Nanà - Film (1983)

Erotico curioso targato Cannon, che si muove tra lo splendore della Berger (con generosi nudi integrali), copule ai limiti dell'hard, umiliazioni maschili (il conte Muffat ridotto da Nanà a cane da riporto), cacce alla volpe che si mutano in predazioni di donnine ignude, case di piacere per sole lesbiche, bordelli dove si mimano atti sessuali e si guardano buffi filmini porno in bianco e nero, bizzarri e sanguinosi combattimenti tra uomini/gallo. Sgangherato (il finale poveristico parafelliniano in mongolfiera) ma audace, impreziosito dalla luce di Nannuzzi.

Portata sullo schermo in versione attualizzata una decina di anni prima da Ahlberg, la vicenda di Nanà, avvenente prostituta che manda in rovina i ricconi che si imbattono sulla sua strada, rivive in quest'altro erotico patinato che si vorrebbe nobilitato dall'illustre ascendenza letteraria, dalla presenza di attori di buon nome come Aumont e Serato e dalla lussuosa confezione con la fotografia di Nannuzzi e la musica di Morricone. In realtà non si va oltre i classici stilemi del softcore spinto con un susseguirsi di prevedibili quadretti licenziosi. Comunque splendida la Berger.