Pronti, via ed il plot ci scaraventa subito, senza preamboli e fronzoli, nell'inferno concentrazionario di Dachau. Ma ben presto il protagonista, un prete, viene liberato. Perché? Schlöndorff in futuro mostrerà "partite a scacchi" più riuscite, ma il film è comunque buono e sa come tenere desta l'attenzione dello spettatore. All'inizio per capire cosa ci sia dietro la liberazione dell'abate Kremer (personaggio molto interessante), poi per vedere quali mosse farà e come si concluderà il tutto. Può sembrare incredibile ma trattasi di pellicola ad una storia vera.
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CuriositàMagerehein • 29/11/22 11:59 Call center Davinotti - 79 interventi
L'attore Ulrich Matthes, qui nel ruolo di un deportato, è curiosamente noto ai più per due interpretazioni radicalmente opposte: in La caduta (2004) e Monaco (2021), infatti, egli impersona rispettivamente il ministro Goebbels e Adolf Hitler.