Battuta di caccia - Film (1978)

Il cinema australiano degli anni '70 è piuttosto bizzarro. Tra ozploitation folli e film d'autore criptici, ci sono vari cult che godono di grande considerazione in patria e che in pochi conoscono fuori confine. Tra questi c'è anche questo dramma che parla di una caccia all'uomo nell'outback australiano. Il regista tralascia completamente il lato exploitation e punta al dramma psicologico, riuscendoci in parte ma dall'altro lato creando un semi-polpettone che mette a dura prova l'attenzione dello spettatore. Bravo Waters, ma la noia serpeggia.

Curiosa pellicola che mette in scena una sorta di rito tribale e (quasi) selvaggio di caccia all'uomo (quando ne viene stabilità senza prove la colpa omicida) da parte di un gruppo di uomini capeggiati da un poliziotto. In realtà gli assassini sembrano più i cacciatori che il fuggiasco. Regia senza guizzi ma corretta (televisiva nel senso migliore), fotografia di routine. Buona sceneggiatura e interessanti facce da provincia australiana sperduta.