Lo spavaldo - Film (1970)

Da un copione di Charles Eastman, Furie tratteggia uno sfaccettato ritratto della provincia americana, popolata da centauri hippie, sognatori, sbruffoni squallidi, tutti personaggi venati di forte malinconia. Avvincente grazie alla robusta regia e a un'efficace ambientazione. Buono Redford, ottimo Pollard. Un po' lasco nel ritmo e qua e là banalotto, ma ancor oggi gradevole, seppur non memorabile. Consigliato a chi ama le motociclete.

Donne e motori dan gioie e dolori. Simpatica incursione di Furie nel terreno dei tornei motociclistici, al ritmo country di Cash e con un Redford mai più visto così canaglia e macho cui fa da contraltare il timido e impacciato Pollard. Il motore non gira completamente a pieno regime, ma tiene botta sulla lunga distanza grazie a un registro che si modula lentamente dai toni iniziali della commedia alla sottile amarezza di fondo, senza comunque voler forzatamente ricercare un'ideale spleen generazionale. Bella parata di pupe (bistrattate).

Si inserisce nel fertile filone dei film genere uomini & motori questo film di Furie. La bravura di Robert Redford non è una novità ma quello che soprende positivamente è la prova Michael J. Pollard, attore tanto bravo quanto poco noto. Più che per la storia, il film si segnala per la bella ambientazione e la riuscita ricostruzione di un certo sottobosco provinciale americano. Colonna sonora di Johnny Cash.

Motociclista sbruffone sottomette con il proprio fascino un meccanico tapinello ma, quando le loro strade si separano, si vede chi dei due ha la stoffa del campione... All'epoca, Redford a dorso nudo con bombetta e foulard entrò nell'immaginario (almeno femminile), visto tanti anni dopo il film appare un poco invecchiato ma conserva il suo valore come ricostruzione di un ambiente, quello delle competizioni motociclistiche su strada, scalcinate e assai rischiose. Bello, detestabile, cinico ma in fondo fragile Redford, ma il più bravo qui è "Tappo" Pollard, bruttino talentuoso.

Un film di ottima qualità, che non è solo una storia di uomini e moto. Si incontrano per caso due modi di affrontare la vita e una controversa amicizia  porterà l'ottimo Redford, attraente e spavaldo, a rivelare molte fragilità, mentre Cucciolo, insicuro e impacciato, imitando il “capoveanco” tirerà fuori il meglio di sé. Crudo nel descrivere il rapporto col sesso e le donne, tenero nel cogliere l'umanità nascosta dei personaggi, commovente nel sottolineare la reciproca inconfessata riconoscenza. Film sottovalutato, bella fotografia, azzeccate le musiche di Cash.