Classico film dal ritmo compassato che gioca sui sentimenti e sulle sfaccettature dei personaggi. Ha un primo tempo soporifero ma si risolleva nel secondo. Gli attori sono bravi, sfortunatamente il meno in palla è proprio Metwally, il protagonista. Meglio l'Hopkins gigione nelle vesti di un gay maturo che contrabbanda collane, la Gainsbourg romanticheggiante e una algida e sempre brava Laura Linney.
L’ultimo film di Ivory presenta una situazione di partenza e degli sviluppi narrativi già noti, trattati per giunta in modo del tutto convenzionale e privo di quello spessore che si richiederebbe ad un tale regista. Non siamo dinanzi ad un brutto film, ma tutto è già visto e non basta una buona confezione ed una bella prova di parte del cast. Il finale poi è la solita concessione zuccherosa alle aspettative del pubblico “commerciale” cui generalmente non sono rivolti i film dell’inglese.
Pienamente inserito nella tradizione del cinema di James Ivory, Quella sera dorata è una storia di sentimenti quasi mai totalmente espressi. L’oggetto dell’inquietudine sentimentale è in questo caso uno scrittore defunto del quale il protagonista vorrebbe scrivere una biografia. Il regista è molto abile a mettere in scena le motivazioni dei personaggi ma la storia non è molto interessante, e il film non coinvolge più di tanto, nonostante la bella ambientazione (Uruguay) e la buona prova del cast.
La gondola veneziana in Uruguay è suggestiva ma fuori posto, come suggestivi - ma a loro modo fuori posto, nonostante colà la loro vita si sia svolta - sono i protagonisti della vicenda. Ognuno in cerca di un cambiamento, forse nemmeno troppo voluto. Riconoscibile la mano di Ivory; forse non del miglior Ivory, anche se molto dipende dalla storia che si deve raccontare, dagli spunti che può dare ma anche da quelli che si possono trarre. Una sceneggiatura troppo pianeggiante poco aiuta e tutti, attori e regista, svolgono il loro compito troppo correttamente.
Anthony Hopkins HA RECITATO ANCHE IN...
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DiscussioneZender • 13/07/15 18:03 Capo scrivano - 48960 interventi
Saintgifts, in questa frase d'esordio mi pare che ti sia incartato non poco :) Evidentemente c'è qualcosa di fuori posto...
La gondola veneziana in Urugay è suggestiva, ma fuori posto, come suggestivi, ma a loro modo fuori posto, nonostante colà la loro vita si sia svolta, sono fuori posto.
Tremendo! Evidentemente l'unico veramente fuori posto ero io in quel momento. Quello che volevo dire era: "La gondola veneziana in Urugay è suggestiva, ma fuori posto, come suggestivi, ma a loro modo fuori posto, nonostante colà la loro vita si sia svolta, sono i protagonisti della vicenda". A questo punto non so se rimango nel numero di battute consentito (ho copiato il commento su un computer sul quale non posso accedere in questo momento), per cui direi che, se possibile, cambierei con: "La gondola veneziana in Urugay è suggestiva, ma fuori posto. Anche i protagonisti della vicenda sembrano essere fuori posto in quel luogo, nonostante là essi vivano".
Ringrazio per l'attenzione e saluto cordialmente.
DiscussioneZender • 14/07/15 17:51 Capo scrivano - 48960 interventi
Non preoccuparti se si esce di un po' per le correzioni. Ho sistemato.