L'isola stregata degli zombies - Film (1957)

Routinario horror Anni Cinquanta che sfrutta la presenza di Boris Karloff per dare un minimo di appeal a una storiella di rara inconsistenza alla quale gli effetti speciali non donano certo smalto. Il nostro è a capo di una spedizione mandata dal riccastro di turno a verificare cosa sia accaduto ai suoi precedenti emissari, inviati su un'isoletta sperduta a verificare la possibilità di costruire lì un mega resort da invadere con migliaia di turisti. Di quelli ne è tornato solo, uno, tale Mitchell (Dixon), che sta di fronte a loro con gli occhi sbarrati completamente rintronato. Pare morto ma non è morto. Uno zombi, insomma. Philip Knight (Karloff) e il suo manipolo di collaboratori, comprendente...Leggi tutto pure un paio di belle donne, arriva sul posto dopo una serie di imprevisti che hanno l'unico scopo di allungare il brodo (oltremodo inaccettabile il monitoraggio frequente delle condizioni di salute di Mitchell, sottoposto a controllo della pressione e della circolazione sanguigna). Recuperata nei pressi una balda guida (Reason) - il cui ruolo vero nel film capiamo già da come una delle due signorine lo guarda rapita – e raggiunta in barca l'isoletta, il gruppo dà finalmente il via all'avventura. Cosa li aspetterà di così terrorizzante? Ben poco: il primo pericolo è una noce di cocco che cade da una palma, il secondo un granchio gigante rigido come uno stoccafisso. Il problema reale saranno comunque le piante, ce ne accorgiamo subito: forse carnivore, di sicuro molto grasse, mostrano intenti bellicosi e sono capaci di stritolare facilmente chi si tuffa in acqua per un bagno. E gli zombi del titolo italiano? E il voodoo di quello originale? Niente, l'unico zombi continua a essere il povero Mitchell, inspiegabilmente aggiunto per volontà di Knight alla spedizione e tipico esemplare di peso morto di nessuna utilità. Quindi come si passa il tempo? Cianciando del nulla per lunghi tratti, ostentando terrore per qualcosa di apparentemente ben poco pericoloso e in attesa che almeno nel finale succeda qualcosa. E succede, certo, ma è talmente poco che è meglio rimettere tutti in barca e rispedirli in fretta e furia nel mondo civile. Il significato della bambolina voodoo collo spillone conficcato che vediamo nei titoli di testa lo scopriremo in un'ultima parte in cui il più intontito di tutti pare proprio il gran capo degli indigeni. Karloff è convinto del ruolo quanto gli altri, cioè zero, Rhodes Reason fa il madrillone colla faccia da duro, Elisha Cook jr. il corrotto locale che prima sconsiglia tutti di raggiungere l'isola quindi si aggrega al gruppo previo incasso di grossa mazzetta. Considerata anche la mesta chiusura c'è ben poco da salvare; giusto il fascino della location e in parte il divertimento nell'osservare gli attacchi (pochi) delle goffissime piante assassine.

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