Assassination games - Giochi di morte - Film (2011)

Due killer si alleano per sconfiggere un boss e dei poliziotti corrotti dell'Interpol. La risalita di Van Damme continua: questo film infatti pur non avendo scene d'azione particolarmente incisive mi ha colpito per l'ottima caratterizzazione dei protagonisti, più introspettivi rispetto alla media di queste storie. Il ritmo poi non langue e il finale è quasi commovente. Buono.

Storia più approfondita e complessa di quanto ci si aspetti, personaggi ben definiti anche psicologicamente e un'ottima performance del duo Van Damme-Adkins. Per i fan di Jean Claude ci sono da segnalare pochissimi combattimenti ma una bella prova recitativa e un film con la F maiuscola. Van Damme c'è! Più vivo che mai. Consigliatissimo!

Un film d'azione pura, ma dalla trama abbastanza articolata rispetto alla media del genere, e sicuramente valido nella prospettiva di un intrattenimento senza pretese. Un Van Damme parecchio invecchiato si butta sul patetico, con risultati altalenanti ma non disprezzabili, riuscendo a dare comunque una certa impronta ad un comparto attoriale altrimenti senza troppo spessore. Il soggetto si ispira al solito elemento-revenge, svolto in maniera prevedibile ma professionalmente curata.

Van Damme sembra come il vino, migliora invecchiando e Barbarash sembra finalmente aver trovato la sua giusta dimensione extra film-tv dopo i primi mezzi passi falsi. Minore azione rispetto a quanto non ci si aspetti da un film del genere e maggior recitazione. E la cosa non dispiace visto che, salvo qualche svarione evitabile come il rapporto con la vicina di casa, dialoghi, storia e caratterizzazioni funzionano. Barbarash insiste con i filtraggi di colore (questa volta giallo) e sbaglia. Con i colori naturali il film ne avrebbe guadagnato.

Action-movie abbastanza convenzionale tra narcotrafficanti, poliziotti corrotti e due killer che si alleano. L'attore belga appare invecchiato e combatte meno del solito, il suo compare non brilla per espressività. I colori tendono al seppiato e il finale al rallentatore sa di artefatto. Per concludere Van Damme si commuove...

Onesto "B movie" in cui un "attempato" ma ancora non domo Van Damme riesce a dare i punti al collega e coprotagonista Scott Adkins decisamente meno espressivo come attore. Realizzato utilizzando una discutibile scelta fotografica, la pellicola fa il suo mestiere di intrattenimento grazie a a scene d'azione non particolarmente estreme e ad un buon montaggio. Il cast (tranne il protagonista) non è all'altezza. Buona l'ambientazione est europea.