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Discussioni su Sette orchidee macchiate di rosso - Film (1972) | Pagina 2

DISCUSSIONE GENERALE

81 post
  • B. Legnani • 1/02/10 20:32
    Pianificazione e progetti - 15234 interventi
    Funesto ebbe a dire:
    Scusa, pittore, ripensando alla domanda che tu mi facesti 4 mesi fa. sul
    Ricordi? Avevo dato al film un giudizio che lo accosterebbe ai ** e mezzo ma gli ho rifilato ***... Ripensandoci mi accorgo che "NIENTE MALE" e "NON MALE, DOPOTUTTO" secondo me suonano come due cose diverse. Il "NON MALE, DOPOTUTTO" suona più come una sufficienza stiracchiata, mentre il "NIENTE MALE" farebbe pensare come ad un film notevole.
    Forse mi sbaglio, ma secondo me c'è differenza.



    Non voglio riaprire un discorso vecchio, ma per me la sufficienza stiracchiata sta nel "mediocre ma con un suo perché". "Non male dopotutto" è sufficienza larga (=discreto) e il *** =buono.
  • Funesto • 1/02/10 21:42
    Fotocopista - 1414 interventi
    Ok. Spero di non averti disturbato per questa sciocchezza!
    ...
    Vabbè. Concordo, in fondo, anche se "mediocre", facendo anche riferimento ai voti scolastici, purtroppo è un voto sotto la sufficienza. A quanto ricordo.
    Cià!
  • B. Legnani • 1/02/10 23:36
    Pianificazione e progetti - 15234 interventi
    Funesto ebbe a dire:
    Ok. Spero di non averti disturbato per questa sciocchezza!
    ...
    Vabbè. Concordo, in fondo, anche se "mediocre", facendo anche riferimento ai voti scolastici, purtroppo è un voto sotto la sufficienza. A quanto ricordo.
    Cià!


    In italiano "mediocre" vuol dire "medio", che è un concetto che esula dalla valutazione scolastica: il concetto di "medietà" appartiene alla statistica, non alla votazione di scuola. Un film, un libro, eccetera di livello medio(cre), ma con un suo perché, se proprio devo paragonarlo ad un voto scolastico, per me vale attorno al sei/sei meno.
    Come già detto, questa è opinione mia: non voglio riaprire un discorso del passato. Chiedo venia a Zender per aver toccato di nuovo il tema.
  • Undying • 1/02/10 23:43
    Comunicazione esterna - 7567 interventi
    B. Legnani ebbe a dire:

    In italiano "mediocre" vuol dire "medio", che è un concetto che esula dalla valutazione scolastica: il concetto di "medietà" appartiene alla statistica, non alla votazione di scuola. Un film, un libro, eccetera di livello medio(cre), ma con un suo perché, se proprio devo paragonarlo ad un voto scolastico, per me vale attorno al sei/sei meno.
    Come già detto, questa è opinione mia: non voglio riaprire un discorso del passato. Chiedo venia a Zender per aver toccato di nuovo il tema.


    Sottoscrivo in pieno.
    Ultima modifica: 1/02/10 23:44 da Undying
  • Zender • 2/02/10 08:37
    Capo scrivano - 49068 interventi
    B. Legnani ebbe a dire:
    Funesto ebbe a dire:
    Ok. Spero di non averti disturbato per questa sciocchezza!
    ...
    Vabbè. Concordo, in fondo, anche se "mediocre", facendo anche riferimento ai voti scolastici, purtroppo è un voto sotto la sufficienza. A quanto ricordo.
    Cià!


    In italiano "mediocre" vuol dire "medio", che è un concetto che esula dalla valutazione scolastica: il concetto di "medietà" appartiene alla statistica, non alla votazione di scuola. Un film, un libro, eccetera di livello medio(cre), ma con un suo perché, se proprio devo paragonarlo ad un voto scolastico, per me vale attorno al sei/sei meno.
    Come già detto, questa è opinione mia: non voglio riaprire un discorso del passato. Chiedo venia a Zender per aver toccato di nuovo il tema.

    Quando lo si riapre così non c'è motivo per chiedere venia.
  • Funesto • 5/02/10 22:24
    Fotocopista - 1414 interventi
    Ok.
  • Cotola • 6/02/10 01:07
    Consigliere avanzato - 3912 interventi
    Non sono d'accordo. Nell'accezione più comune il termine mediocre non significa medio ma anzi di qualità inferiore rispetto alla media (Devoto-Oli ma anche altri dizionari).
    Medio è invece il significato non comune del termine. Va detto però che in alcuni dizionari si porta solo il significato riportato da Buono. Ma non sono certo dizionari
    di grande attendibilità.
    Naturalmente io non espongo il mio parere ma quello dei due dizionari più prestigiosi e validi (Devoto-Oli e Zingarelli)
  • Ellerre • 6/02/10 09:02
    Call center Davinotti - 1219 interventi
    Cotola ebbe a dire:
    Non sono d'accordo. Nell'accezione più comune il termine mediocre non significa medio ma anzi di qualità inferiore rispetto alla media (Devoto-Oli ma anche altri dizionari).
    Medio è invece il significato non comune del termine. Va detto però che in alcuni dizionari si porta solo il significato riportato da Buono. Ma non sono certo dizionari
    di grande attendibilità.
    Naturalmente io non espongo il mio parere ma quello dei due dizionari più prestigiosi e validi (Devoto-Oli e Zingarelli)


    Pienamente d'accordo. Il termine "mediocre" in un giudizio esprime una valutazione negativa da ormai molto tempo.
    PS. Tra l'altro ricordo che in gioventù il giudizio "mediocre" a scuola equivaleva a un bel 5 se non sbaglio (6 era la sufficienza). Ma ora non so se è più così.
    Ultima modifica: 6/02/10 11:07 da Ellerre
  • B. Legnani • 6/02/10 13:35
    Pianificazione e progetti - 15234 interventi
    Scusate, ma non è così, come dice proprio lo stesso Zingarelli, che recita, al lèmma Mediocre:
    1. (=significato principale). Di grado, qualità o grandezza media.
    2. (=significato secondario). Inferiore alla media.
    ***
    Come ho già detto (a questo punto, temo, con chiarezza inferiore al necessario):
    Il concetto PRIMARIO di mediocrità corrisponde, né più né meno, a quello di MEDIETÀ, vedi lo stesso Zingarelli.
    La medietà è un concetto statistico che poco si sposa con una valutazione numerica di scala assoluta (fino a 5 insufficiente - da 6 in poi sufficiente, come quella scolastica).
    Vero è anche che l'applicazione in àmbito scolastico porta il significato del lèmma ad assumere il significato secondario di "sotto la media", tradendo il significato originale del vocabolo, il cui suffisso medio- è di patente significato, mentre il suffisso -ocris non ha nessuna valenza deteriore, significando "rilievo". La stessa cosa accade con la votazione "distinto", che in àmbito scolastico vale un voto (se ben ricordo) che sta sopra il buono. Anche in questo caso non si rispetta il significato primario del lèmma (distinto=particolarmente dignitoso [Zingarelli]), ma ci si riferisce a quello secondario (=degno di grande stima [Zingarelli]).
    Tenuto, infine, conto che per il Maestro (Davinotti, non Zingarelli...) ** non vuole dire semplicemente "mediocre", bensì significa "mediocre ma con un suo perché", se devo, obtorto collo, parametrarlo ad un voto scolastico l'espressione "mediocre ma con un suo perché" per me vale approssimativamente "6 meno".
    Ovviamente non pretendo che tutti siano d'accordo, ovviamente accetto la critica di essere stretto di manica, ovviamente accetto che le parole possano avere significati secondari oltre che primari (ci mancherebbe altro!), ma per favore non ditemi che sono io a non rispettare quello che è il vero significato delle parole...
    Ultima modifica: 6/02/10 16:03 da B. Legnani
  • Homesick • 6/02/10 18:05
    Scrivano - 1363 interventi
    B. Legnani ebbe a dire:
    Scusate, ma non è così, come dice proprio lo stesso Zingarelli, che recita, al lèmma Mediocre:
    1. (=significato principale). Di grado, qualità o grandezza media.
    2. (=significato secondario). Inferiore alla media.


    Lo Zingarelli (2001) elenca come primo significato di mediocre "medio, intermedio", ma precisa che ciò si riferisce al solo ambito letterario (e cita ad esempio un passo dell'Alfieri); in tutti gli altri contesti l'aggettivo ha una connotazione più o meno negativa.

    Il Devoto-Oli (1967) considera invece l'accezione neutra ("medio") come non comune e comunque sempre circoscritta all'ambito letterario. E cita Boccaccio: «fu il nostro poeta di mediocre statura».

    In latino il termine possedeva già entrambi i significati, tanto che Cicerone lo adoperava sia in senso neutro ("medio", "di grandezza o qualità media") che spregiativo ("meschino", "debole", "piccolo", "scarso").
  • Zender • 6/02/10 21:43
    Capo scrivano - 49068 interventi
    La discussione è interessante, comunque. Però devo dire che anch'io ho sempre dato connotazione più o meno negativa al termine "mediocre" (e con questo non voglio certo dire che ho ragione). Però se come dice Homesick lo Zingarelli specifica che il termine va riferito solo all'ambito letterario, non è cosa da sottovalutare direi.
  • B. Legnani • 6/02/10 21:44
    Pianificazione e progetti - 15234 interventi
    Homesick ebbe a dire:
    B. Legnani ebbe a dire:
    Scusate, ma non è così, come dice proprio lo stesso Zingarelli, che recita, al lèmma Mediocre:
    1. (=significato principale). Di grado, qualità o grandezza media.
    2. (=significato secondario). Inferiore alla media.


    Lo Zingarelli (2001) elenca come primo significato di mediocre "medio, intermedio", ma precisa che ciò si riferisce al solo ambito letterario (e cita ad esempio un passo dell'Alfieri); in tutti gli altri contesti l'aggettivo ha una connotazione più o meno negativa.

    Il Devoto-Oli (1967) considera invece l'accezione neutra ("medio") come non comune e comunque sempre circoscritta all'ambito letterario. E cita Boccaccio: «fu il nostro poeta di mediocre statura».

    In latino il termine possedeva già entrambi i significati, tanto che Cicerone lo adoperava sia in senso neutro ("medio", "di grandezza o qualità media") che spregiativo ("meschino", "debole", "piccolo", "scarso").


    Mi citi tutto quanto lo Zingarelli mette sotto il punto 1? Grazie. Sul mio Zingarelli (antecedente) di quanto dici non c'è traccia.
    Ultima modifica: 6/02/10 21:45 da B. Legnani
  • B. Legnani • 6/02/10 21:50
    Pianificazione e progetti - 15234 interventi
    B. Legnani ebbe a dire:
    Homesick ebbe a dire:
    B. Legnani ebbe a dire:
    Scusate, ma non è così, come dice proprio lo stesso Zingarelli, che recita, al lèmma Mediocre:
    1. (=significato principale). Di grado, qualità o grandezza media.
    2. (=significato secondario). Inferiore alla media.


    Lo Zingarelli (2001) elenca come primo significato di mediocre "medio, intermedio", ma precisa che ciò si riferisce al solo ambito letterario (e cita ad esempio un passo dell'Alfieri); in tutti gli altri contesti l'aggettivo ha una connotazione più o meno negativa.

    Il Devoto-Oli (1967) considera invece l'accezione neutra ("medio") come non comune e comunque sempre circoscritta all'ambito letterario. E cita Boccaccio: «fu il nostro poeta di mediocre statura».

    In latino il termine possedeva già entrambi i significati, tanto che Cicerone lo adoperava sia in senso neutro ("medio", "di grandezza o qualità media") che spregiativo ("meschino", "debole", "piccolo", "scarso").


    Mi citi tutto quanto lo Zingarelli mette sotto il punto 1? Grazie. Sul mio Zingarelli (antecedente) di quanto dici non c'è traccia.


    Sul piccolo Zingarelli (settembre 2002) c'è né più né meno quanto da me riportato, con l'esempio, per il significato 1, di "bellezza mediocre".
  • Zender • 6/02/10 21:58
    Capo scrivano - 49068 interventi
    Però se il Devoto-Oli ribadisce quanto scritto dallo Zingarelli versione "estesa" del 2001 e che nella tua edizione non hai, mi pare abbastanza condiviso il fatto che il termine, inteso come dici, riguarda in gran parte l'ambito letterario e non l'intendimento comune.
  • B. Legnani • 6/02/10 23:25
    Pianificazione e progetti - 15234 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Però se il Devoto-Oli ribadisce quanto scritto dallo Zingarelli versione "estesa" del 2001 e che nella tua edizione non hai, mi pare abbastanza condiviso il fatto che il termine, inteso come dici, riguarda in gran parte l'ambito letterario e non l'intendimento comune.

    Non ho capito bene cosa intendi, Mauro.
    In ogni caso sono davvero curioso di sapere cosa c'è scritto esattamente sullo Zingarelli 2001.
  • Zender • 6/02/10 23:33
    Capo scrivano - 49068 interventi
    Dico solo che a leggere quanto scritto da Homesick mi pare che il Devoto-Oli e lo Zingarelli concordino sul fatto che il termine "mediocre" nella sua accezione neutra ("medio") sia circoscrivibile quasi esclusivamente ad un ambito letterario e che in tutti gli altri contesti l'aggettivo abbia una connotazione più o meno negativa.
  • B. Legnani • 7/02/10 00:30
    Pianificazione e progetti - 15234 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Dico solo che a leggere quanto scritto da Homesick mi pare che il Devoto-Oli e lo Zingarelli concordino sul fatto che il termine "mediocre" nella sua accezione neutra ("medio") sia circoscrivibile quasi esclusivamente ad un ambito letterario e che in tutti gli altri contesti l'aggettivo abbia una connotazione più o meno negativa.

    Ora ho capito.
    Guarda, ribadisco che attendo Homesick, perché il mio Zingarelli del sett. 2002, come detto, ha un'altra affermazione.
  • Homesick • 7/02/10 08:45
    Scrivano - 1363 interventi
    Ecco le definizioni dai due dizionari:

    Zingarelli (2001:



    Devoto-Oli (1967):

    Ultima modifica: 7/02/10 08:47 da Homesick
  • Ellerre • 7/02/10 09:21
    Call center Davinotti - 1219 interventi
    A questo punto aggiungerei la definizione del vocabolario Treccani online (Treccani.it):

    mediòcre agg. [dal lat. mediocris, der. di medius «medio»]. – 1. a. In origine, sinon. di medio, riferito a cosa che per grandezza, quantità o qualità è nel mezzo fra i due estremi: fu il nostro poeta di m. statura (Boccaccio); stile m., nella classificazione dantesca degli stili, quello medio tra l’umile e il sublime; inchino m., nella liturgia cattolica, l’inchino fatto abbassando le spalle e il capo, atto di riverenza medio fra l’inchino profondo e l’inchino semplice. Anche riferito a persone, in senso politico-sociale, cittadini m. (ant.), la classe media, la borghesia: queste esecuzioni assai i m. cittadini sbigottirono; solo ai grandi e alla plebe sodisfacevono (Machiavelli). b. Nella lingua odierna, conserva in qualche caso il senso primitivo: lavoro, impresa di m. difficoltà; più spesso indica misura inferiore alla media, ed è quindi vicino al sign. di «poco, piccolo, scarso, basso» e sim.: un uomo di forza m.; famiglia provvista di m. fortuna; gente di m. condizione sociale; i guadagni sono stati m., ecc. Con la negazione, non m., abbastanza grande: tocchi da non m. pietà di tanta miseria umana (Leopardi). 2. a. In giudizî sulla qualità di cose o persone, esprime più chiaramente una valutazione negativa: un vino m.; una trattoria m.; opera, lavoro, quadro, romanzo, musica, film, spettacolo m.; i risultati sono stati meno che m.; avere m. istruzione, una cultura m., un’intelligenza mediocrissima. Riferito a persona, sempre con allusione alle attitudini, alla capacità, all’ingegno, all’effettivo rendimento: scrittore, artista, attore, medico, avvocato, atleta, giocatore m.; scolari mediocri. Come giudizio scolastico sul profitto e la preparazione di un alunno, equivale a un voto di poco inferiore alla sufficienza. b. Sostantivato, di persona che non ha qualità per poter emergere: è un m.; più spesso al plur.: i genî e i m.; la folla dei m. nel campo delle lettere, delle arti, della politica, dello sport, delle professioni; sollevarsi dalla massa dei mediocri. - Avv. mediocreménte, in modo mediocre, sia con il sign. originario dell’agg., sia con quello più comune: è mediocremente istruito; un uomo mediocremente dotato; stare mediocremente, in discrete condizioni di salute; più che mediocremente, in modo notevole, considerevole: conosce due lingue straniere più che mediocremente; in partic., mediocremente difficile, nello sport alpinistico, detto delle ascensioni che presentano difficoltà di secondo grado.
    Ultima modifica: 7/02/10 09:23 da Ellerre
  • Zender • 7/02/10 10:13
    Capo scrivano - 49068 interventi
    Ahah, grande Homesick, addirittura le scannerizzazioni da casa Homesick! Grazie mille. Direi che possiamo a questo punto concludere che il termine mediocre viene generalmente usato con connotazione negativa salvo in rari casi in cui resta legato alla sua definizione originaria.