Dove è stato girato Un ragazzo di Calabria - Film (1987)

La chiesa nella quale, all'inizio del film, si celebra un funerale al quale partecipano i genitori di Mimì (Polimeno), è la Chiesa del Carmine, situata in frazione Il Carmine a Palizzi (Reggio di Calabria).


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Il paese dove abita Mimì (Polimeno) e che lui attraversa di corsa, approfittando dell’assenza del padre Nicola (Abatantuono), contrario al fatto che lui svolga questo sport, è il borgo abbandonato di Pentidattilo (comune di Melito di Porto Salvo, Reggio di Calabria). Nel fotogramma si riconosce la chiesa dei SS. Pietro e Paolo. 37°57'15.21"N 15°45'39.94"E

LA STRADA PER LA SCUOLA
La strada che collega il paese di Mimì (che abbiamo visto essere Pentidattilo) alla scuola (che, come vedrete, è nella sottostante Melito) e che viene giornalmente percorsa dallo scuolabus guidato da Felice (Volontè) mentre Mimì (Polimeno) preferisce farla di corsa, non è quella che collega i due centri, ma si trova da tutt'altra parte: è la strada provinciale 21 che scende da Motta San Giovanni (Reggio di Calabria) alla frazione Lazzaro.

La prima volta che lo scuolabus incrocia la rotta di Mimì, che scende percorrendo i sentieri che gli permettono di accorciare il percorso tagliando ai tornanti, avviene in questo preciso punto della provinciale.




Nella foto sotto si riconoscono sia il muraglione del tornante con spigolo incorporato (A), sia il sentiero dal quale proviene Mimì (B).



Successivamente si vede questa spettacolare panoramica area dei tornanti, con il ragazzino che “doppia” l’autobus e poi taglia giù dallo spigolo del tornante in primo piano, per poi tornare sull’asfalto su di un tornante posto più a valle (fuori campo nel fotogramma aereo).
Questa è la visuale sul tornante sullo sfondo presa dal tornante soprastante (è stata grazie a questa immagine che ho riconoscuto questa strada come quella utilizzata nel film):




Poi c’è la sorpresa finale. Il capolinea dello scuolabus (e, di conseguenza, il posto dove si trova la scuola frequentata da Mimì, come vedrete) non è al termine della provinciale 21 (cioè a Lazzaro, come ci si attenderebbe, a questo punto), ma al termine della strada che in partenza ci si attendeva, quella scende da Pentidattilo: siamo a Melito di Porto Salvo (Reggio di Calabria), in Piazza Concezione, di fronte alla Chiesa dell’Immacolata.

La scuola “Galileo Galilei” frequentata da Mimì (Polimeno) è la scuola elementare Pasquale Megali di Melito di Porto Salvo (Reggio di Calabria), in Via Rimembranze.

Le strade di Palizzi sulle quali si svolge una corsa campestre, prima volta agonistica di Mimì (Polimeno), che non riuscirà a concludere a causa di un malore (provocato dal fatto che era andato all’attacco troppo presto), sono quelle della frazione Murrotto (comune di Palizzi, Reggio di Calabria). Lo striscione di partenza e arrivo (insolitamente posto di fianco a questo e non sopra l'effettiva linea d'arrivo, di traverso alla strada) è steso in Piazza Dante, davanti alla chiesa di San Francesco, con il primo tratto di gara su Via Riberi...




...mentre il rettilineo d’arrivo è il vicoletto lastricato che si apre a sinistra della chiesa.

La pista d’atletica nella quale il piccolo Mimì (Polimeno) entra e corre dopo aver corrotto con 500 lire il responsabile dell’impianto (per poter correre doveva presentare un permesso firmato dal padre, che glielo avrebbe certamente negato), è quella del Campo Sportivo Militare “Aldo Penna” di Reggio di Calabria, situata in Via Modena.




L'immagine google inquadra la stessa visuale del fotogramma, ma non si vedono i due edifici che compaiono sullo sfondo (A) perché nascosti dalle piante. Per riconoscere questi ultimi è necessario Bing.

LA GARA DI QUALIFICAZIONE
Il paese nel quale si svolge la qualificazione per la finale nazionale di atletica leggera dei Giochi della Gioventù di Roma e nella quale Mimì (Polimeno) giungerà terzo, è Scilla (Reggio di Calabria).

Il raduno dei partecipanti avviene in Piazza San Rocco, davanti al municipio.




Subito accanto è la partenza, posta all’imbocco di Via Panoramica:




Nel tratto iniziale, in discesa, si percorre la strada statale 18, transitando ai piedi del Castello Ruffo.




Quindi spettacolare passaggio su di un terrapieno sterrato, dove è previsto il “giro di boa” del circuito, con vista sulla spiaggia e sulla rupe di Scilla.




Via Colombo è la strada dove parte all’attacco Mimì...




...subito fermato dal suo allenatore Felice (Volontè), che gli consiglia di rientrare in gruppo per evitare un altro malore. Foto di oggi presa proprio nel punto esatto (è l’unico nel quale il marciapiede a bordo strada presenta un avallamento simile, posto all’uscita del vicoletto nel quale si era sistemato Felice per assistere alla gara).




Si ritorna poi in centro percorrendo al contrario la strada fatta precedentemente. Sul lato sinistro di Via De Nava, al suo sbocco in Piazza San Rocco c’è il muretto accanto al quale Nicola (Abatantuono) attende il passaggio del figlio.




L’arrivo è in Piazza San Rocco, stavolta davanti all’omonima chiesa:




RICOSTRUZIONE DEL PERCORSO
Chiudiamo tutto disegnando sulla mappa quello che è il percorso compiuto dai corridori a Scilla, ricavato dalle immagini del film:

Lo stadio nel quale si disputa la finale nazionale di atletica leggera dei Giochi della Gioventù di Roma, gara nella quale Mimì (Polimeno) otterrà la sua prima vittoria, è lo Stadio Olimpico di Roma come appariva prima dei lavori di ristrutturazione e copertura attuati in vista dei Mondiali del 1990.




L’edificio che si vede sullo sfondo è inconfondibilmente il Palazzo della Farnesina, sede del Ministero degli Esteri.

Il manicomio presso il quale il padre (Abatantuono) di Mimì (Polimeno) lavora come custode era l’Ospedale neuropsichiatrico provinciale di Reggio Calabria, situato in Via Pio XI 341 a Reggio Calabria. Il complesso che l’ospitava è stato demolito e dal 1995 al suo posto si trova la Caserma Fava e Garofalo, sede della Scuola Allievi Ufficiali dell’Arma dei Carabinieri.




Ecco l’edificio centrale del complesso come appariva in una foto d’epoca:



In quest’altra foto d’epoca riconosciamo la cappella dell’ospedale (A), unico edificio superstite del complesso: