Le bellissime gambe di Sabrina - Film (1958)

Le bellissime gambe di Sabrina (Van Doren) colpiscono fin dalla prima scena, in Germania: a Baden Baden un guardiano le scorge fuori dalla finestra, le fissa e intanto gli soffiano i gioielli da sotto il naso. Ma sono gambe particolari: hanno sette nei disposti come l'Orsa Minore e ora lo sanno anche i giornali e l'Interpol. Così Sabrina, di professione indossatrice, è costretta a rinunciare al concorso delle calze CanCan che mettono in palio 12 milioni (6 per la modella, 6 per il fotografo) da assegnare alle gambe scelte per l'imminente campagna pubblicitaria. Il fotografo Teo (Cifariello) sa di poter vincere, fotografando le gambe dell'appena conosciuta Sabrina, e per tutto il film cercherà di...Leggi tutto convincerla a farsi firmare la liberatoria per una foto che le ha rubato sulle scale e che ha già stupito la pre-giuria del concorso. Lei però sa di non poter mostrare i suoi sette nei e quindi pretende i negativi. Mastrocinque dirige una commedia rosa di scarsissima consistenza, con una bella ladra che con il suo mentore prepara un furto a una sfilata di gioielli e un fotografo innamorato perdutamente che tuttavia non vuol rinunciare ai soldi del premio. Un soggetto stiracchisatissimo addizionato da qualche numero musicale (la Van Doren canta in appartamento, le gemelle Kessler ballano al night in una scena del tutto avulsa dalla storia), una sceneggiatura povera di idee e una regia costretta a tenere in qualche modo in piedi la baracca; ma non è facile di fronte a tanta pochezza, con pessimi personaggi di contorno che vanamente cercano di muovere al sorriso; che dire ad esempio del collega fotografo che per l'intero film porta avanti a intervalli lo stesso sketch in cui cerca di far spogliare ogni minuto di più la sua modella dicendole di fidarsi di lui? Va un po' meglio dalla parte di Sabrina e del ladro gentiluomo che le si accompagna, almeno più maturo. Nel complesso comunque una futile sciocchezzuola confezionata decentemente ma sorpassatissima e del tutto superflua, nemmeno resa interessante da qualche comico o attore di grido. Sabrina comunque è bella tutta: oltre le gambe c'è di più, come canterebbe una sua omonima...

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