3 A.M. Omicidi nella notte - Film (2001)

Quattro storie di taxisti si intrecciano sullo sfondo di una New York dal sapore multirazziale. Di mezzo ci si mette un serial killer che mira ad uccidere proprio la categoria dei taxisti. Il film è leggero da guardare, sicuramente non annoia ma neanche riesce ad interessare completamente.

Alle spalle ci sono Taxi driver e Taxisti di notte e in effetti il film incrocia le vite dei vari autisti – ciascuno con i suoi problemi sentimentali e/o esistenziali - con la violenza della metropoli notturna; la destinazione televisiva impone il lieto fine, che viene fatto scaturire da una serie di casi fortuiti. Glover, anziano e scafato, presiede un cast di discreti attori e di bellezze di ieri (Grier) e di oggi (Rodriguez). Spike Lee è produttore e si ritaglia un cameo.

Senza infamia ma nemmeno troppa lode, filmetto girato in 4:3 e senza particolare convinzione che si avvale tuttavia di un cast notevole nel quale spicca la prova di "Jackie" Grier, qui contesa barista. Perché il killer uccida proprio i tassisti non lo sapremo mai ma in fondo è solo un espediente per raccontare i personaggi: dalla bella e dannata Rodriguez ossessionata da un suo fantasma all'eroe per caso Glover. Tante le etnie, come sempre quando c'è di mezzo Spike Lee e una coltre di quotidiana rassegnazione che avvolge New York.

L'inizio con l'omicidio a sangue freddo può far pensare che si tratti di un thriller, ma quello del serial killer che ha preso di mira i taxisti newjorkesi è più che altro un pretesto per rendere un poco più ansiogene le vicende incrociate di alcuni di loro tra speranze, bisogni, paure e preoccupazioni quotidiane. La sceneggiatura è poco incisiva e la regia piuttosto anonima, ma il film si fa seguire grazie al buon cast in cui spicca Danny Glover impegnato in una complicata relazione sentimentale con Pam Grier. Spike Lee produce e compare in un breve cameo.