La vita dispari - Film (2009)

Pessimo film tv diretto alla meno peggio in stile puntata da fiction. Cast incommentabile che annovera un giovane Bassi capellone nella parte di un pseudo fotografo di nudi artistici (il servizio alla Fabiani nel suo nudo integrale è la cosa che gli riesce meglio in tutto il film) e una Bouchet ormai già fuori tempo massimo per i ruoli da vamp; il resto dei partecipanti sono anche peggio. Misera anche la storiella gialla annessa sulla sparizione della figlia della ex compagna. Sceneggiatura sconfortante accompagnata da dialoghi insulsi.

Interessante opera prima che si avvale di una sceneggiatura originale in cui gli schemi classici del thriller vengono rielaborati attraverso richiami e rimandi continui in un gioco a incastro in cui le componenti televisive hanno il significato di un’uscita dal genere. Max, il protagonista, è un fotografo sperduto in una Roma inedita e misteriosa; vivere e ricordare diventano facce di una stessa medaglia, gli spazi si dilatano e la luce, riflessa dal bianco delle architetture dell’Eur, contribuisce a nascondere il mistero di questa storia.