Dracula 3: il testamento - Film (2005)

Altra mediocre trasposizione del dentuto cattivone emovoglioso (Hauer), che qui oltretutto detta legge per circa 5 minuti e poi ciao...), anche se la storia è praticamente tutta incentrata sul prete spretato che lo caccia, il suo aiutante e una giornalista. Solito buio, urla, balzi, schizzi di sangue, fino all'epilogo non certo indimenticabile. Il protagonista ricorda molto Blade. Nel complesso non è invedibile e qua e là qualcosa di discreto c'è (i cacciatori diurni di corpi), ma resta di bassa lega e evitabile. P.S. terzo di una triologia.

Spaventosa, per la bruttura, produzione che cerca di narrare qualcosa di originale, senza assolutamente riuscirvi, sul mondo dei vampiri. Dracula allora viene trasformato in un teledipendente munito, naturalmente, di parabole satellitari. C'è naturalmente il solito buono, un ex prete, già infetto ma che lotta disperatamente contro il male. Ma la cosa peggiore è la trama e le battute della "spalla". Inguardabile tenendo conto che ricorda moltissimo produzioni quali, ad esempio, Blade.

Si può fare tranquillamente a meno di questo ennesimo Dracula annacquato che sembra imparentato con gli zombie e con un ritmo e una resa televisiva da telefilm anonimo. Ambientato in Romania, ha una trama prevedibile ed effetti banali. Che nostalgia del bianco e nero, del chiaroscuro di Christopher Lee...