"Le leggende della WWE" episodio per episodio

7 Settembre 2022

In questa pagina sono raccolti i commenti pervenuti sulle singole stagioni della serie "Le leggende della WWE". Chi volesse contribuire commentando un'unica e precisa stagione non ha che da CLICCARE QUI e farlo, scrivendo nel forum il proprio commento e facendolo anticipare dal numero dell'episodio e dal relativo pallinaggio. Il commento verrà prelevato “automaticamente” (per via umana, cioè da me) dal forum e trasferito in questa pagina nel punto esatto.


STAGIONE 1

01: ULTIMATE WARRIOR
*** 
Episodio estremamente interessante che ci mostra non tanto l’eccesso del “baraccone” americano, quanto la dimensione più strettamente legata al mondo degli steroidi e anche alla crociata contro l’utilizzo dopo che per anni era tacitamente accettato. In tutto questo ben si inserisce il Guerriero del ring per eccellenza. Viene fuori l’uomo turbato da un’ infanzia non facile che proietta i propri demoni anche sul palcoscenico del successo, finendo a più riprese per autoeliminarsi. Interessante anche la parte che racconta gli ultimi anni dello stesso, tesi al ruolo di predicatore iper conservatore di matrice religiosa spesso delirante. (Redeyes)
 
02: “MACHO MAN” RANDY SAVAGE
***
Una delle voci più inconfondibili del ring e lo stile eccentrico hanno portato il buon Randy Poffo nell’Olimpo della WWE. La caratteristica più interessante che viene mostrata nell’episodio è il continuo inseguirsi fra la vita del performer e la storyline della factory, da cui il rapporto con Miss Elizabeth compagna in entrambi gli aspetti ma con tempistiche diverse (si sono sposati sul ring mentre stavano divorziando nella vita reale). Il personaggio di Randy ha rappresentato il maschilista per eccellenza e nei modi e nelle dichiarazioni, finendo per portare questa fictio della gelosia anche nella vita reale. Anche la sua vita sarà segnata dall’abuso di stupefacenti scivolando verso un epilogo prematuro. (Redeyes) 

03: “STONE COLD” STEVE AUSTIN
**!
In questo episodio si ripercorrono le tappe per il successo di Stone Cold, i molteplici fallimenti ma anche la tenacia e l’acume di abbinare a un fisico imponente un personaggio ben pensato e ben sviluppato. Si evidenzia l’interessante faida col proprietario della WWE McMahon che ha accattivato lo spettatore per buona parte della sua storyline. Esce fuori anche il dipinto di un lottatore che per lungo tempo ha reso al massimo pur con un problema al collo estremamente invalidante (a causa di un errata mossa di Owen Hart) ma che ha saputo anche tirarsi fuori dallo show business in tempo nella ricerca di altri progetti non eccelsi ma godibili nel loro genere. (Redeyes)
  

04: BRET “HITMAN” HART
***! 
Sicuramente uno dei performer più tecnici del circuito, Bret proviene dalla eccellente scuderia del padre, che ha formato svariati campioni, ma nonostante la qualità tecnica impiegherà molto per emergere anche a causa di un carattere chiuso e quindi poco spendibile in WWE. Nel corso del racconto, che mostra anche un Bret ormai sfiancato dai molteplici problemi di salute (anche cerebrali), grande attenzione è donata al “Montreal screwjob”, un vero e proprio tradimento che ha creato una reale “guerra” con McMahon e Shawn Michaels. Ne emerge un ritratto che, ma pareva già scontato, antepone fortemente il business alla lealtà. (Redeyes) 

05: MICK FOLEY
****
Ecce l’uomo del pueblo! Mick (già Cactus Jack, Dude Love e soprattutto Mankind), per quanto interpretasse personaggi borderline, è di gran lunga uno dei più amati del pubblico. Nell’episodio viene mostrata la sua innata e folle passione per show “barely legal” con cadute, tagli e sangue in bella vista, ma sempre senza perdere l’amore del pubblico. In questa direzione vengono mostrati svariati spezzoni di incontri in leghe minori per arrivare alla WWE. Sicuramente parliamo di un performer anni luce dagli steroidi e dai muscoli, dalle risse e dagli eccessi in stile Ultimate Warrior e soci, ma capace di intrattenere splendidamente. (Redeyes) 

06: SHAWN MICHAELS
*** 
Il ragazzo ruobacuori è di diritto nella storia della federazione grazie a un talento recitativo piuttosto spiccato abbinato a doti fisiche eccellenti. L’episodio può esser suddiviso con buona distinzione in due parti: una prima che mostra il performer sbruffone che va a braccetto con l’uomo, spaccone anche al di fuori del ring, e la seconda con un ritrovato Shawn, che abbracciata la religione ha modificato il proprio modo di essere. In questo senso vengono evidenziate la vita al limite fatta di risse, alcool e droga e il suo tornare come allenatore e produttore. Spazio ancora al Montreal screwjob e alla diatriba con Bret Hart. (Redeyes) 

07: “ROWDY” RODDY PIPER
**!
Sicuramente uno dei “cattivi” migliori nel circuito, non solo per la costruzione del personaggio sul ring ma anche per il suo modo di interagire col pubblico che lo ha messo in reale pericolo a più riprese. Piper ha recitato un personaggio politicamente scorretto, fiero delle sue origini scozzesi ma soprattutto spesso in aperto contrasto con la comunità latina, derisa a più riprese. Viene evidenziata anche la vita spesso al limite, condita da notti ad alto tasso alcolico e stupefacenti, ma anche il suo appeal verso Hollywood grazie a un spiccata arte recitatoria. Anche nel suo caso la morte è arrivata prematuramente a soli 61 anni. (Redeyes) 

08: BOOKER T
***!
L’episodio sulla carta apparentemente meno intrigante, considerati gli altri performer citati in precedenza, risulta al contrario estremamente gradevole. Gran parte del raccontato ruota attorno all’infanzia/adolescenza del wrestler mettendo in luce le difficoltà economiche e un passato di guai con la legge e anni di carcere. Parallelamente si mostra il percorso di crescita dell’uomo e del personaggio che, dopo il cambio di vita, affronta il razzismo e quindi una certa diffidenza, affrontata anche grazie al fratello Steve Ray. Emerge un quadro estremamente positivo che ben incarna lo spirito americano nel suo aspetto migliore al netto delle evoluzioni sul ring. (Redeyes) 

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