Brennero - Serie TV (2024)

Nel panorama delle serie tv italiane spicca per originalità; per i sapori tipicamente nordici e per le atmosfere torbide, grigie, fredde e misteriose. Ambientata a Bolzano dove il "mostro" locale miete vittime di origine tedesca, colpevoli di avere sempre trattato gli italiani come esseri inferiori, la fiction vede come addetti alle indagini Matteo Martari (sempre credibile nel ruolo del personaggio imprevedibile e sofferto) e la PM Elena Radonicich (algida come le montagne innevate che la circondano). Convincono le interpretazioni, così come la sceneggiatura.

Nel filone dei polizieschi in zone italiche perimetrali, Rai1 inserisce coraggiosamente (?) una serie con (alcuni) dialoghi in tedesco, sottotitolati, accompagnati dalle immancabili immagini cartolina. La trama è basata più che altro sui dialoghi, di azione ce n’è pochina e, anche se si potevano evitare momenti didascalici con inviti al volemose bene siamo tutti italiani, quel che conta è che il prodotto funziona. Martari ormai è come Re Mida e la coppia con Radonovich lascerebbe preludere a un seguito.

Una buona fiction italiana, originale nella sceneggiatura e soprattutto nell'ambientazione a Bolzano che odora di thriller nordico. La coppia protagonista se la cava bene e l'indagine sul "Mostro" che miete vittime di origine tedesca risulta essere molto interessante. Martari è il migliore del cast e bene se la cava in parti come queste; non male la Radonicich. Gli episodi sono tutti interessanti e il finale mantiene alto il livello. Davvero buono, nel complesso.

Ottima produzione Rai: un giallo thriller molto ben scritto e girato, con i giusti interpreti, originale e dal tono volutamente freddo e sommesso. Ambientato a Bolzano città e dintorni, con un cielo perennemente grigio bianco, senza location scontate e spettacolari, le quattro puntate vedono i due protagonisti collaborare e avvicinarsi, alla ricerca del mistero che lega i vari delitti. Stupisce in positivo la profondità di analisi dei personaggi nel lento emergere dei loro sentimenti e difficoltà, all'interno dello sviluppo di una trama poliziesca che rivela molte sorprese.

Fiction Rai per certi versi sorprendente, ambientata nell'affascinante terra di confine di Bolzano, con le sue contrastanti due lingue e due culture. Molto della riuscita dipende dai due ottimi protagonisti: glaciale e intrigante lei, deciso e passionale lui. Quanto al realismo dell'intricata vicenda e al finale in stile "arrivano i nostri" lasciamo perdere, qui si ritorna a certi tipici standard delle fiction Rai.

Fiction Rai che fa il verso a prodotti di genere scandinavi, per le sue atmosfere cupe e per l'ambientazione nordica in una Bolzano privata di qualsiasi orpello cartolinesco e in cui la convivenza tra tedeschi e italiani (che è alla base delle gesta dell'omicida) non è ancora pacificamente accettata da tutti (anche nelle istituzioni si ricorre al bilinguismo). Intreccio avvincente che funziona anche nelle trame secondarie ed epilogo che regge, anche se viste le premesse poteva starci qualcosa di ancora più scoppiettante. Ottimo Martari, di algida e raffinata bellezza la Radonicich.