Martedì 12 AGOSTO ore 21:15 su RAI 5 Pigro dice: C’è una morale sartriana nel film kieslowskiano (da un suo script) di Tanovic, dove l’inferno è tutto dentro di sé e nelle relazioni. Tre sorelle distanti, colte al culmine della loro autolesionistica crisi esistenziale-sentimentale, e un evento che ha sconvolto il loro passato portandole alle soglie del puro dolore di vivere: l’inferno, appunto. Una storia che scava nel profondo, ben condotta dal regista (ma, certo, Kieslowski ci avrebbe saputo emozionare ben diversamente) ma soprattutto da un cast di primattrici di straordinario talento.
15/03/21 ore 02:00 su Rai Movie "Opera seconda di Tanovic, è basata su una sceneggiatura non realizzata di Kieslowski ed affronta temi cari al regista scomparso tipo l’ineluttabilità del destino e la forza dei legami familiari. La (piuttosto facile) morale della pellicola è quella dell’abisso dentro le apparentemente salde e sicure mura di casa. Tanovic affronta la storia in modo freddo e impersonale dissipando senza troppo pathos i momenti cardine della storia e affidando i ruoli principali ad un gruppo di attori inadeguati come la Boquet, ridicolmente invecchiata. " Galbo
13/10/21 ore 01:10 su Rai Movie "Tre donne e le loro dolorose storie d'amore e non, fatte di tradimenti, amori impossibili e solitudine, riunite attorno ad una quarta donna che è la loro anziana madre, anche lei sconfitta ed indurita dalla sofferenza di una vita. Alla maniera dei registi francesi, anche Tanovic si sofferma nel profondo dell'interiorità umana, descrivendone le varie sfumature emotive, pur se talvolta con eccesso di pathos, sino alla stucchevolezza. Tratto da una sceneggiatura dello scomparso Kielowski." Myvincent
9/10/22 ore 05:00 su Rai Movie "Opera seconda di Tanovic, è basata su una sceneggiatura non realizzata di Kieslowski ed affronta temi cari al regista scomparso tipo l’ineluttabilità del destino e la forza dei legami familiari. La (piuttosto facile) morale della pellicola è quella dell’abisso dentro le apparentemente salde e sicure mura di casa. Tanovic affronta la storia in modo freddo e impersonale dissipando senza troppo pathos i momenti cardine della storia e affidando i ruoli principali ad un gruppo di attori inadeguati come la Boquet, ridicolmente invecchiata. " Galbo
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