Sharknado: Feeding frenzy - Documentario (2015)

Sharknado: Feeding frenzy
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: Sharknado: Feeding Frenzy
Anno: 2015
Genere: documentario (colore)
Note: Documentario che ripercorre la storia dietro i primi tre film della saga. Contenuto anche all'interno del box "Sharknado - Alle origini del mito".
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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Quel che è accaduto a SHARKNADO non è particolarmente insolito: di film girati con quattro soldi trasformatisi in successi inattesi la storia del cinema è ricca. Ben più raro è semmai il fatto che una saga nata consapevolmente all'insegna del cosiddetto trash riesca a diventare un autentico fenomeno di costume; è la testimonianza della potenza dei nuovi mezzi di (inter)comunicazione ed è quindi comprensibile che si giri un documentario in cui si spiega com'è nata e si è evoluta la suddetta saga; anche perché, in fondo, la natura stessa di questi film tende a favorire il sorriso e immaginare come possa essere nato tutto non può che far...Leggi tutto pensare a qualcosa di divertente. Come in effetti il documentario è, grazie soprattutto a chi vi ha partecipato: persone senza eccezioni umili, spesso brillanti, capaci di prendersi in giro e ironizzare giustamente su un tv-movie che mai avrebbero pensato potesse cambiar loro la vita se non in senso profondamente negativo. Un titolo d'effetto, senz'altro, ma che allo stesso tempo scoraggiava chiunque fosse contattato dal parteciparvi, terrorizzati com'erano tutti di dover aggiungere al proprio curriculum un film per cui vergognarsi fino a sopraggiunta morte. Così la Asylum, ovvero la casa produttrice, decise di ribattezzare il progetto "Dark Skies" con l'idea di ritrasformarlo in SHARKNADO solo a riprese concluse. Ma la notizia trapelò prima del previsto e Ian Ziering insieme a Tara Reid (le due "star") protestarono minacciando di lasciare il set. Poi ci ripensarono e fu un bene anche per loro, perché dal momento della messa in onda su Syfy, il canale americano specializzato in B-movies con mostri d'ogni sorta, Twitter si intasò producendo un'infinita serie di messaggi (pure di gente famosa, come Mia Farrow!) di chi se lo stava gustando in diretta. Il giorno dopo SHARKNADO era sulla bocca di tutti e l'imprevedibile si materializzò creando il caso, pronto a essere replicato poco dopo spostando l'azione del sequel da Los Angeles a New York. Il documentario (che arriva solo fino al terzo capitolo) racconta questo e molto altro attraverso interviste ad attori, registi, produttori, tecnici di ogni sorta che si divertono a raccontare quanto nessuno potesse immaginare quanto sarebbe accaduto. Emergono l'abilità e il genio (a detta di coloro coi quali lavorò) del regista Anthony C. Ferrante e ci viene spiegato come realizzare un numero due all'altezza delle aspettative non sia stato affatto facile. Il tutto intervallato da numerosissime sequenze tratte dai diversi film, backstage vari e un buon senso dell'umorismo degli intervistati che ben si sposa con quello alla base della saga. Non si racconta nulla di particolarmente interessante, semplicemente si analizza l'accaduto con ritmi anzi troppo serrati, senza mai far prender fiato come di regola nei documentari moderni. Meglio la prima parte, con cast e troupe alle prese con un film zeppo di effetti digitali, costretti a recitare con attorno il nulla o quasi, oltremodo scettici e lì solo per la pagnotta. Ad ogni nuovo capitolo invece la realizzazione di esser parte di qualcosa d'importante, fieri di beccarsi squali in testa precipitati dal cielo e di squartarli con la sega elettrica, ha portato pure a un numero infinito di camei. Siamo in zona Troma e anche il documentario si adegua...

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 16/01/20 DAL DAVINOTTI
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Anthonyvm 11/09/20 16:56 - 5612 commenti

I gusti di Anthonyvm

Se Heart of sharkness era uno scadente e noioso mockumentary, il vero making of della saga di Levin e Ferrante supera le aspettative. Dai dubbi degli attori (ai quali il titolo "Sharknado" fu rivelato solo a riprese inoltrate) fino all'inaspettato successo (misurato a colpi di tweet), la storia produttiva dei primi tre film della franchise viene disaminata a suon di interviste, servizi giornalistici e curiosità dal set, il tutto su un sottofondo ironico che si confà all'argomento (uno dei commentatori si presenta vestito da squalo). Buono pure il montaggio. Chicca per aficionados.
MEMORABILE: L'origine del titolo; I gadget "Sharknado" (dai costumi di Halloween ai pasticcini); La troupe in sciopero sul set di Sharknado 3 viene licenziata.

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