Su per la discesa - Film (1967)

Le traversie di una giovane insegnante, al suo primo incarico, in una scuola newyorkese. Dramma sulla difficoltà d'insegnamento in un ambiente come quello della scuola pubblica, troppo asfissiato da regole e burocrazie per occuparsi veramente dei ragazzi in difficoltà. Nonostante una certa schematicità e faciloneria di fondo, il film è ben diretto e interpretato, soprattutto da Sandy Dennis, che riesce a infondere la grinta giusta al suo personaggio.

Non particolarmente originale ma fiero, sincero, appassionato. Un dramma sociale sui tanti orrori che ruotano attorno al mondo scolastico, privo di facili sensazionalismi e di tirate retoriche, ben scritto, fermamente diretto dal grande Mulligan e splendidamente interpretato da Sandy Dennis, attrice di rara intensità che ormai non ricorda più nessuno, purtroppo. Un film sul degrado della grande mela che vale la pena ritrovare.

Sincero, appassionato ma mai retorico, film del sottogenere "scolastico": la scuola in questo caso è calata nella difficile realtà di Harlem e il ruolo dell'insegnante idealista è di Sandy Dennis. I giovani attori non professionisti che interpretano gli studenti sono ben diretti e "veri"; i professori, sulle cui nevrosi e frustrazioni il film non glissa, sono interpretati da ottimi caratteristi e il risultato è un sobrio e realistico spaccato sociale. La Dennis, che approdò sulla copertina di Time, si accosta al suo ruolo con quieto fervore.

Giovane insegnante idealista costretta a scontrarsi con una realtà fatta di burocrazia, inefficienza, menefreghismo e rapporti umani non semplici. Dramma sociale fortemente intriso degli umori del suo tempo (il '68 era dietro l'angolo), a tratti schematico nella sua generosità ma capace di delineare un quadro che sembra non mutare mai (quante scuole di quanti paesi devono fare i conti ancora oggi con gli stessi identici problemi?). Ottima la prova di Sandy Dennis, un'attrice scomparsa e dimenticata troppo presto.

Corrispettivo oltreoceanico e al femminile di La scuola della violenza. Nella fossa dei leoni di un complesso scolastico difficile ci finisce stavolta l'esile ma coraggiosa Dennis: la sua lodevole spinta propositiva e i pertinaci tentativi di trasmetter calore, interesse e partecipazione alla classe si affermano in un contesto trasandato, macchinoso e burocratizzato flessibilizzandone le ingessate rigidità. Un dramma leggero a volte esposto a diversioni dal taglio più aspro (il suicidio, le avances moleste), che avrebbe tratto maggior funzionalità se abbreviato nei raccordi più stringabili.

Un'insegnante di letteratura al suo primo incarico nella scuola di un quartiere degradato newkorkese deve affrontare le difficoltà create dalla turbolenza delle scolaresca, l'assurda burocrazia dell'istituzione e lo scetticismo di certi colleghi. Sandy Dennis, impacciata ma piena di buona volontà, interpreta con convinzione un personaggio che suscita empatia ma il contesto che la circonda convince meno sia per eccesso di stereotipi che per certe sottolineature satiriche che stridono con le pretese di rappresentazione realistica. Film nel complesso interessante ma un poco superficiale.