Buiomega71 • 1/05/20 10:03
Consigliere - 27150 interventiCurioso (e a tratti sorprendente) fantahorror che stà tra
Porno Holocaust (il mostro radioattivo stupratore e assassino) e
Sindrome cinese.
Un incipit prettamente horror (una strada di notte, una fitta nebbiolina, una mano grinzosa e artigliosa che si nasconde tra gli alberi dei boschi limitrofi, una ragazza che scende dall'auto perchè ha investito qualcuno o qualcosa) dà il via a questo bizzarra pellicola che si dipana tra indagini, complotti, killer prezzolati che devono mettere a tacere possibili testimoni, terribili segreti che si annidano in una centrale nucleare in disuso e le location paludose della Florida, che ne aumentano l'angoscia e il disagio.
Quello che sembra l'ennesimo horroretto da discount e b-movie per i polverosi scaffali delle videoteche, muta pian piano in qualcosa di più interessante e avvincente (anche per i vari subplot e il mischione di generi), disseminato quà e là da tocchi morbosetti (il guardone impotente, la stessa creatura "atomica" vogliosa di carne femminile che aggredisce le sue vittime spezzandole il collo, dilaniandole con gli artigli e consumando un bestiale rapporto sessuale post mortem necrofilo-ovviamente Allen glissa con uno stop frame lisergico appena la manona artigliosa ghermisce il volto delle ragazze prede-), soggettive tra i cespugli e docili cagnolini fatti a pezzi e incastonati sugli alberi.
Il body count aumenta e la creatura (tipo quella di
Bakterion) miete vittime : la ragazza dell'inizio, la biondina che gioca con il suo cagnolino nel boschetto, la fidanzatina che fa l'amore in auto con il suo ragazzo, appartati in un parcheggio.
I corpi presentano tracce di alta radioattività, vengono fatti sparire e cremati per cancellare ogni prova che conduca alla centrale nucleare. Troppo potenti i dirigenti di quello stabile che odora di morte, nessuno deve sapere, nessuno...
Eppoi, in dirittura di arrivo, arriva la vera sorpresa con un gruppo di pseudomutanti contaminati che vive all'interno della centrale, con il volto pieno di piaghe e il corpo in disfacimento, adorando, loro malgrado, la "bomba", tenuti in vita dalle radiazioni di un incidente simil Chernobyl, sorta di surreale "family radioattiva" che alberga nel sottosuolo, nelle spettrali stanze dei bottoni (il più pericoloso, quello rosso, che basta pigiare per spazzare via la Florida e mezzi Stati Uniti), il tutto non poi dissimile dal finale de
L'altra faccia del pianeta delle scimmie.
SPOILER
Chiusa pessimistico/apocalittica, improvvisa e senza speranza, con la detonazione che brilla di una luce accecante, vista attraverso lo specchietto retrovisore dell'auto.
FINE SPOILER
Poco importa, poi, se la Moriarty è totalmente sbagliata per il ruolo della giornalista che gioca a fare la "femme fatale", se la regia di Allen ha acri sapori paratelevisivi e se gli sfx di David Harper giocano al risparmio (ma il make up dei contaminati, soprattutto quello dello "stupratore", che stà marcendo chiuso in uno stanzino, fa il suo effetto).
Nella colonna sonora composta da Tony Britten si riscontrano sonorità simili alla ost della
Promessa di Satana
Filmettino peculiare, che prende di mezzo fantascienza, thriller, horror, catastrofe nucleare, il cinema complottistico e un epilogo ben poco accomodante, che non risparmia niente e nessuno.
Il The day after comincia da un piccolo paesino della Florida.
Eccerto che questo James Allen aveva idee, non fosse altro per l'incubotica e catastrofica parte finale.
Tra il marasma anonimo degli staight to video merita un recupero.
Buiomega71
Daidae