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Discussioni su Paura nella notte - Film (1972)

DISCUSSIONE GENERALE

7 post
  • Se ti va di discutere di questo film e leggi ancora solo questa scritta parti pure tu per primo: clicca su RISPONDI, scrivi e invia. Può essere che a qualcuno interessi la tua riflessione e ti risponda a sua volta (ma anche no, noi non possiamo saperlo).
  • Buiomega71 • 21/08/11 13:32
    Consigliere - 27363 interventi
    E dopo Jacopetti, se nè và anche un pezzo di cinema horror della terra d'albione. Jimmy Sangster ha lasciato questa valle di lacrime. A parte il suo importante ruolo di sceneggiatore "hammeriano", vorrei anche ricordarlo per questo gioiellino zeppo di suspence e inquietudine che è Paura nella notte.
  • Mco • 21/08/11 18:26
    Risorse umane - 9997 interventi
    Mi unisco a Buio nel ricordare la dipartita di questo glorioso sceneggiatore gallese.
    Mi permetto di riportare, oltre al film che ha citato l'amico sopra, anche altre due sue (personali) perle come regista, Mircalla e Gli Orrori di Frankenstein.
  • Zender • 21/08/11 18:55
    Capo scrivano - 49247 interventi
    Già, era uno di quei "nomi Hammer" fondamentali...
  • Gestarsh99 • 21/08/11 18:58
    Scrivano - 21542 interventi
    Grande sceneggiatore dell'horror britannico, mi spiace davvero tanto...
    Al suo attivo registico mi pare avesse solo tre lavori cinematografici, di cui ricordo con piacere il gustoso horror sexy-vampirico Mircalla, l'amante immortale (unico film della sua terzina che ho visionato).
    Nel suo Paese era e continuerà ad essere una figura leggendaria.
  • John trent • 21/08/11 18:59
    Magazziniere - 526 interventi
    Buiomega71 ebbe a dire:
    il suo importante ruolo di sceneggiatore "hammeriano"
    "Dracula il vampiro", uno dei miei primi horror visti da bambino insieme a "Gli orrori di Frankenstein"..... entrambi avevano il suo "marchio".....
    Ciao Jimmy, grazie per le emozioni che mi hai regalato e mi regali ancora!
  • Caesars • 13/12/21 14:13
    Scrivano - 17018 interventi
    Ralph Bates è stato l'attore feticcio del regista. Egli infatti compare in tutti e 4 i film che Sangster ha diretto per il cinema (oltre a quelli presenti sul Davinotti, anche "Grave's End", pellicola del 1985 co-diretta dal regista inglese insieme a Fred Olen Ray che credo abbia avuto scarsissima, se non quasi nulla, diffusione).
  • Buiomega71 • 15/01/25 09:56
    Consigliere - 27363 interventi
    Hammer house of horror

    Thriller complottistico hammeriano/sangsteriano fuori tempo massimo in cui, curiosamente, sono totalmente banditi sesso e violenza, dove Sangster riprende le intelaiature e le cospirazioni della Casa del terrore e di Crescendo...con terrore, mancando la genialità del primo e l'atmosfera morbosa del secondo.

    Gli anni 70, per casa Hammer, sono l'ideale per mostrare nudi e sangue, visto anche il periodo d'oro del thriller nostrano, ma Sangster sceglie di concentrarsi di più sull'atmosfera (la nebbia, la brughiera inglese, la scuola vuota con gli schiamazzi degli studenti e le lezioni del professore che assumono un bizzarro e inquietante contesto spettrale) e sul disagio mentale della Geeson, vittima di un'oscuro figuro in guanti neri argentiani e braccio artificiale che la perseguita e l'aggredisce tappandole la bocca.

    La risoluzione finale (al contrario della Casa del terrore) è piuttosto prevedibile a dire il vero, ma quello che conta, in questo raffinato e elegante thriller hammeriano che sembra riportare ai fasti degli "psycho thriller" d'atmosfera marchio di fabbrica della casa di produzione inglese, vive di suggestioni e di un ritmo dilatato (a volte forse troppo), dove il valore aggiunto sta in una Joan Collins perfida e crudele (che spara freddamente ad un coniglietto nel bosco o crea inquietanti sculture), in un Peter Cushing che assume i tetri tratti di una sottospecie di dottor Phibes con braccio "meccanico" alla Lionel Atwill, a una spaventata Judy Geeson che arriva allo stato di trance (un pò come l'Anna degli Artigli dello squartatore), a una impiccagione finale piuttosto brutale, che pare anticipare qualcosa di Fulci (il film si apre e chiude in maniera "circolare") e con almeno un bel pezzo di cinema ansiogeno con battute "slasheristiche" abilmente condotte da Sangster (la Geeson che, armata di fucile, fugge per i locali della scuola vuota, inseguita dall'oscura figura di Cushing, per barricarsi , infine, nella stanza/dormitorio) che non deve essere sfuggita al John Carpenter di Halloween (vedere come Cushing sfonda la porta per mettere la mano guantata sulla maniglia).

    Indissolubilmente inglese, con un intro che può ricordare Cane di paglia (il professore con la sua giovane moglie che va a vivere in un luogo sperduto della campagna inglese ben poco ospitale), ma che poi prende mire da classico cinema della tensione, in uno degli ultimi film di "suspence" prima del declino hammeriano, gestito perfettamente, se non con qualche sbavatura, da uno dei suoi nomi di punta, quel Jimmy Sangster a cui si deve gran parte della "rivoluzione" dei mostri della Universal.

    Valore aggiunto per le location nebbiose e autunnali.
    Ultima modifica: 15/01/25 10:24 da Buiomega71