Le storie delle dipendenti di una botique (le commesse del titolo), con i loro problemi sentimentali e di vita. Una fiction con un folto cast di attrici di bella presenza (dal punto di vista recitativo è meno piacevole vederle). La serie in sè non è poi di gran qualità: solita fiction a buon mercato.
Prodotto televisivo di medio livello che ha dalla sua una certa cura nella realizzazione, con una discreta resa ambientale, favorita anche dalla regia dell'esperto Giorgio Capitani e la partecipazione di un cast sufficientemente "glamour". Purtroppo la storia e la sceneggiatura volano basso con le solite vicende di basso profilo (non si va oltre il palmo dal proprio naso) e un andamento totalmente prevedibile.
Un negozio, delle commesse alle prese coi soliti problemi quotidiani... ecco servito un innocuo serial tv, ben diretto dal fido Capitani e con una fotografia degna di nota. Le capacità attoriali sono sotto gli occhi di tutti e si dice una cosa lapalissiana se nel cast emergono di ben più di una spanna la Vertova, la Pivetti e Castellano. La Ferilli é simpatica, corpo piacevole da vedere, ma la recitazione è altro... Dozzinale.
Una fiction che non va oltre la media delle altre serie tv made in Italy, nonostante la presenza di qualche buon nome nel cast come Castellano, la Pivetti e Sabrina Ferilli (che quando non fà fiction o cinepanettoni è davvero una buona attrice). Per il resto, le solite storie iperstereotipate su famiglie e figli problematici, amori difficili ecc... Niente da segnalare, insomma.
Buona serie "per famiglie", ben scritta e ben diretta. C'è un bel "cliff hanger", che è inserito fin dalla prima puntata (riusciranno le ragazze a salvare il negozio e il loro posto di lavoro?), una bella figura di antagonista (la Vertova, algida direttrice milanese), una linea di sviluppo ben congegnata. Una strizzata d'occhio bi partisan all' attualità: il gay Castellano, che non può adottare un figlio e adotta un gattino, la Ferilli col figlio down che sceglie di non abortire... Tutti contenti, da una sponda all'altra del Tevere!
Grande fiction della Rai con un ottimo cast. La storia è molto buona, la Ferilli, la Brilli e la Pivetti soprattutto sono in gran forma. La vita di queste "commesse" è molto complicata: hanno problemi di soldi, ma anche problemi più privati. La Ferilli non arriva alla fine del mese e ha un figlio down, la Valle ha problemi di alcol. Certamente non si ha bisogno dei problemi degli altri perché ad ognuno bastano i propri (!), ma vengono posti allo spettatore in modo molto positivo. Peccato per le poche puntate.
Gioie ma soprattutto dolori di alcune commesse (fisicamente e caratterialmente diverse tra loro) in un’elegante boutique di moda in crisi. La produttrice della fiction Edwige Fenech sceglie per interpretare quelle che una volta si definivano le “bottegaie” (le avvenenti Brilli, Ferilli e la Pivetti nel suo solito ruolo di “brutta ma estroversa”), più uno stereotipato omosessuale interpretato da Castellano. Mediocre fiction dai contenuti spesso scontati destinata a un pubblico in cerca di svaghi e che trova forse qualche immedesimazione.
Franco Castellano HA RECITATO ANCHE IN...
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Zender ebbe a dire: Non ho capito Ruber; la virgola ci dev'essere sempre, tra nome e nome. Ho cliccato sul nome e succede quel che deve succedere...
Ah si ecco perchè allora quando clicco su Franco Castellano vado a finire nella ricerca del duo Castellano e Pipolo in cui la filmografia si ferma al 1993... Franco Castellano e un attore veneto non c'entra niente con quel Castellano li, e infatti la sua filmografia non viene mostrata se clicchi sul suo nome, c'è un cortocircuito tra i due nomi ;)
E quindi come si fa? Con gli altri omonimi come hai fatto? Ci puoi mettere un tratino o un ounto alla fine in modo che il sistema lo differenzi dall'altro, anche per regolarsi se si dovrà inserire un altro film con il Castellano attore, visto che il Castellano regista e morto da diverso tempo.