Vi presento Toni Erdmann - Film (2016)

Vi presento Toni Erdmann
Locandina Vi presento Toni Erdmann - Film (2016)
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Titolo originale: Toni Erdmann
Anno: 2016
Genere: commedia (colore)
Regia: Maren Ade

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Tutti i commenti e le recensioni di Vi presento Toni Erdmann

TITOLO INSERITO IL GIORNO 15/02/17 DAL BENEMERITO CAPANNELLE
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Jandileida 24/03/18 22:46 - 1696 commenti

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Commedia tedesca? Un ossimoro leopardiano: si ride infatti a denti molto stretti. Il film si prende soprattutto l'onere di descrivere il disboscamento affettivo della globalizzazione (la figlia) e gli strenui tentativi dell'umanità di piantare nonostante tutto alberelli di speranza e calore umano (il padre). Si possono gustare due interpretazioni superlative di due personaggi disegnati non senza una certa classe: peccato che la durata spropositata, con intermezzi autoriali inutili, finisca per annacquare il bel messaggio di fondo. Non banale.

Capannelle 15/02/17 23:57 - 4583 commenti

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Un padre grottesco stalkerizza la figlia in carriera con travestimenti e panzane varie nel tentativo di farle recuperare una fetta di umanità. La presenza scenica di Simonischek, armato di parrucca e dentiera finta e la bravura della Hüller al servizio di un racconto verace e interessante per come si addentra nelle vite e nei rituali dei protagonisti. Unica pecca la parte finale non è all'altezza del resto, ma va anche detto che la lunga durata non si avverte troppo.

Xamini 10/03/17 01:17 - 1295 commenti

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Racconto di un rapporto padre/figlia o della sua ricostruzione. O dello scontro tra realtà antitetiche, tra concezioni di vita apparentemente inconciliabili. Ma lo svolgimento non è americano, ha gusto tutto tedesco: pertanto il comico, di estrazione smaccatamente grottesca, sfuma nell'umano, la pazzia si mescola al normale e, da qualche parte, a cercare bene, incontra il sentimento.
MEMORABILE: La festa e il suo epilogo

Daniela 15/03/17 07:37 - 13323 commenti

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Indossa una parrucca improbabile e denti finti, si fa passare per ambasciatore tedesco e ha la capacità di mettere in imbarazzo gli astanti: è un padre che tampina la figlia, da tempo in giro per il mondo per lavoro, fino a Bucarest, intuendone l'infelicità dietro la maschera di manager efficiente, interessata solo alla carriera. Film bizzarro come il protagonista che induce al sorriso con i suoi goffi tentativi per far sgelare il cuore della giovane donna. Il calore di un abbraccio sembra risolutivo ma l'epilogo, malinconico e sospeso, lascia in dubbio sull'esito della "cura".
MEMORABILE: La festa "nuda"; L'abbraccio al parco fra la donna e l'uomo mascherato

Rebis 29/03/17 11:00 - 2482 commenti

I gusti di Rebis

Livella tutto la regia di Maren Ade: classi sociali, esterni ed interni, relazioni professionali e familiari. Davanti a questo occhio livido e attonito, in questa medietà umorale, Toni Erdmann cerca di emergere: con una dentiera deforme, una parrucca, un costume da kukeri. Riuscirà a spogliare anche la figlia dagli abiti dell'obbedienza? Una commedia che seppellisce il tragico dell'esistenza: ridere è tanto difficile quanto piangere in certi film drammatici. L'umorismo teutonico è più che altro un ospite equivoco. Disagio a palate. Interpreti eccellenti. Durata davvero spropositata.

Cotola 8/04/17 19:30 - 9586 commenti

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Una commedia tedesca? Già immagino che qualcuno possa storcere il naso: eppure il film è riuscito e oltre ad avere qualche momento divertente, riesce anche ad emozionare e a far riflettere (pur senza raggiungere, in molti casi, vette di originalità o abissi di profondità di significato). Il ritmo è spesso compassato, eppure le quasi tre ore di durata non pesano troppo. Il personaggio principale non lascia indifferenti come pure il bellissimo colpo d'ala finale (la festa e quello che ne segue). Epilogo per una volta meritoriamente aperto e per nulla, a mio avviso, consolatorio.

Paulaster 31/07/17 10:38 - 4946 commenti

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Padre istrionico tampina la figlia in carriera per farla riflettere sul senso dello scorrere della vita. Sceneggiatura dilatata a dir poco nelle situazioni, ha il pregio di una buona ambientazione mitteleuropea compresa di descrizione lavorativa. La prerogativa della commedia non si confà molto al genere tedesco tranne quando inscena una certa goffaggine e conseguente spiazzamento degli astanti. Durata che manco un film kolossal, chiude raggiungendo lo scopo senza enfatizzare i toni.
MEMORABILE: Il duetto di “The greatest love of all”.

Myvincent 3/03/24 07:55 - 4039 commenti

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Lei è una figlia carrierista, lui un padre clown che conosce il significato della vita. Lui la seguirà a Bucarest e si travestirà per essere più spigliato e non mettere in imbarazzo la figlia. Molto più che una commedia, il film porta alla ribalta realisticamente le difficoltà comunicazionali fra diverse generazioni, ma non solo: traccia quel solco incolmabile che spesso le ambizioni sfrenate scavano irrimediabilmente. Il tutto con uno stile e una narrazione inaspettate. La Huller sa come entrare nel personaggio.

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  • Discussione Capannelle • 31/03/17 12:23
    Scrivano - 3952 interventi
    Per me questo film doveva vincere l'Oscar, oppure quello norvegese. Forse un limite comune ad entrambi è che coincidono con due grandi prove dei loro protagonisti ma li ho trovati comunque ben inquadrati e incisivi.
    Molto valido anche il film danese, Land of mine.
    E nulla mi toglie dalla testa che il più grande sponsor di Fahradi siano stati Trump e il suo divieto di ingresso.
    Ultima modifica: 31/03/17 14:06 da Capannelle
  • Discussione Daniela • 31/03/17 15:08
    Gran Burattinaio - 5940 interventi
    Mi manca la visione del film di Fahradi, quindi non posso esprimermi sull'Oscar al miglior film straniero attribuito al suo film.
    Certo ho apprezzato moltissimo sia questo Vi presento Toni Erdmann che Un uomo chiamato Ove ed ho trovato valido anche Land of mine.
    Nel complesso, la cinquina proposta in questa categoria mi è sembrata decisamente più interessante di quella relativa al Miglior Film in lingua anglosassone.
    E c'è un altro film straniero che per un soffio non è entrato nella cinquina dei candidati e che invece ho trovato straordinario: l'argentino Il cittadino illustre.
    Segnatelo Capannelle, ci scommetto sopra: se non ti dovesse piacere, accetto di vedere un qualsiasi film da te scelto come visione di penitenza ;o)
    Ultima modifica: 31/03/17 17:28 da Daniela