Slave girls - Film (1987)

Più celebre per il titolo originale che altro, il film è uno sci-fi basato sul classico canovaccio della caccia all'uomo per divertimento; a interpretare le prede, un trio di attrici d'epoca in bikini che non risparmiano nudi e scene sleazy (comunque meno del previsto) guidate dalla bella Kaitan. Nonostante il budget risicato, non male i vari robot e le creature grazie al lavoro di John Carl Buechler; gli effetti laser fanno molto 80s così come l'impostazione generale e non a caso è diventato un piccolo cult, al di là della modesta realizzazione.

Un film che pesca un po' dal precedente Critters (la messa in scena della fuga intergalattica è abbastanza simile) ma anche da Predator (uscito un paio di mesi prima) con la giungla, in parte, e la lotta in essa. La pellicola, dal titolo, farebbe pensare a qualcosa di più piccante, ma si resta saldamente sui binari della serie B fanta con la dose di nudi garantiti ma nulla di eccessivamente scabroso. Ottimi la creaturona e i robot, mentre i raggi laser blu certificano gli anni Ottanta in pieno, mentre in parte nuoce la staticità di fondo, soprattutto durante il lottato. Gradevole.

Il pollice destro è in su tutto per la Kaitan, quello sinistro lo è per la coppia Cindy Beal/Brinke Stevens. Se le mani esultano, le braccia cadono: settanta minuti (per fortuna) di semidilettantismo, scritti malissimo e realizzati sicuramente peggio, con il povero Buechler che deve aver avuto a disposizione poche monetine e con qualche sprazzo di buona volontà sotterrato nel risultato catastrofico. Pessimo Don Scribner, alla fine anche la nostalgia si rassegna al manicomio. Un pallino secco, ma con simpatia e tanto affetto.

In un futuro imprecisato, il perfido Zed si diverte a dare la caccia ai sopravvissuti che capitano per caso nel suo pianeta, come le belle e succinte Darla e Tisa, appena fuggite da una nave-prigione. Qui c'è molto fun service e pochi effetti speciali, inoltre non mancano nudi femminili, simpatici amplessi fra le vittime e scontri con zombi e robot. Popcorn movie di fantascienza vecchio stile adatto per spegnere il cervello, in cui nessuno del cast si prende sul serio e dove non si può non tifare per le bionde eroine, che sono anche intelligenti oltre che prosperose.