VHS Generation Vol. 2 - Film (2020)

VHS Generation Vol. 2
Locandina VHS Generation Vol. 2 - Film (2020)
Media utenti
Anno: 2020
Genere: antologia (colore)
Regia: Vari

Cast completo di VHS Generation Vol. 2

Note: Seguito di "VHS Generation Vol. 1" (2019). Aka "VHS Generation Volume 2". Antologia composta da un lungometraggio e cinque corti prodotti in Italia fra il 1987 e il 1999. La raccolta comprende: "My lovely burnt brother and his squashed brain"di Giovanni Arduino e Andrea Lloy, "Il milite ignoto" di Alceo FX Positano, "Alla luce delle candele" di Nicola Lombardi, "Pornozilla" di The MEFI, "Pornozilla 2" di Tonino Spazio e Giovanni Cinema, "L'ultima cena" di Ivan Zuccon.

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Tutti i commenti e le recensioni di VHS Generation Vol. 2

TITOLO INSERITO IL GIORNO 18/07/20 DAL BENEMERITO ANTHONYVM
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Anthonyvm 18/07/20 07:52 - 6686 commenti

I gusti di Anthonyvm

Dopo l'interessante primo volume, concentrato solo sui corti, Fazzini apre a sorpresa la seconda antologia col lungometraggio cult "My lovely burnt brother" di Arduino e Lloy, una chicca da (ri)vedere. Segue "Il milite ignoto" di Alceo FX, modesto ma affascinante. "Alla luce delle candele" di Lombardi, sebbene sia curato nei suoi limiti di budget, annoia per la durata eccessiva. Spassosissimi "Pornozilla" di The Mefi e il suo sequel apocrifo. Chiude la collezione "L'ultima cena" di Ivan Zuccon, che mescola cristianesimo e cannibalismo, più riuscito del previsto. Consigliato.
MEMORABILE: La medium posseduta parla ai clienti ("Alla luce delle candele"); Godzilla e Ken si scoprono gay ("Pornozilla 2"); Gesù sulla croce ("L'ultima cena").

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  • Discussione Anthonyvm • 18/07/20 07:56
    Vice capo scrivano - 830 interventi
    Fazzini organizza un secondo appuntamento (terzo, se si conta Bizzarro italiano) con l'underground tricolore, raccogliendo alcuni interessanti lavori prodotti fra il 1987 e il 1999.

    Se VHS generation Vol. 1 era costituito solamente da cortometraggi, qui il panorama si amplia e, ad aprire la collezione, troviamo il cult My lovely burnt brother and his squashed brain, presentato in un'edizione nuova e dal video straordinariamente pulito (almeno se paragonato alla copia normalmente in circolazione).

    Mediamente la qualità degli episodi si rivela superiore rispetto al primo volume, così come la notorietà dei titoli e dei personaggi coinvolti (da The MEFI a Ivan Zuccon passando per Fabio Salerno), rendendo questa raccolta una chicca per qualsiasi cultore del sottobosco indie del nostro paese.

    My lovely burnt brother and his squashed brain di Giovanni Arduino e Andrea Lloy – Un rewatch graditissimo che finalmente rende giustizia a una pietra miliare del gore italico: questa nuova versione presenta immagini nitide (sempre nei limiti della qualità VHS, ovviamente) che consentono, per esempio, di scorgere i titoli in esposizione nel prologo girato in videoteca. La sozzura di fondo (parte integrante del fascino dell'opera) rimane, ma i dettagli splatter rifulgono e il sangue si rivela assai più realistico e disgustoso di quanto non sembrasse durante le precedenti visioni. Riporto parte del mio commento davinottico al film, risalente all'ottobre 2019: rozzo, misero e divertentissimo esemplare di pionierismo ultrasplatter nel nostro paese. Un'accozzaglia di omicidi demenziali, SFX elementari che non temono l'abuso di sangue finto, gag e dialoghi cialtroneschi, inserti di brani garage punk bizzarramente trascinanti, il tutto amalgamato in una poltiglia politicamente scorretta che si accosta a John Waters e alla Troma. "Questo film fa schifo" viene dichiarato all'inizio: è tutto ciò che conta. Da vedere. All'epoca avevo assegnato tre palle; ne aggiungo mezza per il valore aggiunto dal “restauro”. *** ½

    Il milite ignoto di Alceo FX Positano – Un generale riceve a casa una grossa cassa con allegato un file top secret contenente dati di guerra, nello specifico relativi ad alcuni militari morti per errore; dalla cassa si libererà un soldato-zombi assetato di vendetta. Corto di circa sei minuti, più che altro interessante per il suo pionierismo tecnico (girato in 16 mm fra l'86 e l'87) e per una scenetta dignitosamente splatter al suo interno. Niente di speciale, comunque rapido e con buone musiche. **1/2

    Alla luce delle candele di Nicola Lombardi – Un uomo, tormentato da incubi ricorrenti in cui il fratello morto gli chiede aiuto, si reca da una medium con suo nipote per evocare lo spirito del defunto; ma resteranno tutti sorpresi. Una durata del tutto inappropriata (trentacinque minuti) per un soggetto tanto piccolo. Troppe scene vengono prolungate all'eccesso, forse alla ricerca di un'avvolgente atmosfera lugubre (in parte ottenuta grazie alla discreta fotografia), frenata però da una messinscena amatoriale, interpretazioni comprese. Si salva, comunque, l'immagine della medium posseduta da uno spirito maligno e fatta parlare come un inespressivo pupazzo da ventriloquo: creepy anzichenò. Buone le musiche di Colombari, scarsi invece (per quanto inventivi) gli effetti speciali curati dal compianto Fabio Salerno. **

    Pornozilla di The MEFI – Il pupazzo di Godzilla sorge dalle profondità del gabinetto e si intrattiene in vari rapporti sessuali con altri giocattoli, compresa la “ragazzaccia” Barbie. Girato a mo' di trailer, sfruttando locandine, poster e riviste di genere, si tratta di un delirante e spassosissimo pseudo-hard pupazzettistico (l'audio è costituito dall'autentica traccia sonora di un film porno), il che spiega il divieto ai minori di 18 anni del DVD. Senza pretese e senza cervello, fra brontosauri che penetrano balocchi col loro lungo collo e mostri rettiloformi che praticano fellatio sulle code altrui. Le mani degli “artisti” che muovono i pupazzi sono spesso e volentieri ben visibili. Così demente che si fa amare. ***

    Pornozilla 2 di Tonino Spazio e Giovanni Cinema – Barbie è insoddisfatta delle prestazioni amorose Ken, così si rifà con Godzilla, ben più dotato e aitante. Ken cerca di ripiegare su Skipper, ma alla fine anche lui cederà al fascino del lucertolone giapponese. Eccellente sequel “apocrifo” (dedicato espressamente dagli autori a The MEFI), è un corto assai più curato sotto il profilo tecnico, con un lavoro di post-produzione evidente per quanto godibilmente pauperistico (effetti di chroma-key tremendi, bocche umane sovrapposte alla bell'e meglio sui visi dei pupazzi). Il plot, che mescola bestialità, omosessualità e pure pedofilia, è ovviamente folle e le risat(acc)e sono all'ordine del giorno. Da segnalare la cover parodistica di “Furia cavallo del West” sui titoli di coda. ***1/2

    L'ultima cena di Ivan Zuccon – In un futuro post-apocalittico dove acqua e cibo scarseggiano, un manipolo di sopravvissuti recupera il cadavere di Gesù dalla croce e porta il concetto di “mangiare il corpo di Cristo” alle estreme conseguenze. Dopo un bel po' di pazzie vistosamente amatoriali, è la volta di un corto ben più professionale firmato Zuccon. Sebbene l'incipit possa sembrare troppo serioso e patinato, il clima surreale e genuinamente disturbante monta scena dopo scena, culminando in un finale pessimista perfettamente centrato. Fuori contesto rispetto agli altri componenti dell'antologia, ma notevole. ***

    L'ultimo episodio non fa parte della selezione ufficiale, ma figura fra gli extra del DVD.

    Experimental dementia di Erik Ursich – Si tratta di un pastiche nonsense girato nel 1992, che oscilla fra l'inquietante e il comico, diviso a sua volta in vari capitoli. Fra le immagini contenute si segnalano rapporti sessuali fra bamboline, grattatine di piedi, riprese varie e dettagliate di bocche e occhi umani, pupazzi che si danno pugni a vicenda. Il tutto è condito talvolta da musiche ipnotiche e distorte. L'episodio migliore resta “Bzzzzzz”, in cui una mosca ronza su uno sfondo nero; man mano che la telecamera si avvicina, l'insetto si rivela essere una lucetta verde. Nessun senso, nessun collegamento logico o allegorico ad alcunché, ma in qualche arcana maniera intrigante. **1/2
    Ultima modifica: 19/07/20 19:04 da Anthonyvm
  • Homevideo Anthonyvm • 18/07/20 07:57
    Vice capo scrivano - 830 interventi
    Il DVD edito dalla Home Movies/Digitmovies, pur non potendo vantare (com'è ovvio che sia) di una buona qualità audio e video (anche se la copia usata di My lovely burnt brother è nettamente migliore di quella abitualmente circolante), né della possibilità di attivare sottotitoli in qualsiasi lingua, riserva un reparto di extra da acquolina in bocca.

    Si parte con un'adeguata presentazione di Paolo Fazzini, curatore della raccolta.

    Segue il corto Experimental dementia.

    Poi troviamo rarissime immagini d'epoca girate in super 8 da Fabio Salerno: si tratta dei test degli effetti speciali da lui creati per Alla luce delle candele, rozzi ma ingegnosi.

    Dopo, Giovanni Arduino introduce il suo My lovely burnt brother, raccontandone vari retroscena e problemi distributivi.

    Seguono, logicamente, i dietro le quinte del suddetto film, con un occhio di riguardo per quanto concerne gli effetti di make-up e le tragicomiche esperienze col sangue finto nella scena delle siringhe. A un certo punto si nota la voce inconfondibile di Germano Mosconi in background.

    Interessantissima l'intervista ad Alceo FX Positano, simpaticamente appoggiato da una specie di pupazzo chiamato Cosa Pelosa. Fra aneddoti e curiosità relative al corto Il milite ignoto (presente nella raccolta),come il cameo del nipote dell'artista Lucio Fontana, il carismatico Alceo ricorda con un pizzico di ironia le difficoltà tecniche che si incontravano girando i film in pellicola, gli effetti ottici e i diversi tipi di cinepresa comunemente utilizzati, mettendo il tutto a confronto con le meno fascinose ma assai più comode riprese in digitale. Si raccomanda la visione di questo extra per apprezzare appieno il suddetto corto.
    Ultima modifica: 19/07/20 19:07 da Anthonyvm