Niente vergini in collegio - Film (1978)

Simpatica e superficiale commediola giovanilistica teutonica, che malgrado il titolo è tanto innocente quando poco pruriginosa. Nulla di erotico o morboso, ma schermagliette amorose stile Tempo delle mele. Farwagi adotta una fotografia flou alla David Hamilton, riempie il film di bellissime (non tutte a dire il vero) ragazzine in amore capeggiate da una Kinski al massimo dello splendore. C'è un vago sentore alla Mine-Haha, ma in versione ludica e spensierata. Filmettino leggerino, dove pure lo score di Lai echeggia le musiche delle nostre commediacce.

L’ambiente adolescenziale del collegio si presta a raccontare le prime pulsioni di desiderio sessuale. Approccio morbosetto che man mano scema nel canzonatorio per arrivare infine a schermaglie giocose. La freschezza di alcune ragazze, oltre alla sensualità di una Kinski a cui uno sguardo è sufficiente per turbare la visione, basta per reggere i giochetti tra sessi opposti e nel finale si raggiunge anche una velata spensieratezza. Centrati l’ambientazione e i ruoli dello staff adulto.

Mediocre commedia giovanile con ragazzine che fondano un club di pseudo-prostitute e maschi che nell'ala maschile animano un club analogo ma di "romantici".  Film molto leggero e insipido, con un cast né eccellente né scarso (anche contando la giovane età dei protagonisti, pertanto senza troppa esperienza). Si segnala l'esordio al cinema per Fabiana Udenio e Sean Chapman, che nove anni più tardi ritroveremo nella parte di Frank in un film di ben altro spessore. Non pessimo, ma certamente non memorabile.