Days - Film (2020)

Due uomini si incontrano per tornare poi alle loro vite. Esistenzialismo spinto, compreso di tutti i momenti morti che il quotidiano propone, per chi cerca di farsi passare il mal di schiena e trova nel frattempo un sollievo amoroso. Regia che inquadra anche discretamente ma senza far capire esattamente dove voglia andare a parare. Sulla falsariga di Jeanne Dielman, ma più asciutto ancora. Dialoghi praticamente assenti, il che può essere anche giustificato, ma quando i personaggi non sono in scena il tutto sembra solo una perdita di tempo.

Classico esempio di film e più in generale di cinema respingente fatto di sequenze "infinite" e inutilmente tirate per le lunghe senza un vero motivo narrativo e contenutistico. Cosa voglia trasmettere il regista allo spettatore non è certo facile da capire e probabilmente non c'è la voglia di comunicare con esso: c'è anche il fondato sospetto della "maniera" e della supponenza. Quelli che vengono rappresentati sono due personaggi soli: possibile che ci si debba sorbire due ore solo per trattare il solito tema della solitudine? Non si salva nemmeno l'estetica, che risulta banale.