Barb wire - Film (1996)

Direttamente da un fumetto all'altro, un film dagli accenti inesistenti tranne il combattimento finale alla James Bond, ben fatto, ben fotografato. La censura parecchio ha dovuto lavorare per limitare i danni, la Anderson è volgare a prescindere. Udo Kier non c'entra nulla. Inguardabile! E per una esibizionista del calibro della Pamelona mondiale, è veramente una beffa.

Film pseudo fantascientifico che arriva ad immaginare una guerra civile americana in un vicino futuro. Azione e violenza a go-go, ma non bastano certo le curve generosamente esibite dalla Anderson a salvare la baracca. Trama povera di idee, film da evitare senza indugio anche dagli amanti del genere.

Tratto da un fumetto, con una Pamela Anderson che interpreta un ruolo inadatto a lei, Barb Wire non è stato certo un bel debutto, per la nota maggiorata d'America. Oltre la sceneggiatura, che più scema non si può, il doppiaggio nella versione italiana è mal fatto e la voce della Anderson sembra quella di una vecchierella roca. Di buono c'è solo la canzone "Don't Call Me Babe" del gruppo Shampoo.

Dopo essere arrivata al successo con un'imbarazzante serie tv sui bagnini californiani (Bayawatch), la prosperosa Pamela Anderson tenta la scalata ad Hollywood interpretando questo cine-comics nella decade dei Batman di Tim Burton e Joel Schumacher. L'idea di per sé non è male, né lo è l'ambientazione futuristica, ma qualcosa davvero non va. La frizzante Pamela, che qui deve giocare a fare la dura, con il super-fisico che ha, non convince nemmeno un secondo, anche se il suo look fetish è notevole. Remake di Casablanca un po' scialbo. Da due.

Pasticcio fumettistico su misura per le tette della Anderson, che pure non risparmia di esibire con tutine e mise attillate stile fetish. Come film non funziona, la protagonista oltre a mostrare le curve fa poco altro (e pure male), di storia non ne parliamo. C'è poco da aggiungere, se non che si tratta di un prodotto davvero squallido. Peccato per il pur bravo Udo Kier.

Mediocre, scialbo e insapore film di fantascienza che punta tutto sulla bellezza della Anderson. La trama sa di già visto, ci sono le solite esplosioni dai quali i buoni escono miracolosamente senza un graffio e via dicendo. Ambientazione tipica dei film di quel genere, cast buono: la Anderson recita discretamente e c'è anche il grande Temuera Morrison.

Sci-fi/action sconclusionato che chiaramente punta al pubblico dei fan di Pamela Anderson, avendo però il merito di essere meno insulso e un po' meno dilettantesco nella recitazione degli altri film di questo tipo girati in quegli anni sull'onda del successo della coniglietta (in particolare nulla a che vedere con Soli contro il crimine). La trama è ingarbugliata per creare finto-mistero ma senza particolare appeal né originalità, ma la cupezza della scenografia per certi versi dà al film una patina un po' diversa. Pam fa il compitino e ha la presenza fisica che ci si aspetta.