Buiomega71 • 17/08/15 10:32
Consigliere - 27118 interventi Buiomega71 presenta: La lunga estate del brivido dell'imprevisto- 23 Inediti non davinottabili-
Da quando aveva scritto
The Hitcher ( e pensare che all'epoca avevo puntato molto su Robert Harmon, poi rivelatosi un "bluff"), poi a dar man forte a Kathryn Bigelow (che quì ricambia il favore in sceneggiatura) con
Il buio si Avvicina e
Blue Steel (guarda caso i migliori dell'amazzone dell'action), fino al suo fulminante debutto dietro la MDP (giudico
Le Strade della Paura un piccolo capolavoro, superiore anche a
The Hitcher), per me il nome di Eric Red e sinonimo di robusto cinema di violenza e azione, un pò Walter Hill, un pò Peckinpah, con la stessa ruvidezza e il senso di certo cinema notturno e macho
Red e stato (ed e ) un mio regista cult, sia dal suo elettrizzante esordio, dal'horror "sgangherato" di
Body Parts (un mix tra
La Mano,
Re-Animator e follie on the road), al licantropico
Bad Moon, fino ai
perimetri di paura
Autore viscerale, non sempre equilibrato, ma dispensatore di quel tosto cinema americano fatto di strade perdute, fango, sudore, sangue e polvere da sparo
Questo
Undertow è puro cinema rediano al cubo: una location (una spelonca in mezzo ai boschi battuti da una incessante tempesta e con un uragano sullo sfondo), tre attori chiusi in trappola, un camion, fango ovunque e il gioco al massacro ha inizio...
Jack Ketchum (Lou Diamond Phillips) percorre in auto una strada tra i boschi di notte, per la fitta pioggia finisce fuori strada. Si risveglia in una spelonca sperduta in mezzo ai boschi nel bel mezzo del nulla, dove ad accoglierlo (non molto amorevolmente) c'è il padrone di casa Lyle Yates (Charles Dance), misantropo fissato con le armi (la sua "casa" e un museo di ogni tipo di fucili, pistole e tagliole) e la sua giovane e succube mogliettina Willie (Mia Sara). Un uragano si stà abbattendo su quella zona , e Yates non ha nessuna intenzione di lasciare la sua casa e tiene d'occhio costantemente il giovane Jack (con continue prove di "forza"), che nel frattempo si porta a letto sua moglie. Le tensioni salgono fino allo spasimo, e tra torture psicologiche e sospetti, si arriverà alla sanguinosa resa dei conti finale...
Red non molla mai la presa della tensione, il suo "kammerspiel southern comfort" mozza il fiato e regala gran pezzi di cinema (Dance, che in un attimo di follia, spara al cielo contro l'uragano, mentre Phillips e la Sara fanno l'amore sotto la doccia, la mano usata come martello per inchiodare le assi alla finestra, il gioco della sigaretta, tutte le battute finali tra tagliole, fucili a canne mozze, pistole, colpi in arrivo e echi quasi horror)
Qualche scelta di script non felicissima (il film e stato scritto da Red stesso insieme a Kathryn Bigelow), come il finale un pò convenzionale (ma e peccato veniale, vista la robustezza registica del narrato fino alla fine)
Red fà montare la tensione del singolare rapporto a tre (Dance , quando ne ha l'occasione, punta le armi addosso a Phillips o lo sfida in gare "machistiche" tipiche dei redneck), dona sensualità nella figura di Mia Sara (timida e oppressa creatura, che vive nell'ombra del dispotico marito, e non ha mai visto il mondo se non i boschi che circondano la capanna. Ma capace di slanci seduttivi e infino lascivi: apre la porta della stanza dove e recluso Phillips e si fà trovare nuda in doccia, sfoggiando un seno da palma d'oro) e sfocia nel pre finale di brutale e selvaggia violenza tra tagliole alla
Cane di Paglia, fucilate, balestre che scoccano frecce, sparatorie alla John Woo (con uso di ralenti), colpi in arrivo, Dance che non muore mai stile Michael Myers e Red ha pure il tempo di citare
Il Salario Della Paura, con il camion che arranca in mezzo al fango sotto la tempesta.
Luciferino Dance, quintessenza dell'arroganza e della follia (cambia d'umore , con momenti di generosità, intercalati ad altri di belluina ferocia, un pò come lo era il Roy Schneider di
Le Strade della Paura, e come
Le Strade della paura c'è lo scontro generazionale-là Baldwin/Schneider, quì Phillips/Dance-), di incantevole bellezza Mia Sara (anche se "imbruttita" da un look montanaro) e sbruffone quanto basta Phillips (notevole la scena del camion, quando decide di passare all'attacco contro le angherie di Dance)
Quella casa nel bosco e foriera di giochi al massacro a tre, dove l'uragano imminente rispecchia lo stato d'animo dei tre protagonisti, amplificato dall'ostile isolamento
Red può anche contare sul robusto score di John Frizzell e sulla fotografia cupa di Geza Sinkovics, nonchè su location e atmosfere paludose e opprimenti
Tassello che si incastra perfettamente nella filmografia di uno dei registi più cool degli anni '90 (che chissà perchè, da noi, e uscito quasi sempre in home video)
Chi ama il suo cinema saprà apprezzare
Momento cult: Dance prende con forza Mia Sara, e la loro camera da letto e sopra alla stanza/tugurio di Phillips. Mia Sara si lamenta, non vuole, ma viene soffocata dalle grida animali di Dance. Phillips, per non perdere la calma e sfogare la sua rabbia, si mette a fare le flessioni...
Buiomega71