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che colpo di maglio: tarkovskij zulawski ejzenstein pasolini che fan sirtaki in una dimensione oltrespaziale (la russia che sussume la sofferenza e la pietas del mondo intero) e oltretemporale (niente sarà sempre contemporaneo come il dolore cosmico). mai esperita una così ingente quantità di midollare strazio al cinema. la superlatività fatta film, cinema per il quale ogni elogio è un diminutivo, ma che può rivelarsi un impietoso ufficiale giudiziario che ti pignora la voglia di esistere se affrontato nel momento sbagliato. dell'autore mi aveva sempre incuriosito ladoni, ma ora che so che partita gioca e con quali mosse, credo che me ne terrò a distanza.
se ti piacciono gli autori summenzionati, specie i primi tre, direi moltissimo. ma occhio, è un'opera che fa un male della madonna, strepitosa ma che ti lascia una depressione e un disagio che non ti levi più di dosso. non so se riuscirei mai a rivederlo.
Uomomite, Schramm