Buiomega71 • 23/02/19 10:14
Consigliere - 27155 interventiImmerso in uno sfavillante cromatismo che è pura gioia per gli occhi (i colori dell'autunno , i vialetti, le giardinette, le strade, le villette e i suoi interni, i vestitini, tutto abbagliato dalla bellezza folgorante dal genio di Edward Lachman), questo sentito omaggio a certo melò degli anni '50 è lancinante e intenso, pregno di dolore e passione (spesso repressa dai dettami del perbenismo dell'epoca)
Chi scrive odiò profondamente
Velvet Goldmine, ma quì Haynes fa il "miracolo", pigliando lo spettatore e mettendolo in una macchina del tempo, una delorean "virtuale" che si ferma nel 1958
Di Sirk ho visto poco o nulla in realtà (la mia "generazione" crebbe con il cinema degli anni 70), e quindi mi sono sfuggiti gli omaggi che ho letto nelle recensioni delle riviste specializzate (
Ciak e
Film Tv, e quella dei siori Mereghetti, Morandini e dell'ovoMaltin), mentre da par mio ho odorato certo cinema della cospirazione, nonchè barlumi quasi lynchiani (
Twin Peaks, o dei colori pastello dell'incipit di
Velluto blu, delle famiglie perfette, degli aromi delle torte fatte in casa, della felicità da Mulino bianco, e sotto la patina fintissima del benessere brulicano le formiche che divorano le orecchie sotto le staccionate con i roseti) e tracce di fantascienza paranoica (la Moore è una mogliettina perfetta, quasi programmata, che sembra uscita dalla
Fabbrica delle mogli, la sua tenera amicizia-che si muta in passione da reprimere-con il giardiniere di colore viene vista come una specie di "pandemia", messa al bando da una gretta società benpensante, convenzionale e meschina, che mi ha fatto venire alla mente certe tematiche della SF anni 50, tipo
L'invasione degli ultracorpi, dove tutte le casalingue e le donnette-e ci si mette anche l'amica del cuore che accetta l'omosessualità del marito della Moore, ma diventa glaciale sul rapporto interraziale tra l'amica e il giardiniere nero-sembrano fatte con lo stampino, che fissano sospette la donna, come se fosse un corpo estraneo nell'irridente e fin troppo perfetto paesino del Connecticut, unica "umana" in un mondo di copie talmente inappuntabili quanto fittizie e "plastificate"
Zeppo di momenti dolorossisimi (la confessione, in pianto, sul divano, con le parole strozzate, di Quaid che si è innamorato, la piccola Sarah-figlia del girdiniere di colore-presa a sassate da alcuni bulletti in erba, lo schiaffo che Quaid ammolla alla Moore sul divano, le maledette malelingue con telefonate al seguito, la scenata di Quaid alla Moore, i discorsi razzisti al party, lo straziante finale alla stazione, summa lacerante dell'impossibilità di amare liberamente in un mondo crudele che fa del razzismo il male peggiore, dove a rimetterci è la passione soffocata della donna) e di coraggiose pulsioni omosessuali (quando il regista è gay e mostra l'universo queer, allora, non c'è niente di meglio, perchè mette al bando ridicoli e stantii luoghi comuni) come Quaid che va al cinema e pedina due gay in una stradina notturna che entrano in un locale, con inquadrature sghembe da film noir, in ufficio beccato in flagrante dalla mogliettina che le porta la cena, e il top nella vacanza in Florida, con il voglioso gioco di sguardi tra Quaid e il biondino appetitoso, che si risolve nella camera d'albergo e la terribile visita medica (l'omosessualità vista ancora come una malattia, da curare, se occorre, con ormoni e elettroshock)
E quì salta fuori che regista di razza è Haynes (al di là dello straordinario apparato tecnico e figurativo) che sa toccare corde delicate, spesso penetranti, con grande raffinatezza e sensibilità (basti pensare alla gita tra il giardiniere e la Moore nel bosco autunnale, che si conclude in un locale per soli neri o alla sequenza del foulard che sfugge dal collo della Moore per volare sopra il tetto della casa)
Unica nota stonata l'invasiva e tronfia colonna sonora di Elmer Bernstein, ma che non intacca questo bel pezzo di cinema.
Belfagor, Daniela
Galbo, Pigro, Vstringer, Viccrowley, Manrico, Rambo90
Il Gobbo, Cotola, Stefania, Nando, Deepred89, Lucius, Faggi, Buiomega71, Paulaster, Fedeerra
Rebis
Capannelle