Buiomega71 • 5/11/18 10:17
Consigliere - 26980 interventiGrande sorpresa e impennata per DeMonaco, che fa molto meglio che nel secondo , anche se la furia e la brillantezza del primo sono ormai un pallido ricordo.
L'intelaiatura è quasi identica ad
Anarchia, ma c'è più compatezza narrativa (l'attentato imboscata nella dimora della senatrice è ansia cinematografica allo stato puro), schegge impazzite di gran cinema exploitation, sprazzi horror (l'inaspettato e ferocissimo incipit psycho thriller torturepornesco), invenzioni visive e bric-à-brac di maschere, costumi, icone americane, cianfrusaglie estetiche come se Ken Russell dirigesse
1997 Fuga da New York
Grandissimi momenti di violenza grafica (i colpi in arrivo lasciano senza fiato, con quei ralenti peckinpahniani dove il sangue sprizza sulle pareti e dai corpi che è un piacere impiacentito), le sparatorie sono al fulmicotone, lotte a mani nude in garage sotterranei, la sacrestia piena di "poveri cristi" come se fossero zombi romeriani (e Romero, soprattutto quello della
Terra e dei
Crazies torna spesso e a più riprese), uxoricidi con pentimento immediato, donne che intonano una nenia mentre davanti a loro bruciano i cadaveri
DeMonaco alza il tiro : la scalinata con George Washington che diventa il simbolo dell'apocalisse (PURGE scritto col sangue sui pilastroni), lampi onirici e grotteschi (la ghigliottina nel vicolo, l'albero degli impiccati con delle ninfee biancovestite che danzano attorno e accoltellano alla bisogna, la gang "cannibalica" dei russi travestiti con i massimi simboli americani-la statua della libertà luminosa e fluorescente è un tocco di genio assoluto-, i clown assalitori), omaggi colti (il Poe del
Pozzo e il pendolo o il Fulci di
I guerrieri dell'anno 2072), flash indianrunner (la frecca conficcata in testa), una portata messianica che stà tra la messa nera, la sacra inquisizione e la camera delle torture , via di mezzo tra
La corte notta delle bambole di vetro e la follia pandemico/satanica di
Conflitto finale, con preti sadici e sanguinari e ministri che delirano frasi sconnesse come il Max Cady scorsesiano di
Cape Fear
Ma su tutto le psicopatiche schoolgirl e le "merendine", che sembrano uscite da un video di Cindy Lauper andato in acido corrosivo (d'altronde, le ragazze,
vogliono solo divertirsi), sbroccando in pura follia uterino/degenerata, con massacro dei genitori, stivaloni, scarpe col tacco, maschere demoniache e bizzarre, reggicalze e sculettamenti, mitragliatori dorati, auto conciate ad albero di natale e motoseghe, costumi mascotte da piggy piggy teddy teddy, pornostar appena cresciute con tanta voglia di uccidere (e di merendine), così come è fulminate la loro violentissima dipartita
SPOILER l'investimento con furgone, BANG ciao ciao bella faccetta
FINE SPOILER
Per DeMonaco lo sfogo annuale diventa vero e proprio inferno sulla terra, e i partecipanti (che arrivano pure dalla vecchia europa per far fuori un pò di yankee) assumono i tratti di feroci demoni sputati dalle fiamme dell'Ade, pantomima allucinata e apocalittica della bestialità umana che diventa macabra carnevalata.
Poi ci stanno gli eroi buoni e la task force cattivona (capitanata da un grande Terry Serpico), le rese dei conti, i salvataggi, la chiusa speranzosa, che fanno parte di questo adrenalinico gioco della morte.
Le due schoolgirl provette troiette che rubano barrette di cioccolata, agghingate come le scolarette giapponesi dei manga (stesso look che aveva la figlia di Ethan Hawke nel primo capitolo), la tensione costante su chi tradirà chi (la posta in gioco è troppo alta, ne và del futuro degli Stati Uniti e del governo dei nuovi-e sanguinari-padri fondatori)
Che l'anno sia il 2022 (lo stesso del
Soylent Green) la dice lunga sullo stato ferino, pessimistico e disumano dell'opera demonachiana. Così come Washington appare invernale, cupa e plumbea, vero antinferno come la New York del capolavoro fleischeriano, nonchè accomunato dal trasporto urbano della raccolta dei cadaveri.
Il primo resta insuperabile (ma il meccanismo era differente, molto più affine ai miei gusti), spanne sopra al secondo (dove aveva più difetti e rimarcava troppo l'omaggio hilliano di andare dal punto A al punto B con relativi pericoli), questo terzo capitolo non solo presenta idee spiazzanti e geniali, ma piazza senza remore il punto di vista prettamente politico di DeMonaco (oltrechè visionario)
Buon cinema di intrattenimento (ma nemmeno troppo, perchè l'annuncio televisivo dello sfogo e delle sirene che danno il via alla mattanza mettono sempre angoscia), robusto b movie, tra botte di defribillazione e belluina violenza grafica.
Queste armi sono state purificate con l'acqua santa, e ora sono diventate strumenti di distruzione
POI DAVINOTTATO IL GIORNO 6/08/16
Rebis
Digital, Rambo90, Taxius, Pinhead80, Buiomega71, Anthonyvm, Lupus73
Daniela, Pumpkh75, Cotola, Galbo, Marcel M.J. Davinotti jr.
Puppigallo, Piero68, Markus, Redeyes, Magi94, Ryo, Enzus79, Thedude94, Teddy
Capannelle