Stanlio lavandaio - Corto (1923)

Scene da una lavanderia non proprio perfetta: a causare i vari disastri non può essere che Stan Laurel, garzone allampanato. Comica tutta imperniata sulle gag più elementari, meglio se in forma di capitomboli (quelli che a raffica coinvolgono tutti a causa della fuoriuscita di acqua saponata dalla lavatrice). Il nostro protagonista sta mettendo a punto il personaggio che fra qualche anno funzionerà con Oliver Hardy: maldestro e un po’ dissociato, ma anche, in questo corto, furbetto.

I primi due minuti, con simpatiche iterazioni che vedono Stan Laurel protagonista, sono molto belli. Il corto (undici minuti circa) tiene bene fino a metà, poi cala ripetendo, col finale caotico (ma senza torte in faccia...) un "tòpos" dell'epoca. Quando il protagonista non è in scena l'attenzione cala. Il suo personaggio è assai più sveglio di quanto Laurel poi metterà in scena nel duo con Hardy.

Comica di una dozzina di minuti col solo Stan Laurel agli inizi della carriera. Noiente di che, però vi sono alcuni momenti allegri e caotici causati dallo stesso Laurel che fa il lavandaio e ne combina ovviamente di tutti i colori. L'attore già dimostra un certo mestiere che poi sarà definitivamente collaudato con Hardy qualche anno dopo.

Belli i primi minuti (divertente la gag dei pantaloni strappati), poi il corto cala e di molto. Fosse durato cinque minuti sarebbe stato davvero buono; invece la parte finale, con la schiuma che fa scivolare tutti, è tirata troppo per le lunghe. Stan incomincia a delineare il personaggio che farà coppia fissa con Oliver, anche se qui risulta più "furbo" rispetto a quanto sarà in futuro.