiscono la scarsissima vena dello Jeunet sceneggiatore (aiutato nei pessimi dialoghi da Guillume Laurant). Si procede senza che si incontri mai uno spunto comico divertente, un botta e risposta brillante, mentre la regia prova a sostenere una vacuità preoccupante con stile almeno decente e quella qualità nella messa in scena che a Jeunet non è mai mancata. Sono soprattutto i dialoghi tra i robot ad essere tremendamente scialbi, buoni per una commediaccia fantascientifica di decenni prima. Ma non si va molto meglio nemmeno tra gli umani, perché tutto scorre come acqua fresca, senza lasciare traccia. A catturare è solo il ricco impianto visivo, con le auto volanti, il design dell'appartamento, il buffo robottino grassoccio dalle forme preistoriche... ci si perde insomma a osservare più che ad ascoltare, accorgendosi che la maggior parte delle volte le parole fluiscono come inutile accessorio (deprimente - non nell'apparenza - il mecca chiamato Einstein). Sorvolando sulla morale puerile cui si va incontro nel finale, si registra un nuovo superfluo capitolo di un regista che ha sì dei numeri ma di rado riesce a tradurli in film che convincano, spesso magari originali a loro modo nell'approccio ma fiacchi e inconsistenti.

Chiudi

Tutti i commenti e le recensioni di Bigbug

TITOLO INSERITO IL GIORNO 11/02/22 DAL BENEMERITO SISKA80 POI DAVINOTTATO IL GIORNO 11/03/22
1
1!
2
2!
3
3!
4
4!
5


  Clicca qui per capire meglio a cosa corrispondono i nostri voti
  Clicca sul nome dei commentatori per leggere la loro dissertazione ( vale mezzo pallino)
ORDINA COMMENTI PER: BENIAMINI GERARCHIA DATA

Siska80 11/02/22 17:01 - 5351 commenti

I gusti di Siska80

Sapevamo tutti che questo momento sarebbe arrivato, prima o poi: nel 2050 i robot, i quali ormai hanno preso coscienza della propria identità (e, principalmente, della loro imprescindibilità) decidono di ribellarsi. Anche stavolta i francesi danno prova di possedere un mix esplosivo di fantasia ed esilarante umorismo che non accenna a diminuire nonostante la durata sopra la media. Ok, gli effetti speciali non sono il massimo, ma le facce dei protagonisti (un cast affiatato) e le situazioni che li vedono coinvolti fanno ridere, e ciò vuol dire aver centrato l'obiettivo in pieno.
MEMORABILE: Il "super ingorgo"; La gabbia con gli umani; L'azione terroristica; I titoli di coda.

Kinodrop 12/02/22 19:04 - 3511 commenti

I gusti di Kinodrop

2050, in una realtà ormai dominata dall'intelligenza artificiale, un gruppo di persone unite da legami più che normali (amore, gelosia, solitudine, erotismo) si ritrova prigioniero in una villa ipertecnologica padroneggiata da robot che, gradualmente, aspirano a diventare "difettosi" come gli umani. Spunto non nuovo, ma reso amabile da una confezione accattivante al 100% che fonde retrofuturibile, colori pastello e oggettistica d'antan per indagare con leggerezza su temi per niente banali, specie sul mix emozione/razionalità, il tutto con una pregevole ironia diffusa e paradossale.
MEMORABILE: Gli Yonyx; Einstein e gli altri robot di casa; Il download del senso dell'ironia; Le pubblicità fluttuanti; Il Covid 50; La 2CV volante.

Daniela 13/02/22 19:26 - 13470 commenti

I gusti di Daniela

Jeunet mette in scena alla sua maniera un tema ricorrente come la rivolta delle macchine adottando un particolare punto di vista casalingo in cui si fondono plausibili proiezioni del futuro e grottesche deformazioni dell'oggi, arredamento ultra moderno e bric-à-brac nostalgico, androidi malevoli e mecca domestici che aspirano ad avere gli stessi sentimenti dei loro padroni. Se la messa in scena è gradevole, il messaggio convince meno: il campionario di varia umanità è troppo stolto perché l'esaltazione dell'imperfezione risulti convincente. Ci voleva meno pochade e più cattiveria.
MEMORABILE: Il paté di fegato umano; La pubblicità che si materializza in continuazione.

Markus 5/03/22 10:57 - 3782 commenti

I gusti di Markus

In questa commedia fantascientifica/futuristica c'è tutto il peso dell’eclettico regista Jean-Pierre Jeunet, che conferisce alla sua opera una cromia accattivante, ma ahinoi... anche tanta noia. I claustrofobici s’astengano alla visone di codesta pellicola: sappiano che per 110 interminabili minuti osserveranno un solo luogo, in cui persone e robot ubriacano letteralmente di parole lo spettatore senza far mai scaturire - drammaticamente - anche un solo ghigno di sfogo. Purtroppo, duole dirlo, non bastano la tecnica e l'occhio "pittorico" per far funzionare un film.

Pigro 12/03/22 17:42 - 10216 commenti

I gusti di Pigro

La tragedia di un’umanità che corre verso l’alienazione e la sudditanza alle macchine: il più cupo (perché così prossimo) e (cinematograficamente) frequentato orizzonte della fantascienza si contamina con i meccanismi della più ordinaria sit-com, mescolando l’inquietudine con la spiritosaggine, in un geniale accrocchio narrativo, tanto elementare quanto esplosivo, anche grazie alla dimensione claustrofobica resa straniante da un’ispirazione visiva coloratissima e jeunettianamente ispirata a un visionario rétro. Gustoso.

Jean-Pierre Jeunet HA DIRETTO ANCHE...

Spazio vuotoLocandina DelicatessenSpazio vuotoLocandina Alien - La clonazioneSpazio vuotoLocandina Il favoloso mondo di AmélieSpazio vuotoLocandina Una lunga domenica di passioni
Per inserire un commento devi loggarti. Se non hai accesso al sito è necessario prima effettuare l'iscrizione.

In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.


DISCUSSIONE GENERALE:
Per discutere di un film presente nel database come in un normale forum.

HOMEVIDEO (CUT/UNCUT):
Per discutere delle uscite in homevideo e delle possibili diverse versioni di un film.

CURIOSITÀ:
Se vuoi aggiungere una curiosità, postala in Discussione generale. Se è completa di fonte (quando necessario) verrà spostata in Curiosità.

MUSICHE:
Per discutere della colonna sonora e delle musiche di un film.
  • Discussione Daniela • 13/02/22 19:41
    Gran Burattinaio - 5954 interventi
    Nella versione originale, la voce di Einstein (l'assistente mecca assemblato con il meccano) è quella di André Dussollier.
    Dominique Pinon, attore feticcio del regista, è presente nei credit de titoli di coda ma non riveste un ruolo di primo piano.

    Ultima modifica: 13/02/22 19:47 da Daniela