Buiomega71 • 19/04/13 10:45
Consigliere - 27161 interventiIl diavolo non fà solo le pentole, ma dirotta pure gli ascensori.
Praticamente la copia carbone del sottovalutato (e misconosciuto) thriller claustrofobico tedesco
Out Of Order del regista elvetico Carl Schenkel, dove 4 persone rimanevano intrappolate nell'ascensore di un complesso per tutta la durata del film, con tensioni in crescendo e l'inevitabile scontro dovuto alla forzata "convivenza".
In
Devil c'è la stessa intelaiatura (e francamente
L'ascensore di Dick Maas c'entra poco o nulla), a diversificarlo l'odore di zolfo del "satanic movie", che entra prepotentemente con suicidi stile
Il presagio con tanto di rosario stretto nella mano, subliminali (ma mica poi tanto) faccioni demoniaci sul monitor della security (Pazzuzu docet), racconti e superstizioni di religiossissimi messicani e disvelamento finale di satanasso in persona, davvero ben reso e comunque sorprendente (anche se la sorpresina finale e mutuata dal primo
Saw).
Il tutto incorniciato in una plumbea e minacciosa Philadelphia (che sembra che l'apocalisse debba esplodere da un momento all'altro), splendidamente resa dalla fotografia di Tak Fujimoto.
Buona resa della caratterizzazione dei 5 personaggi (molto poco simpatici) rinchiusi nell'ascensore per l'inferno: Una vecchia cleptomane che gira con uno spray al peperoncino scaduto nel 1987!; una nevrastenica truffatrice di ereditieri; un rappresentante di materassi da fucilazione immediata che ha messo sul lastrico diverse famiglie, come i furboni sgamati dalle
Iene, un giovane reduce della guerra in Afghanistan e il violento addetto alla security che guarda caso e nero e che guarda caso si chiama Ben (di
Notti romeriane), tutte mele più o meno marce, e uno di loro e il diavolaccio in persona e desidera prendere queste anime poco candide con sè.
La tensione regge bene per tutti gli scorrevoli '77 minuti, con canovaccio alla
The Cube, improvvisi salti sulla poltrona con peregrini apparizioni del volto del vero demonio in stadio subliminale, che fa tanto
Emily Rose (il flash del volto demoniaco nello specchio dell'ascensore, di fianco al nero Ben), i morsi alla
Paranormal Activity, schematismo baviano del "tutti contro tutti e scanniamoci così, senza pudor" e la rivelazione finale, che comunque, mette più di un brivido.
Bellissimo il flashback dell'incidente stradale che riguarda il poliziotto e uno dei 5 predestinati all'inferno.
Dowdle riconferma il suo talento dopo l'interessante
Quarantena (di cui riutilizza gli spazi chiusi, la claustrofobia e l'orrore in tempo reale), e sa dosare la suspence e i colpi di scena (parchi ma mai invasivi, con qualche buon sfx di Robert Hall della Almost Human).
Sembrava di vedere quei telefilm della paura settantiani a firma di Dan Curtis (
tipo 4 storie per non dormire).
Purtroppo il giudizio e limitato, a causa di una chiusa finale di imbarazzante buonismo e moralismo spicciolo da quattro soldi (tipicamente shyamalaniano), che francamente stride come le unghie sulla lavagna.
Un pò di cattiveria in più non avrebbe guastato, invece di buttarla su patetismi pseudo religiosi del perdono, stile Radio Maria, che lasciano il tempo che trovano.
Arrivati allo svelamento del diavolo stavo per credere di vedere un piccolo cult , il finale ruffiano e politicamente corretto mi ha tolto questa illusione.
POI DAVINOTTATO IL GIORNO 14/11/10
Brainiac, Ryo
Ilmonco, Greymouser, Deepred89, Rigoletto, Lupus73
Puppigallo, Nando, Giapo, Sabryna, Daniela, Galbo, Tyus23, Lupoprezzo, Von Leppe, Buiomega71, Didda23, Belfagor, Jandileida, Rambo90, Viccrowley, Trivex, Pinhead80, Gabigol, Marcel M.J. Davinotti jr.
Cotola, Harrys, Pemulis, Supercruel, Ale nkf, Il ferrini
Ghostship, Undying, Rebis, Il Dandi, Anthonyvm, Gestarsh99