Discussioni su Un giocatore troppo fortunato - Film (1982)

  • TITOLO INSERITO IL GIORNO 19/10/21 DAL BENEMERITO BUIOMEGA71
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  • Quello che si dice un buon film:
    Buiomega71

DISCUSSIONE GENERALE

2 post
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  • Buiomega71 • 19/10/21 09:48
    Consigliere - 26011 interventi
    Don Siegel ultimo atto, ovvero, il vecchio leone la prende sul ridere e se ne esce con una commedia cinica, beffarda, intinta di humor nero (tutta la parte per sbarazzarsi del cadavere di Harold e della roulotte da gettare nel burrone, che pare un Weekend con il morto ante litteram, è semplicemente geniale, così come il suicidio nella doccia previo portalampada e il cadavere di Harold che rutta e scureggia, sistemato e vestito dalla Midler), che cita i noir anni 40 (viene in mente La fiamma del peccato, con una Midler incotenibile nel ruolo di una dark lady sui generis, la coppia "diabolica", il delitto perfetto per sbarazzarsi dell'ingombrante e violento Harold) e dove Siegel si autocita (l'Harold di uno strepitoso e belluino Rip Torn, "O ti spacco quella faccia di merda", non è poi tanto dissimile dal Molly di Chi ucciderà Charley Varrick?-cappello in testa incluso-anche per una certa brutalità misogina verso le donne, il villaggio western fantasma ricorda la decadenza crepuscolare de Il pistolero e il dietro le quinte dei casinò funzionano in stile spionaggistico che ricordano Telefon), dimostrando di essere ancora un regista straordinario, che anche in un film cosidetto "minore" e "leggero" sà tirare zampate che lasciano il segno (la caccia al tesoro nelle buste, dove la Midler, prima di risolvere l'anagramma con le iniziali dei nomi, passa da un pornoshop-dove il commesso è lo stesso Don Siegel-dove incontra ciniche spogliarelliste, per passare da un carwash, al salone delle auto d'epoca, fino allo spettrale paesello western dove vive il sozzo eremita Otto (un grande Jack Elam) che c'ha voglia perchè non vede una donna dalle guerre puniche.

    Dialoghi scoppietanti, situazioni di grande tensione (l'ultima giocata di Harold al tavolo-che si fuma un sigarone dando noia alla signora che le stà accanto-è giostrata da Siegel come se fosse un duello western, con primi piani sullo sguardo e sul sudore del croupier di Ken Whal), una Reno fotografata magistralmente da Vilmos Zsigmond e la Midler che apre il film con un'irresistibile canzonetta country.

    Il cinismo e la cattiveria siegeliana emerge ogni tanto (la Midler e la spogliarellista che se la ridono sulla morte di Harold, il gatto nero Angus, il finto piagnisteo della Midler in tv per la dipartita di Harold, l'avidità della Midler per incassare i soldi dell'assicurazione) e impreziosisce questo suo commiato, un noir sotto forma di commedia, piccolo cult "incompreso" che Alex Cox terrà a mente per il suo Il vincitore.

    Disastrosi i rapporti sul set tra la Midler e Ken Whal (non si sopportavano), ma soprattutto tra la Midler e Don Siegel, che erano sfuriate uniche, tanto da far dire al regista, in una sua affermazione, che "La Midler ti fa pasare la voglia di mettere piede su un set"

    Oltre ai rapporti tesissimi (ma la Midler è caricatissima, oltre che sfrontata c'ha pure un telaio notevole, su quei tacchi a spillo), entra in scena pure Sam Peckinpah che, come scrive David Weddle nella sua straordinaria biografia sullo zio Sam "Se si muovono falli secchi", Siegel tese una mano a Sam, che in quel periodo, visto il suo carattere ribelle e la caduta verso il baratro tra alcool e droghe e il disastro di Convoy, non riusciva più a trovare lavoro, assumendolo come regista della seconda unità, facendole girare la sequenza della roulotte di Harold che precipita nel burrone e prende fuoco (nonchè alcune scene di raccordo e lavorando al montaggio dopo che Siegel, a fine riprese, ebbe un'attacco di cuore).

    Quindi opera che riunisce due leggende del cinema americano della "violenza", e dove Siegel pare che prenda tutto a cuor leggero, ma dove salta fuori il suo animo "noir" e il suo inconfondibile marchio "impietoso", dove, il dio denaro, tira fuori il peggio di ognuno. Un pò come fece sir Alfred Hitchcock, occultando il thriller coi toni da commedia nera, con Complotto di famiglia.

    Fidati di me, Harold.
    Ultima modifica: 19/10/21 14:04 da Buiomega71
  • Caesars • 19/10/21 12:48
    Scrivano - 16812 interventi
    Bella benemeritata. L'ultimo Siegel è davvero raro da trovare.