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Discussioni su VHS Generation Vol. 2 - Film (2020)

  • TITOLO INSERITO IL GIORNO 18/07/20 DAL BENEMERITO ANTHONYVM
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  • Davvero notevole!:
    Anthonyvm

DISCUSSIONE GENERALE

1 post
  • Se ti va di discutere di questo film e leggi ancora solo questa scritta parti pure tu per primo: clicca su RISPONDI, scrivi e invia. Può essere che a qualcuno interessi la tua riflessione e ti risponda a sua volta (ma anche no, noi non possiamo saperlo).
  • Anthonyvm • 18/07/20 07:56
    Vice capo scrivano - 829 interventi
    Fazzini organizza un secondo appuntamento (terzo, se si conta Bizzarro italiano) con l'underground tricolore, raccogliendo alcuni interessanti lavori prodotti fra il 1987 e il 1999.

    Se VHS generation Vol. 1 era costituito solamente da cortometraggi, qui il panorama si amplia e, ad aprire la collezione, troviamo il cult My lovely burnt brother and his squashed brain, presentato in un'edizione nuova e dal video straordinariamente pulito (almeno se paragonato alla copia normalmente in circolazione).

    Mediamente la qualità degli episodi si rivela superiore rispetto al primo volume, così come la notorietà dei titoli e dei personaggi coinvolti (da The MEFI a Ivan Zuccon passando per Fabio Salerno), rendendo questa raccolta una chicca per qualsiasi cultore del sottobosco indie del nostro paese.

    My lovely burnt brother and his squashed brain di Giovanni Arduino e Andrea Lloy – Un rewatch graditissimo che finalmente rende giustizia a una pietra miliare del gore italico: questa nuova versione presenta immagini nitide (sempre nei limiti della qualità VHS, ovviamente) che consentono, per esempio, di scorgere i titoli in esposizione nel prologo girato in videoteca. La sozzura di fondo (parte integrante del fascino dell'opera) rimane, ma i dettagli splatter rifulgono e il sangue si rivela assai più realistico e disgustoso di quanto non sembrasse durante le precedenti visioni. Riporto parte del mio commento davinottico al film, risalente all'ottobre 2019: rozzo, misero e divertentissimo esemplare di pionierismo ultrasplatter nel nostro paese. Un'accozzaglia di omicidi demenziali, SFX elementari che non temono l'abuso di sangue finto, gag e dialoghi cialtroneschi, inserti di brani garage punk bizzarramente trascinanti, il tutto amalgamato in una poltiglia politicamente scorretta che si accosta a John Waters e alla Troma. "Questo film fa schifo" viene dichiarato all'inizio: è tutto ciò che conta. Da vedere. All'epoca avevo assegnato tre palle; ne aggiungo mezza per il valore aggiunto dal “restauro”. *** ½

    Il milite ignoto di Alceo FX Positano – Un generale riceve a casa una grossa cassa con allegato un file top secret contenente dati di guerra, nello specifico relativi ad alcuni militari morti per errore; dalla cassa si libererà un soldato-zombi assetato di vendetta. Corto di circa sei minuti, più che altro interessante per il suo pionierismo tecnico (girato in 16 mm fra l'86 e l'87) e per una scenetta dignitosamente splatter al suo interno. Niente di speciale, comunque rapido e con buone musiche. **1/2

    Alla luce delle candele di Nicola Lombardi – Un uomo, tormentato da incubi ricorrenti in cui il fratello morto gli chiede aiuto, si reca da una medium con suo nipote per evocare lo spirito del defunto; ma resteranno tutti sorpresi. Una durata del tutto inappropriata (trentacinque minuti) per un soggetto tanto piccolo. Troppe scene vengono prolungate all'eccesso, forse alla ricerca di un'avvolgente atmosfera lugubre (in parte ottenuta grazie alla discreta fotografia), frenata però da una messinscena amatoriale, interpretazioni comprese. Si salva, comunque, l'immagine della medium posseduta da uno spirito maligno e fatta parlare come un inespressivo pupazzo da ventriloquo: creepy anzichenò. Buone le musiche di Colombari, scarsi invece (per quanto inventivi) gli effetti speciali curati dal compianto Fabio Salerno. **

    Pornozilla di The MEFI – Il pupazzo di Godzilla sorge dalle profondità del gabinetto e si intrattiene in vari rapporti sessuali con altri giocattoli, compresa la “ragazzaccia” Barbie. Girato a mo' di trailer, sfruttando locandine, poster e riviste di genere, si tratta di un delirante e spassosissimo pseudo-hard pupazzettistico (l'audio è costituito dall'autentica traccia sonora di un film porno), il che spiega il divieto ai minori di 18 anni del DVD. Senza pretese e senza cervello, fra brontosauri che penetrano balocchi col loro lungo collo e mostri rettiloformi che praticano fellatio sulle code altrui. Le mani degli “artisti” che muovono i pupazzi sono spesso e volentieri ben visibili. Così demente che si fa amare. ***

    Pornozilla 2 di Tonino Spazio e Giovanni Cinema – Barbie è insoddisfatta delle prestazioni amorose Ken, così si rifà con Godzilla, ben più dotato e aitante. Ken cerca di ripiegare su Skipper, ma alla fine anche lui cederà al fascino del lucertolone giapponese. Eccellente sequel “apocrifo” (dedicato espressamente dagli autori a The MEFI), è un corto assai più curato sotto il profilo tecnico, con un lavoro di post-produzione evidente per quanto godibilmente pauperistico (effetti di chroma-key tremendi, bocche umane sovrapposte alla bell'e meglio sui visi dei pupazzi). Il plot, che mescola bestialità, omosessualità e pure pedofilia, è ovviamente folle e le risat(acc)e sono all'ordine del giorno. Da segnalare la cover parodistica di “Furia cavallo del West” sui titoli di coda. ***1/2

    L'ultima cena di Ivan Zuccon – In un futuro post-apocalittico dove acqua e cibo scarseggiano, un manipolo di sopravvissuti recupera il cadavere di Gesù dalla croce e porta il concetto di “mangiare il corpo di Cristo” alle estreme conseguenze. Dopo un bel po' di pazzie vistosamente amatoriali, è la volta di un corto ben più professionale firmato Zuccon. Sebbene l'incipit possa sembrare troppo serioso e patinato, il clima surreale e genuinamente disturbante monta scena dopo scena, culminando in un finale pessimista perfettamente centrato. Fuori contesto rispetto agli altri componenti dell'antologia, ma notevole. ***

    L'ultimo episodio non fa parte della selezione ufficiale, ma figura fra gli extra del DVD.

    Experimental dementia di Erik Ursich – Si tratta di un pastiche nonsense girato nel 1992, che oscilla fra l'inquietante e il comico, diviso a sua volta in vari capitoli. Fra le immagini contenute si segnalano rapporti sessuali fra bamboline, grattatine di piedi, riprese varie e dettagliate di bocche e occhi umani, pupazzi che si danno pugni a vicenda. Il tutto è condito talvolta da musiche ipnotiche e distorte. L'episodio migliore resta “Bzzzzzz”, in cui una mosca ronza su uno sfondo nero; man mano che la telecamera si avvicina, l'insetto si rivela essere una lucetta verde. Nessun senso, nessun collegamento logico o allegorico ad alcunché, ma in qualche arcana maniera intrigante. **1/2
    Ultima modifica: 19/07/20 19:04 da Anthonyvm