La dama di picche - Film (1916)

Hermann, ufficiale del Genio, viene a sapere che un'anziana contessa possiede il segreto di vincere al gioco. Per carpirlo, questi non si fa scrupolo di ingannare una ragazza. Le suggestioni dell'irrazionale che nel racconto sconvolgono la mente dell'altrimenti equilibrato Hermann sono qui presentate con fare didascalico, sin troppo fedele alla fonte d'ispirazione. Mancano proprio la regia, l'inventiva, che possa illustrare tale caduta nella pazzia come risultato di un'improvvisa hubris. Solo Mozzhukhin, costantemente spiritato, ci restituisce parte dell'intenso dramma psicologico.

Il giovane vuole sapere dalla vecchia contessa il segreto delle tre carte per vincere al tavolo da gioco: un’ossessione travolgente e spasmodica che arriva a esiti estremi. Il racconto di Puškin vive in un film cupo, che dà ampio spazio ai tormenti del protagonista grazie a un’intensa recitazione psicologica e a un’ottima fotografia, ricca di contrasti e suggestioni luminose e ombrose. Insomma, un’opera densa, che tuttavia non riesca ad appassionare, a cominciare dai farraginosi flashback iniziali. Peccato, ma il finale è in crescendo.