Perdonaci i nostri peccati - Corto (2022)

Nel 1939 in una zona rurale della Germania, un ragazzino disabile è costretto alla fuga per evitare di essere catturato dai nazisti che stranno rastrellando quelli come lui... Prima di essere impiegate per lo stermino degli ebrei, le camere a gas vennero testate su migliaia di tedeschi con disabilità fisiche e/o mentali la cui vita era ritenuta indegna di essere vissuta: questo corto, diretto da una regista a sua volta disabile, vuol ricordare una strage raramente raccontata dal cinema e questo intento meritevole fa passare in secondo piano la scarsa attendibilità del racconto. 

Per denunciare il (vero) programma nazista di eugenetica dei medici di regime nei confronti di disabili psichici si racconta qui di un (inverosimile) tentativo di soldati tedeschi di uccidere un bambino perché monco di una mano. Falso. E ridicolo. La sceneggiatura è coerente con il concetto: insulsa, con situazioni e dialoghi forzati e sbiaditi al tempo stesso. A salvarsi sono solo l’impegno del ragazzino protagonista del corto e la fotografia dei campi innevati, molto curata. Ma l’inconsistenza storica e filmica è un peccato imperdonabile.