...continuavano a chiamarlo Maccio Capatonda

4 Agosto 2010

Legenda:

ps. = nome d’arte ufficiale od ufficioso
aka = nome d’arte “alternativo”
n.r. = nome reale
n.a. = non accreditato/a
a.c. = (anche) accreditato come

Precisiamo che il seguente speciale segue il primo, LO CHIAMAVANO MACCIO CAPATONDA, sulle origini del personaggio.

RITORNO ALLE ORIGINI: ALL MUSIC SHOW
Nel 2006, Maccio e amici abbandonano provvisoriamente le reti Mediaset, arruolandosi nelle file di All Music (ex Rete A, ora Deejay TV), un’emittente musicale emergente per la quale la Shortcut realizzò anche svariati promo, divenendo parte integrante (in quanto produttori) di un progetto parodico-satirico denominato All Music Show, atto ad ampliare gli orizzonti della rete. Diversi sketch, prevalentemente a sfondo televisivo, compongono quello che sarà uno storico successo per la neo-rete (tant’è che fu programmato sino al 2007!): sei mini-serie, dirette sempre da Macchia, che, dal lunedì al venerdì, in seconda serata, venivano mandate in onda nel programma contenitore condotto da una disinibita Pamela Rota, per una durata totale dello show di circa un’ora (inclusa la pubblicità e gli intermezzi musicali).

INTRALCI è una soap-opera composta da venti puntate che ridicolizza il genere, facendo suoi tutti i cliché del caso: morti, sparizioni, risuscitamenti, strambe parentele ritrovate, corna, contro-corna… La recitazione è volutamente impostata, in tutta la sua irreale enfasi. Nel cast: Mara Bozzasbadiglio (n.r. Lucilla Agosti), Maccio Capatonda, Lina Dirsivoglia (n.r. Valeria Bilello), Nick Malanno, Amalia Frellioje, Rupert Sciamenna, Offa Ioladinos e Pfanner Basculante (n.r. Igor Loddo); inoltre, non accreditati: Jonasat (n.r. Alfi Nze, l’amante di Giacchia), Ektor Baboden (il killer Brunos), Nestore Girallargo (da La Villa di Lato, una vittima del killer Brunos), Fruf (nel ruolo di un neonato!), Ivo Avido (la “controfigura” di Nick Malanno); infine Astio Bastianone (l’idraulico “solido”), Maceti senior e Valeria Napolitano, tutti e tre senza pseudonimo.
JIM MASSEW è una chiara parodia delle televendite “salutiste”: Maccio interpreta un irriverente personal trainer americano con una folta chioma bionda (“l’uomo più in forma del mondo”), doppiato clamorosamente fuori-sincrono (Chef Tony docet). Insieme al nostro, coloro che compaiono più frequentemente sono Nick Malanno e Sashima e/o Isabolla (ps. Agata Monterosa), ma non mancano il resto dei membri  della prima stagione dello Speciale Cinema.
UNREAL TV parodizza la celebre trasmissione Mediaset Real TV. Le situazioni mostrateci tutto sono tranne che potenzialmente pericolose. L’enfasi che il narratore adopera nelle sue telecronache risulta palesemente fuori luogo… Anchi qui gli “afecionados” che partecipano sono parecchi. • MIRKOS è un singolare cartomante (e veggente, e astrologo, e madrenatura) dagli inusuali strumenti di predizione, come dei sassolini o un mestolo, alle prese con degli altrettanto strambi “clienti”; nel cast il solo Macchia.
COLLOQUI PRO QUO mostra una serie di colloqui di lavoro per delle mansioni molto particolari (del tipo “assistente sociale per alcolisti” o “persona concentrata”). Per la maggior parte delle volte è lo stesso Macchia a vestire il ruolo del datore di lavoro, ne consgue che il resto della compagnia è impelagato nel riuscire a “colpirlo” a suon di curriculum.
CECHU è una parodia delle pubblicità della nota società di preparazione universitaria e, più in generale, una satira sui vari abbonamenti telefonici stipulati via SMS. Raro caso in cui Macchia non risulta essere l’assoluto protagonista.
Da segnalare la partecipazione del nostro in un altro mini-sketch della trasmissione che non gli appartiene: Compra Niente, nel quale, attraverso surreali monologhi dell’attore di turno, si cerca di invogliare lo spettatore a non “agitarsi prima dell’uso”. Nel caso di Macchia, il prodotto in questione è l’acqua. Arduo risalire al quantitativo esatto delle puntate delle diverse mini-serie, anche attraverso il fondamentale ausilio del web (come sovente accade: le informazioni riguardanti vecchi palinsesti d’emittenti di medio profilo latitano assai); l’unica certezza riguarda Intralci: ben venti (tutte disponibili sui consueti canali). Come detto, il cast è nutrito: ci sono tutti i volti noti apparsi nei fake-reality e nella prima edizione dello Speciale Cinema. Da segnalare il supporto delle new entry poi più ricomparse Pfanner Basculante (n.r. Igor Loddo), Laura Milani e Libero Stelluti; inoltre, sembra apparire per la prima volta Ada Mani, ma non v’è certezza. Con l’All Music Show nasce anche il singolare parallelismo tra la carriera di Macchia e quella del duo formato da Emilio Gatto e Alessandro Cantarella: ideatori, registi ed interpreti di, nel caso specifico, Spermatozoi alla conquista dell'ovulo (10 puntate), del precedente Lettera 22 (Mai dire Grande Fratello & Figli, 2004) e dei successivi Ormoni e Neuroni (Mai Dire Grande Fratello, 2007), L’Ottavo Sigillo (Mai Dire Martedì, 2008) e Terminenzio (Mai Dire Grande Fratello Show, 2009). Emilio Gatto è un amico di Capatonda, con il quale, come possiamo constatare, è spesso entrato in contatto lavorativamente parlando, raramente tuttavia nelle vesti di collaboratore “diretto”. Forte dell’esperienza in campo pubblicitario e dalla fama acquisita, Maccio vede commissionarsi la realizzazione di diversi spot (per Sky, ad esempio); tra questi spiccano i tre realizzati per l’imminente uscita del videogioco della Ubisoft Prince of Persia: I Due Troni.  Con la consueta vis comica, il nostro presenta brevemente la trama del videogame nelle vesti di Frank Lo Rutto, sviluppatore di videogiochi (il cui inglese maccheronico ricorda Jim Massew) coadiuvato dall’assistente Anita Gnocchenberg, ovvero la sexy Agata Monterosa.

LA PROVA DEL NOVE: MARIOTTIDE E LE EDIZIONI DEL BRADIPO

Nel 2007 le produzioni Shortcut divengono nuovamente parte integrante dei palinsesti Mediaset (Mai Dire Martedì), con una nuova serie si sketch, aventi come obbiettivo satirico lo stereotipo del cantautore napoletano e le reclame delle innumerevoli collane e raccolte editoriali che infestano le edicole. Negli sketch di Mariottide, nefasto cantautore interpretato divinamente dallo stesso Macchia (“il maestro della tristezza”: più desolante della fame del terzo mondo, aggiungerei), esordiscono due dei futuri pilastri della comicità capatondiana: Herbert Ballerina (n.r. Luigi Luciano), nei panni del figlio disadattato Fernandello, e Anna Pannocchia, nel ruolo di una raccapricciante cantautrice (“Il tuo cuore a spatola”) che collabora col nostro. Non mancano i componenti della vecchia guardia: Nick Malanno (nel geniale ruolo di Billy Ballo, spalla di Mariottide), Ivo Avido (tra i tanti, nel ruolo di Nick Maiale, rocker autore dell’atroce “Fallo entrare”), Morris Bucaneve (da Sexy Spies, n.r. Francesco Sblendorio, tra i vari, nel ruolo di Giado Mastice, autore dell’insuccesso “Wengo a tranciarti”), Mária (nel ruolo della “dolce” metà del cantautore), 
Agata Monterosa (al solito comparsate), Katherine J. Junior (la mamma di Mariottide), Benjamin Cordialez (n.r. Claudio Distasi, anche per lui comparsate), Amalia Frellioje (nel ruolo di una famosa attrice cinematografica), Valeria Napolitano (l’unica senza pseudonimo, solo comparsate), con tanto di guest-star Elisabetta Canalis (nel ruolo di una “vittima” del cantautore). La serie è composta da dieci puntate, ognuna presentante una nuova hit del protagonista; tra queste citiamo, tanto per far intendere il grado di autolesionismo: Tristezza a palate, Un figlio per sbaglio, Botte, Allegria vattene via, Tu puzzi, Perché sputi, Mannaggia, Tempesta di dolore, Meglio male e Il grigio Arlecchino. Negli sketch dell’Edizioni del Bradipo (temibile casa editrice che infarcisce le “migliori” edicole di disumane raccolte e di stravaganti “costruisciti da solo”) abbiamo come protagonista Duilio Hannover (da Sexy Spies, n.r. Pippo Lorusso), suo malgrado, ma non troppo, alle prese con queste strambe collane editoriali. Compaiono, tra gli altri: Katherine J. Junior, Agata Monterosa, Rupert Sciamenna (n.r. Franco Mari), Maccio Capatonda, Ivo Avido, Nestore Girallargo, Benjamin Cordialez, Valeria Napolitano e tal Pier Giorgio Del Bradipo, proprietario dell’atroce azienda. Anche in questo caso le puntate sono dieci; ecco l’elenco delle assurde collane presentateci: dentiere dal mondo, malattie dal mondo, costruisciti da solo: la tua moglie ideale, il tuo vascello fantasma, il tuo boeing 737, la tua bomba atomica, la tua piramide, il tuo alibi, il tuo migliore amico, il tuo governo e il tuo costruisciti da solo (?!). Da segnalare, in questo anno (il 2007), la prima (di una lunga serie) partecipazione di Marcello Macchia ad un videoclip: Le Gite Fuori Porta degli Amari; il nostro compare per una manciata di secondi nelle vesti di Mariottide.

LA CONSACRAZIONE: I NUOVI FINTI TRAILER

Nel 2008, a grande richiesta, Macchia torna a vestire i panni del suo personaggio più celebre, con una nuova infornata di fake-trailer (esigua, rispetto alla prima edizione): la seconda stagione dello Speciale Cinema (o più semplicemente “Trailer”), sempre per la Gialappa’s Band, stavolta in onda di martedì (Mai Dire Martedì, per l’appunto). Rispetto alla prima, si denota una certa propensione alla parodia “diretta”, ossia alla presa di mira di singole, perfettamente individuabili, pellicole. Si perde così quell’aria leggermente “anarchica” che caratterizzò il primo Speciale Cinema, in favore di una certa tendenza circoscrittoria.

Questo l’elenco completo dei buffi personaggi presentateci nelle vesti di registi, con relative opere (in ordine alfabetico):

- Aldo Maria Gianluca: Il sesto scemo;
- Bruce Lagodigarda: L’uomo che usciva la gente;
- Enzo Annio (aka Ennio Annio): Giammangiato;
- Gianni Terra Terra: 4 soldi e Botte e risposte;
- Herbert Ballerina: Rapine a mano a mano;
- Nick Malanno: Cazzi suoi;
- Pelo Ponneso: Per un pelo e T di Torino R di Roma.

Questo l’elenco completo dei personaggi presentateci nelle vesti di attori, con relativo numero di apparizioni (in ordine di apparizione):

- Herbert Ballerina (a.c. BipBip Ballerina): 10 (di cui 7 n.a.)
- Maccio Capatonda (a.c. Mariottide): 10 (di cui 7 n.a.)
- Ivo Avido: 9 (di cui 7 n.a.)
- Benjamin Cordialez: 6 (di cui 5 n.a.)
- Nick Malanno (a.c. Billy Ballo): 5 (di cui 4 n.a.)
- Katherine J. Junior: 3 (di cui 1 n.a.)
- Embè Marchetti: 3 (di cui 2 n.a.)
- Anna Pannocchia: 2 (di cui 1 n.a.)
- Rupert Sciamenna: 2 (di cui 1 n.a.)
- Morris Bucaneve: 2 (n.a.)
- Ada Mani: 1
- Agata Monterosa: 1 (n.a.)
- Melania Dalla Costa (n.r.): 1 (n.a.)
- Nestore Girallargo: 1 (n.a.)
- Valeria Napolitano (n.r.): 1 (n.a.)

Ecco l’elenco completo dei corti, con relativo pallinaggio e commento:

4 SOLDI
(***): Mai corto di Maccio fu più diretto ed esplicito di questo. Tre le celeberrime pellicole ispiratrici della splendida opera di Gianni Terra Terra: “Matrix”, “Salvate il soldato Ryan” e “The Ring” (già orientante “Pazienza”), più il serial campione d’ascolti “Lost”. Quel che si imputa alla suddette pellicole, nell’ordine: gli arzigogolati effetti speciali, il pacchiano doppiaggio, le scattanti mosse del fantasma e i misteriosi segreti. Piccola annotazione: riesce appieno nell’intento satirico nel caso in cui lo spettatore conosca le pellicole prese di mira. Nel cast l’affiatato trio Maccio Capatonda (n.a.), Herbert Ballerina (n.a.) e Ivo Avido (n.a.).

BOTTE E RISPOSTE
(***): “Dopo il flop di Pasta al sugo, torna il genio di Gianni Terra Terra”, con “un film così, su due piedi”… Una serie di ordinari personaggi si prendono a legnate e, con tutta calma, interloquiscono amabilmente. Certo, dopo aver letto il titolo è facile giungere all’ovvia conclusione… L’ennesimo, geniale, sfruttamento, da parte di Macchia, di un comune modo di dire. Data la lunghezza, lo spettatore più acuto potrebbe intuire prematuramente… Il cast è piuttosto numeroso: Herbert Ballerina (n.a.), Benjamin Cordialez (n.a.), Maccio Capatonda (n.a.), Ivo Avido (n.a.), Agata Monterosa (n.a.) e Embè Marchetti (n.a.).

CAZZI SUOI (**!): “Da una brutta idea di Nick Malanno”, qui anche regista… come giustamente asserisce un membro della Gialappa’s: “partiamo bene!”. Chiara esasperazione del mito di Highlander, in cui una serie di immortali [Nick Malanno (n.a.), Herbert Ballerina (n.a.), Ivo Avido (n.a.) e Maccio Capatonda (n.a.)] duellano sino a giungere in un futuro imprecisato: ne rimarrà soltanto uno… Secondo “Diva e Donna” addirittura “uno dei migliori film del ‘700”, secondo me, invece, la compagine ha sfornato di meglio. Da segnalare la gustosa colonna sonora di Laura Pausini.

GIAMMANGIATO
(***): “Da un anonimo romanzo di Manlio Cavaldonati” il Maestro Enzo Annio trae quello che possiamo definire un vero e proprio dramma causato da “uno sconvolgente rifiuto”. Tre amici [Maccio Capatonda (n.a.), Herbert Ballerina (n.a.) e Nick Malanno (n.a.)] si rincontrano dopo chissà quanti anni e non riescono a combinare una stramaledettissima cena. Sprazzi di “Momenevado”, per questa nuova incursione di Macchia negli spassosi territori della beffa. Il cast è piuttosto ispirato: Herbert e la sua paresi meriterebbero la celebre statuetta.

IL SESTO SCEMO (***): “Aldo Maria Gianluca presenta” e dirige questa lampante parodia dello shyamalaniano Il Sesto Senso. Maccio Capatonda interpreta quello che fu il ruolo di Bruce Willis ed Herbert Ballerina quello di Haley Joel Osment. Ça va sans dire, le interpretazioni capatondiane surclassano quelle hollywoodiane. Curiosità: i scemi che compaiono sono proprio sei! Uno di questi è chiaramente Ivo Avido (n.a.).

L'UOMO CHE USCIVA LA GENTE (****): “Esistono storie che non esistono”… “Sandro Ipocrita presenta, un film di Bruce Lagodigarda”. Insperato ritorno di due personaggi storici della comicità capatondiana: Mariottide, ovvero Maccio Capatonda (che appare anche nelle sue vesti “normali”) e Billy Ballo (ovvero Nick Malanno, idem come sopra), per quello che definirei “an instant classic”. “Fernandello aveva un dono”, ma “il plurirattristato Mariottide” ha già deciso riguardo il suo futuro… Fernandello dovrà fare “il ballerina”. Corto che ha sancito la consacrazione dei semi-esordienti Herbert Ballerina (a.c. BipBip Ballerina), già figlio di Mariottide a suo tempo, e Anna Pannocchia. Nel cast anche Ivo Avido (n.a.), Embè Marchetti (n.a.), Benjamin Cordialez (n.a.) e un’improbabile guest-star: il defilippiano Kledi Kadiu.

NATALE AL CESSO (****):
“Anche quest’anno, a Natale, ci si ammazza dalle risate”… una delle poche (ma quest’anno predominanti) parodie “dirette” targate Maccio. Quale genere migliore se non quello “che il mondo ci invidia”? Stiamo naturalmente parlando del cinepanettone, filone che oramai è divenuto una parodia di se stesso. Macchia è bravissimo, tuttavia, nel racchiudere in due minuti scarsi tutti, e dico tutti, gli imbarazzanti clichè del caso. Il risultato è notevole… “auguvi!”. Il cast è delle grandi occasioni: Ivo Avido (n.a., di nickmaialesca memoria), Benjamin Cordialez (n.a.), Rupert Sciamenna (n.a.), Katherine J. Junior (n.a.), Herbert Ballerina (n.a.), Maccio Capatonda (n.a.), Anna Pannocchia (n.a.) e Melania Dalla Costa (n.a.), in un ruolo osè.

PER UN PELO (**!): “Una tremenda vicenda di uno speaker” diretta da Pelo Ponneso. Macchia rinnova come non mai il suo radicale rapporto di amore/odio con la potenziale coercizione che può esercitare la voice-over dei trailer. In tal senso, più palese di questo caso solamente quell’”Ahia” della prima stagione. Non il top della stagione. Nel cast abbiamo: Benjamin Cordialez (n.a.), Maccio Capatonda (n.a.), Valeria Napolitano (n.a.), Ivo Avido (n.a.) e Herbert Ballerina (n.a.); per una attimo sembra apparire persino Ada Mani.

RAPINE A MANO A MANO (***): Benjamin Cordialez, Katherine J. Junior, Ada Mani, Embè Marchetti, Ivo Avido (nelle sublimi vesti di un macellaio) e Herbert Ballerina (qui addirittura regista) si rapinano a vicenda. Una catena che parte da un “semplice” scippo ed arriva sino ad un furto d’auto. Consueto divertissement duro e puro, totalmente illogico, non fosse per quel titolo che, storpiando il ben più roboante “Rapine a mano armata”, da un senso all’insensatezza generale. Corale.

ROCCHIO 47 (****): “Pino Beneamato Scalzi e Unreal Pictures presentano”, “da un fotoromanzo di Johnny Mennemonic”: “era il miglior tirapugni del passato”… “aveva i pugni nelle mani”… “era Joe Rocchio”! Palese, come d’attuale trend, parodia della saga di Rocky, in particolare del recente sequel architettato da un non più giovanissimo Stallone. Rupert Sciamenna è divino, Katherine J. Junior che si concede al potente Ivo Avido altrettanto: il risultato è uno dei migliori corti in assoluto. Nel cast abbiamo anche Maccio Capatonda, Nick Malanno (n.a.), Herbert Ballerina (n.a.), Benjamin Cordialez (n.a.), Morris Bucaneve (n.a.) e Nestore Girallargo (n.a.). E non perdete il sequel eh… Rocchio 48, col nostro che con fare zombesco sbuca da una lapide.

STRAORDINARI (***): “Un film non…. che non… non è potuto venire”. “Il segreto di un uomo”, “il mistero di un individuo”… corto vecchio stile, che rimanda inevitabilmente all’aria cospiratrice e misteriosa propria del Macchia delle origini (“Ho sbagliato io”, “Mobbasta”, “Un attimo al bagno” ecc.). Trailer inevitabilmente non “freschissimo”. Lo dimostra anche il risicato cast: il solo Maccio Capatonda (n.a.).

T DI TORINO R DI ROMA (**!): “Dal regista di Esse come Savona” (quindi Pelo Ponneso)… e si vede: questo corto ne è un dichiarato epigono, della medesima carica nonsense; anzi, probabilmente, come ogni sequel che si rispetti, persino superiore. Se “Esse come Savona” divertiva nella sua imprevedibilità, questa volta si sorride a denti stretti, colpa anche del  povero cast:  Morris Bucaneve (n.a.) e Nick Malanno (n.a.), che “reggono la scena” fino a un certo punto.


VIDEOCLIP, CON ELIO E LE STORIE TESE

Abbiamo visto come negli ultimi tempi si siano moltiplicate le produzioni della Shortcut Productions, apertasi al mercato dei videoclip e delle réclame. Il periodo più florido, da questo punto di vista, risulta essere quello che va dal 2008 ai primi mesi del 2010. È proprio nel 2008, infatti, che avviene lo storico incontro tra il nostro e Stefano Belisari (l’Elio degli Elio e le Storie Tese). I due artisti, accomunati dalla medesima carica eversiva (l’eccesso, la sregolatezza, la “demenza”), dalla pressoché identica sensibilità formale (la “sperimentazione” e la “decostruzione” linguistica e non, i tratti surreali, l’assunzione di pseudonimi ) e dalle comuni finalità (la sottile satira politica e di costume, il sovvertire lo “status quo” attraverso la parodia) si fondono in una scoppiettante agglomerato destabilizzante, che partorisce inizialmente due strepitosi videoclip per il nuovo album degli EelST "Studentessi". Il primo estratto dall’album è PARCO SEMPIONE. Il videoclip, uscito ufficialmente a febbraio e girato in concomitanza coi trailer della seconda stagione dello Speciale Cinema (come dimostra lo pseudonimo di Herbert Ballerina: Bip Bip Ballerina, adoperato solamente nel corto L’uomo che usciva la gente), è scritto e diretto dallo stesso Marcello Macchia (nelle “vesti” di Pelo Ponneso) ed è prodotto dalla sua Shortcut Productions, in collaborazione con All Music (in buoni rapporti con la società: ricordiamo l’All Music Show e i frequenti spot che l’azienda realizza per la rete), che permise al videoclip, della durata di oltre 6 minuti, di andare in onda integralmente, contro ogni politica di mercato vigente. Il videoclip si apre subito con una familiare scritta in sovrimpressione: “Unreal Picture Presenta”, dopodiché partono i titoli di testa, nei quali Elio è alle prese con una misteriosa VHS, mentre scorrono i crediti: Elio e le Storie Tese, Maccio Capatonda (il suonatore di bonghi), Rupert Sciamenna (nelle “malcelate” vesti del presidente Formigoni), Anna Pannocchia, Ivo Avido, Mangoni (collaboratore storico del gruppo) e Bip Bip Ballerina (guest-star); l’idea è di Phil Norimberga, il montaggio di Bruce Lagodigarda e di Pelo Ponneso, il dop è Howard Ponneso (raccomandato!) e il produttore, oltre alla già citata Unreal Pictures, è Ivo Avido. Numerosi sono anche i non accreditati: nel video che guarda all’inizio Elio compaiono, nelle consuete vesti succinte, Tiffany Zinna (da Sexy Spies) e Agata Monterosa, da un bar sbuca Nestore Girallargo, nel parco v’è anche Katherine J. Junior e, nelle vesti di una guardia, Benjamin Cordialez. Il videoclip è una limpida parodia del pluri-citato (da Maccio) The Ring, che fa un po’ da contorno allo scottante tema principale: gli stonati suonatori di bonghi e l’abbattimento del Bosco di Gioia a Milano. La canzone viene interrotta in più punti per dare spazio a delle brevi gag (trasformando il videoclip in un vero e proprio cortometraggio). In particolare, nel finale, Elio incontra il suonatore di bonghi (ovvero Maccio), chiarendo le reciproche avversità.

Il secondo estratto dall’album è IGNUDI FRA I NUDISTI. Il videoclip è uscito ufficialmente nel mese di giugno e vede nuovamente la partecipazione della Shortcut. Macchia dirige (e Venti produce) un Elio e una Giorgia coniugi, in competizione per decidere la meta delle prossime vacanze estive: mare o monti? Wikipedia erudisce: “Ignudi fra i nudisti rappresenta una versione in reverse del pezzo di Elvis Presley Suspicious Minds. Il testo è completamente diverso, ma la canzone è straordinariamente e volutamente somigliante alle parole (al contrario) cantate da Elvis”. Il video contiene una citazione dal precedente clip Parco Sempione ed una interessante ciliegina pre-Drammi Medicali. Compaiono: Mariottide (Maccio Capatonda), il figlio Fernandello (Herbert Ballerina) e Ivo Avido; i crediti finali sanciscono anche la partecipazione di Claudio Distasi (fonico che non lesina comparsate: è Benjamin Cordialez), Donato Sileo (ovvero Embè Marchetti, ufficialmente fotografo di scena) e il ricorrente producer Sergio Spaccavento.


PUBBLICITA' E COLLABORAZIONI VARIE

Dato l’abnorme richiamo mediatico che Macchia e compagine hanno raggiunto, alla Shortcut Productions viene addirittura commissionata la realizzazione di una serie di sketch pubblicitari, sulla falsa riga dei celebri corti, per una società di finanziamenti (Plusvalore), aventi come tema, ovviamente, denaro e prestiti. I corti sono apparsi sul web nell’estate 2008 e, come buona campagna virale vuole, hanno fatto capolino nelle più disparate piattaforme video, blog e forum. I trailer in totale sono cinque: Plusvalore, Abbagli, Sossoldi, Tua mamma no e Ah già; e sono visionabili su http://www.sossoldi.com/. Molti i volti nuovi (probabilmente dipendenti della stessa società di prestiti finanziari, data la palese “pochezza” freak): Dino Mani, Tito Lametta, Alda Merinos, Jeffrey Bogart, Rossi Mario, Marianna Santantonia, Robert Di Giovanni, Orlando Bummo, Rod Vailer, Osanna Collima, Ester Patatas, David Lachaperd, Edgar Solidali e Bill Donatone. Dei “nostri” compaiono: Maccio Capatonda (anche nei panni di Mariottide, a.c. Maccio Camariottide), Simona Lisco, Duilio Hannover (a.c. Pippo Lorusso), Herbert Ballerina, Ivo Avido, Nick Malanno, Morris Bucaneve, Katherine J. Junior e Rupert Sciamenna. Questa serie di corti è facilmente riconoscibile nella massa dei trailer di Maccio poiché: la voce narrante è piuttosto monocorde rispetto al solito, il montaggio e la regia sono decisamente più formali e statici e la colonna sonora è raramente incisiva; oltre, chiaramente, alle ben visibili finalità “reclamistiche”. Nel medesimo periodo, alcuni membri della combriccola di Marcello Macchia sono stati invitati a prender parte ad un videoclip musicale: Il topo mangia il gatto di Francesco Baccini (scritto con Gianluca Grignani). Diretto dallo stesso Macchia, questo video risulta essere realmente una chicca: si narra infatti la leggenda del riscatto e dell’ascesa del grande Billy Ballo (interpretato ovviamente da Alessio Saro, contribuente persino all’ideazione del videoclip), da suonatore di strada a pezzo grosso del panorama musicale e “danzante” nostrano (e chissà, forse mondiale!), grazie alla clamoroso successo della sua “clap dance”. Nel video compaiono, oltre al già citato Nick Malanno (a.c. Billy Ballo), lo stesso Francesco Baccini, tal Ricky Rocker (la celebrità del momento), Rupert Sciamenna (un famoso discografico), Anna Pannocchia (la ragazza del protagonista), Herbert Ballerina, Katherine J. Junior e Valeria Napolitano. Fresco ed originale, questo videoclip rappresenta senza ombra di dubbio (in tutta la sua scarsa notorietà) un guilty pleasure del panorama produttivo capatondiano. Nel frattempo fioccano le realizzazioni pubblicitarie, campo nel quale i nostri non si sono mai tirati indietro per “fare cassa”; si susseguono, sempre o quasi per la regia di Macchia, per la produzione di Venti e con diverse comparsate di volti amici: Emergency, Burn Energy, DA Connect, FOX4DEV, Human Seed, SDA Bocconi e molti altri. Tutti o quasi gli spot in questione sono visibili sul sito della Shortcut Productions o su quello di Sergio Spaccavento.


LA SVOLTA “TELEVISIVA”: LE FINTE FICTION

Nell’anno successivo, ossia il 2009, grazie a Mai Dire Grande Fratello Show, si rinnova il sodalizio Maccio-Gialappa’s. L’obiettivo satirico di turno è costituito dalle fiction made in Italy. Come ha dimostrato più volte in passato, Macchia è un ottimo osservatore delle dinamiche televisive; dopo lo sperimentale Intralci, il nostro raggiunge la perfezione parodica in merito con questo Speciale Fiction, composto da nove puntate (sottoforma di brevi promo), tre delle quali dedicate a Padre Maronno – L’uomo a cui appiopparono la santità, tre, dopo un errore della costumista, a L’Ispettore Catiponda – L’uomo piegato alla giustizia e altre tre a L’Ispettore Santo MaroPonda – L’uomo a cui riappiopparono la santità. L’oggetto della derisione è quanto di più inflazionato troviamo nelle prime serate RAI: agiografie di santi e preti vari, caserme e squadre speciali. L’apice dell’esilarante si concentra negli ultimi tre trailer, nei quali troviamo un surreale pot-pourri delle precedenti parodie: un arzigogolato amalgama di assurdità, una sovrastruttura che trascende la normale concezione di parodia, un delirio tale che probabilmente Capatonda non sfiorerà mai più. In questi brevi sketch non viene mai menzionato lo pseudonimo del regista di turno (ovviamente il solito Macchia), tuttavia, diversi gli accrediti attoriali. Ritroviamo: Katherine J. Junior (vittima di turno e fautrice della santità di Maronno), Maccio Capatonda (prima Maronno, poi Catiponda ed infine
MaroPonda
; anche nelle vesti di Mariottide), Herbert Ballerina (seguace di Maronno e poi Girolamo Tiffany, collega gay di Catiponda), Ivo Avido (prima orbo poi criminale), Anna Pannocchia (altra vittima di Maronno, poi promessa sposa di Tiffany), Fabbio Di Ninno (un irresistibile reverendo Scarlett Johassen), Embè Marchetti (tizio posseduto), Benjamin Cordialez (giornalista e testimone di Geova), Valeria Napolitano (testimone di Geova), Rupert Sciamenna (Dio!) e Cameron Diaz (ovvero un’inconsapevole passante dalla bionda chioma); queste le new entry: Mario Maria Mario (povero innocente), Emma Diseguale (la mamma di Maronno), Dalila Pentecoste (collega di Catiponda), John Amemmia (altro collega di Catiponda) e Rick Bassifossi (criminale sempre col passamontagna infilato). Per la stessa edizione di Mai Dire la Shortcut ha confezionato un’altra serie di sketch che vedono protagonisti i soli Nick Malanno e Agata Monterosa: Piccol, ovvero una lampante quanto dissacrante parodia delle pubblicità della catena di supermercati Lidl. Il leit motiv dei brevissimi sketch è una sequela di proposte d’acquisto per strambi oggetti in “offerta” a prezzi improbabili e spesso esagerati. Un’altra costante è costituita dalla presentazione di un'offerta dedicata al fantomatico Mario (la cui reale identità m’è ignota), quali Mario sott’olio, Frutti di Mario o AsciugaMario. L’immediatezza delle dieci puntate della serie gioca a favore dello scopo prefisso: far agonizzare soffocato dalle risa lo spettatore di turno.


L’APPRODO “UFFICIALE” SUL WEB: NASCE FLOP TV

Nel febbraio del 2009 viene inaugurata su iniziativa dei nostri beniamini, in collaborazione con il gigante Fox, Flop TV, sito contenitore atto a diffondere il verbo della risata caustica, dimostratosi sin da subito un piccolo (ma d’enormi potenzialità) esperimento di successo. Macchia è giunto ad un momento della sua carriera in cui sa perfettamente come muoversi; il passo successivo non è più dettato da risoluzioni estemporanee, ma da ben ponderate rotte. Flop TV non può considerarsi infatti un’operazione “casareccia”: ha alle spalle, come già detto, un colosso come la Fox; palesa inoltre un importante impiego di mezzi finanziari, pur tentando di realizzare delle strisce demenzial/parodistiche quanto più possibile a costo zero. Flop TV nasce prevalentemente con lo scopo di dare luce a comici emergenti, potendo contare sul bacino d’utenza richiamato dalle nuovissime serie sfornate dall’affermata compagine e su determinati contenuti “piccanti”. Immensamente determinante anche la scelta di puntare sul mezzo web, notevole “finestra sul mondo” cui tanto è legata la scalata al successo di Capatonda. E lui, d’altro canto, da buon osservatore delle dinamiche massmediatiche, lo sa bene. Da quest’intervista apparsa sul sito liberazione.it, per promuovere la neo-nata web-tv, si evince la solare “politica” autoriale:
Intervistatore: “[…] è diventato il cult che ormai viaggia su Youtube a velocità supersonica. Chi lo posta su facebook, chi manda i link agli amici, chi lo cita al cinema tra le risate complici di molti nel buio della sala, difficile non conoscerlo. E se più della tv, appunto, ha fatto internet, questa comicità nata tra le pareti di casa ora prova a rivoluzionare la comunicazione, nel suo piccolo, ribaltando, secondo la sua esperienza, la fruizione dei propri contenuti. E così ecco Flop TV[…]”

Maccio: “Da una semplice valutazione di quello che facciamo. Con i trailer noi portiamo avanti una comicità che dà il meglio in pochi minuti e che su internet, inevitabilmente, trova il suo habitat naturale. E Flop TV lo è. Fox ha pensato a questo spazio, lo ha ideato e poi ha creduto nel nostro progetto, nella nostra casa di produzione, la Shortcut, e ora quando mi collego ho l'impressione di ritrovare uno Youtube tutto comico che può dare spazio anche a molti altri, e persino agli utenti […]
Intervistatore: “E' un grande spazio di libertà e sperimentazione. Può essere avanguardia e laboratorio per la sorella maggiore tv?”
Maccio: “Certo, si è parlato anche della possibilità che sito e tv possano essere comunicanti, che alcuni dei nostri progetti arrivino anche sul piccolo schermo. Ma trovo che i due mezzi non debbano essere considerati l'uno funzionale all'altro: internet è un contenitore, non un laboratorio, trovo che sia il massimo livello di comunicazione possibile per la nostra comicità, soprattutto ora che dà possibilità tecniche straordinarie: noi per la Rete potremo presto girare in Hd, in tv è impossibile. Per noi, è la tv il laboratorio di internet.”
Intervistatore: “Un cannibale di quella stessa tv che ti dà da mangiare…”.

Attenendoci esclusivamente alla combriccola di Macchia (e di Spaccavento), questo l’elenco delle serie proposte, influenzate dal recente successo delle parodie delle fiction e caratterizzate dalla consueta esiguità di durata:

DRAMMI MEDICALI è una fiction ospedaliera che vede la partecipazione di Elio, nonchè l’ultima (di un certa rilevanza) di Nick Malanno, di lì a poco coinvolto in un piccolo scandalo…
 SEXY SPIES è invece una chiara parodia delle Charlie’s Angels, con Anna Pannochia quarto incomodo e Maccio nel ruolo di Charlie
LEGGEREZZE - CASA BRACIOLA richiama come non mai lo Speciale Fiction, essendo costituita da una serie di promo di una fantomatica serie che vede protagonista una famiglia posta in estrema antitesi con la famiglia tipo della tv generalista
LA VILLA DI LATO narra invece le vicende di una villa “quasi” maledetta… “quasi” perché l’architetto ha commesso un imperdonabile errore; Palmiro è composta da una sequela di sketch legati esclusivamente dalla tanto idolatrata tematica della beffa
FLOPTV12 è un interessante esperimento, in quanto rappresenta il primo caso di fiction interattiva esclusivamente fruibile sui prodotti Apple
DRAMMI MEDICALI 3 è il sequel ufficiale di Drammi Medicali… “3” per scelta artistica del genio Pelo Ponneso! Per ulteriori informazioni sui cast delle suddette serie, si rimanda alle relative schede del Davinotti.

Tra le serie estranee al mondo capatondiano, da segnalare IN FORMA CON DAVIDE, web-show monografico su un coattissimo personal trainer romano, che ha riscosso un successo incredibile, potendo contare sulla naturale (e quindi involontaria) verve comica dell’individuo in questione: tale Davide Di Porto, poi addirittura approdato all’Isola dei Famosi. Nel frattempo Macchia ha trovato il tempo di confezionare l’ennesimo videoclip, prodotto da Venti con il consueto staff della Shortcut: BAGNINO, dei Marcilo Agro e il Duo Maravilha. Il video si svolge interamente in una camera ardente: viene rivelato, dagli scandalizzati genitori, interpretati da Rupert SciamennaPeppa Angiolieri (da Leggerezze – Casa Braciola, n.r. Alessandra Sarno), della ragazza deceduta, Ashley Sognidoro (da La Villa di Lato, n.r. Brenda Lodigiani), il suo profondo e segreto innamoramento per un bagnino, interpretato niente poco di meno che da Embè Marchetti.


LO SBARCO IN RAI: JERRY POLEMICA

Nel dicembre del 2009 Maccio esordisce in RAI. Realizza infatti, per la trasmissione di Rai Tre Tatami (condotta da Camila Raznovich, andata in onda sino marzo 2010), una serie di sketch che lo vedono protagonista nei panni di un personaggio del tutto inedito: tale Jerry Polemica, “l’unico uomo con la licenza polemica”. Personaggio in realtà figlio di ben noti “bersagli” passati (su tutti Fernet 9°/11°): trattasi infatti di una sorta di Michael Moore all’amatriciana che si cimenta puntualmente in improbabili inchieste investigative, spesso riguardanti luoghi comuni squisitamente caserecci o “misteriose” tendenze del momento (alla Giacobbo, per intenderci). Nelle dodici puntate vengono affrontati (!) i più svariati temi: omosessualità, baby top-model, fortuna, bellezza, 2012, concepimento, raccomandazioni, coppie miste, farmaci, chirurgia estetica, turismo sessuale, trasgressione giovanile… Oltre allo stesso Maccio, che compare anche (tra i tanti) nelle vesti di un irresistibile “prete buono”, e ad alcuni “reali” passanti, nel cast compaiono: Nestore Girallargo, Katherine J. Junior, Giuseppe Strafile (da La Villa di Lato), Ivo Avido (quasi sempre nelle vesti dell’espertone in materia di turno), Benjamin Cordialez, Herbert Ballerina, Silvia Chizio (da Drammi Medicali 3), Embè Marchetti, Peppa Angiolieri, Anna Pannocchia, Morris Bucaneve e Ektor Baboden (interprete di un irresistibile Gesù!). Nessuno di loro risulta in qualche modo accreditato. Molti anche i volti del tutto nuovi, purtroppo non identificabili, data la già sottolineata assenza di crediti di sorta.

 PROGETTI FUTURI
Dopo questa breve esperienza in RAI, Macchia, insieme agli inseparabili Venti (“l’organizzatore”) e Luciano (“la spalla naturale”), ha cominciato a fare la spola tra i più disparati festival nostrani; degne di nota le partecipazioni al Roma Fiction Fest e al Telefilm Festival di Milano (resoconti presenti sulla stessa Flop TV), occasioni per disquisire dell’appetibile futuro prossimo lavorativo del dissacrante geniaccio, tra un assolo di pianto di Mariottide (con tanto di chitarra live), un aneddoto sulle origini del mito e un estemporaneo sketch da festa di paese. Confermatosi dissimile dalla pletora di comici che invadono cabaret e show affini (lo stesso, in una delle suddette circostanze, ha dichiarato d’aver rifiutato diverse proposte in merito, anche di una certa importanza), il buon Macchia s’è lasciato scappare gustose anticipazioni sugli incombenti progetti. La più succulenta risulta essere senz’altro quella di un possibile sbarco sul grande schermo. D’altro canto risulta lapalissiana la passione cinefila del soggetto in questione: come esimersi quindi dal tentare di approntare il grande salto? Soprattutto quando v’è la possibilità di segnare realmente una svolta nella comicità odierna del belpaese, aprendo una via da fuga da tutta quella valanga di prodotti-spazzatura che quotidianamente affollano cinema 
e televisione generalista. In un’intervista rilasciata a Bonsai TV Macchia dichiara in merito: “Stiamo pensando ad un film perché ci sembra il caso di fare… di lasciare… un po’ una cosa, un prodotto più… che rimanga, di coronare un sogno! Diciamo di riunire tutto quello che abbiamo fatto finora in un’unica idea che possa rimanere ai posteri. Però la difficoltà nel fare un film è che partendo da delle cose molto brevi… eh, insomma, dobbiamo costruire una grammatica narrativa diversa, una cosa diversa! Però ci stiamo pensando concretamente.”; in un’altra intervista, stavolta a liberazione.it, dichiara: “Visto il panorama del cinema comico italiano, potrebbe essere il momento giusto per fare un film, non mi sembra ci sia molto in giro. Ma noi abbiamo la responsabilità e la difficoltà di portare avanti la nostra piccola casa di produzione, oltre all'abitudine di scrivere storie brevissime. La difficoltà, quindi, sarà scrivere una sceneggiatura. So che il cinema, però, lo amo molto: nei miei trailer dirigo, monto e cito spesso altre pellicole.” In merito a progetti più immediati e di realizzazione più semplice, Macchia ha dichiarato al Telefilm Festival.
Intervistatore: “Ha dei progetti telefilmici?”
Maccio: “Allora… telefilmici, se si possono chiamare così, una trasmissione in tv nostra, prodotta dalla mia casa di produzione che è la Shortcut Productions, che andrà su Sky. Probabilmente sarà una mezz’ora televisiva fatta di una serie di sketch, uno dopo l’altro, tipo trailer, finti documentari sul passato… molto ricca e legata da uno studio in cui ci siamo io e Herbert Ballerina che facciamo La Prova del Cuoco… la finta Prova del Cuoco”…
Insomma, dalla descrizione parrebbe decisamente un All Music Show 2.0! Ma l’operazione più imminente di tutte sembrerebbe proprio la “decriogenizzazione” del personaggio di Mariottide. Proprio in occasione di questi mini-festival, infatti, il buon Maccio s’è cimentato nella presentazione live di tre nuovi singoli del “maestro della tristezza”: Suicidami, Mia moglie è un trans e Pianto bar. Tutti agognano i videoclip. E ho l’impressione che presto approderanno sulla piattaforma di Flop TV… Stay tuned guys!

APPROFONDIMENTO INSERITO DAL BENEMERITO HARRYS

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commenti (5)

RISULTATI: DI 5
    Finzi

    5 Agosto 2010 12:27

    Straordinario! Capatonda e soci son un po' i miei idoli, lo ammetto. Sono bellissimi i video di Studentessi ma anche i video della Gialappas. Grazie ancora, mi sono fatto una bella cultura sul gruppo grazie a te!!!
    Harrys

    10 Agosto 2010 14:23

    Ciao Finzi! Sono contento, grazie mille.
    Puppigallo

    12 Agosto 2010 12:57

    Giù il cappello!
    Brainiac

    27 Agosto 2010 15:34

    Ti ricordavo "una persona meglio", ma bravo lo stesso! ;))))
    Gigi90

    1 Ottobre 2012 23:46

    ragazzi vi consiglio di ascoltare alcune scenette di Maccio ne Lo zoo di 105... davvero spassose!
    ad es. "Radio Maronno" (una sorta di parodia di Radio Maria), "Unreal Radio", "Forse non tutti sanno che..."