Undying • 14/02/10 14:32
Comunicazione esterna - 7567 interventi L'uomo di mezzanotte e la soggettiva di un fulmine.
Pregevole horror con una trama pur discutibile ma debitrice, in buona parte, sia a
Manhunter (per la tipologia di agggressione del killer, che prende di mira una famiglia), quanto a
Saw (per le trappole sparse nella casa).
Il regista, già compositore musicale (e sceneggiatore) per
Feast 3, debutta con un film di alto spessore visionario che se ne infischia dell'intreccio narrativo e pone, invece, l'accento su scene di violenza (esplicitata) decisamente elevata e realistica.
Sembra giusto rilasciare queste note nella sezione curiosità, per un particolare che accumuna questo incredibile film allo stile di
Dario Argento: ad un certo punto si assiste all'incredibile soggettiva di un fulmine.
Scena annunciata in passato dal cineasta romano, allorché ai tempi di
Inferno (1980), avrebbe voluto realizzare una simile sequenza, resa allora impossibile dalle carenze di tecniche di ripresa.
Schramm, Supercruel
Brainiac, Daniela, Didda23, Taxius
Undying, Galbo, Deepred89, Pemulis, Capannelle, Cotola, Pumpkh75, Puppigallo, Anthonyvm
Ghirlanda, Greymouser, Harrys, Beyond87, Mickes2, Rambo90, Pinhead80, Rebis, Lupus73, Trivex
Gestarsh99, Kinodrop, Il ferrini
Fauno, Rufus68