Discussioni su Oculus - Il riflesso del male - Film (2013)

DISCUSSIONE GENERALE

7 post
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  • Furetto60 • 20/04/14 09:35
    Call center Davinotti - 45 interventi
    Premessa: non sono amante dei film horror, che trovo spesso fini a se stessi, quindi non possiedo quello che generalmente viene definito background culturale nella materia.
    Oculus probabilmente presenterà delle analogie con altri film, migliori, peggiori..., non so e francamente non mi interessa.
    L'ho visto quasi con occhi da bimbo, senza condizionamenti e, sarà perchè non volevo andare a vederlo (avrei preferito Noah), ho ricevuto più di quanto mi aspettassi (cioè quasi nulla).
    Questo per spiegare il mio giudizio.
    Buona Pasqua a tutti.
  • Zender • 20/04/14 12:36
    Capo scrivano - 47782 interventi
    Beh, ma dal commento comunque si capiva. Hai fatto bene a vederlo anche così, non è che si debba necessariamente valutare un film considerando quanto assomiglia a questo o a quello. Se soddisfa chi lo guarda è già un bene. Buona pasqua anche a te.
  • Buiomega71 • 19/05/14 11:08
    Consigliere - 25998 interventi
    Sembra confermato, il regista Mike Flanagan porterà sullo schermo il romanzo di Stephen King Il Gioco di Gerald

    Fosse ora (anche se ci avrei visto bene un Pascal Laugier, per dire)

    Sperem...
  • Rebis • 19/05/14 18:14
    Compilatore d’emergenza - 4420 interventi
    In buone mani potrebbe venirne fuori un film da infarto.

    Il romanzo è terrificante...
  • Buiomega71 • 12/03/16 09:52
    Consigliere - 25998 interventi
    Davvero gustoso questo Oculus, che mi ha favorevolmente colpito sia come struttura narrativa che per la disgregazione familiare che scivola nella follia e poi nel sangue

    Occhio di riguardo al talentuoso Flanagan, che nell'epoca dei POV e del "più nulla da dire" ti tira fuori un opera spesso agghiacciante e zeppa di ottime idee, nonchè impreziosita da fluidi movimenti di macchina all'interno della casa, citando, poi, intelligentemente i classici e mandando in soffitta gli altri film che trattano di specchi infernali (Mirror e Riflessi di paura in primis, l'episodio della Bottega che vendeva la morte), rimescolando passato e presente con i protagonisti che si incrociano nell'infanzia e nell'attuale, nel crescendo nella notte di tregenda.

    Dopo un incipit con strage familiare alla Amityville Horror, il film si dipana in una narrazione che confonde realtà con l'incubo, in perenne stati di allucinazione, in un gioco a scatole cinesi che mischia il passato col presente, in un continuo susseguirsi di cambi temporali e di realtà distorte di qui si fatica a capire cosa è reale e cosa no

    Un padre che impazzisce progressivamente (cominciando a divorarsi le unghie), concupito da un demone femmineo, una madre animalesca e affamata incatenata alla parete della camera da letto, che si spacca i denti addentando un piatto, prendendo le sembianze in un essere quasi miikiano, la moria delle piante, il cane che sembra preda di una strana malattia, ghignanti e spaventosi fantasmi dagli occhi luminosi (che si stampano guardando fuori dalla finestra della grande villa, in un immagine macabro/burtoniana, e che nella chiusa finale mi ha riportato alla mente qualcosa di simile nella chiusa di Chi vive in quella casa?)

    Derricksoniano nella narrazione (spesso mi veniva alla mente il finale a scatole cinesi di Hellraiser 5), jameswaniano nell'assunto (il look delle presenze, qualcosa di Insidious), capace di giocare con gli stati di angoscia e di smarrimento delle sensazioni, occultando il gore ma non rinunciando a picchi di crudeltà (gli efferati resoconti sui precedenti propietari dello specchio, la lampadina addentata come una mela e le sue spiacevoli conseguenze), e grazie a dio Flanagan evita di spiegare l'origine malefica dello specchio, facendo così lavorare la fantasia dello spettatore

    Un omaggio a Riflessi di paura era dovuto (la madre che si specchia con la sua immagine riflessa e il taglio della pancia aperto), il cellulare veicolo di "suggerimenti" malefici come le cuffiette di Sonny Montelli in Amityville Possession, nonchè gli omaggi argentiani (l'ancora fissata al soffitto foriera della disgrazia finale, come la scultura moderna in Tenebre, i cromatismi della fotografia di Michael Fimognari nel finale), le soluzioni narrative come nel Libro segreto delle streghe (le azioni inconsapevoli e dettate dal male) ma Flanagan conosce bene la materia e sà gestire i meandri della paura e i mille "trucchetti" del male, che , a volte, mettono davvero paura.

    Notevole lo score dei Newton Brothers, soprattutto il pezzo sui titoli di coda e il "ridicola vacca" ti resta in testa per un bel pò, così come l'urlo muto dei morti.



    Note a margine: Speriamo sia davvero Flanagan a portare sullo schermo Il Gioco di Gerald, perchè il talento c'è, caspita se c'è...
    Ultima modifica: 13/03/16 20:00 da Buiomega71
  • Rebis • 12/03/16 16:07
    Compilatore d’emergenza - 4420 interventi
    L'avevo messo in lista per la rassegna sul nuovo millenio horror... sono molto curioso a questo punto :)
    Ultima modifica: 12/03/16 16:08 da Rebis
  • Buiomega71 • 12/03/16 16:41
    Consigliere - 25998 interventi
    Rebis ebbe a dire:
    L'avevo messo in lista per la rassegna sul nuovo millenio horror... sono molto curioso a questo punto :)

    Sì, Rebis consigliatissimo (e credevo anche di trovare il tuo commento, quindi corri ai ripari)

    Questo (almeno da quello che ho visto fino ad ora) potrebbe essere uno degli horror DEL nuovo millenio (anche se il pallinagio sembra "parco" rispetto agli entusiasmi-ma con me e sempre così, un film mi lavora dentro per molto tempo prima di metabolizzarsi a piccolo capolavoro, ecco perchè i pallinaggi alti sono, quasi, sempre di film del passato)

    Curioso di un tuo parere su questo interessante pezzo di paura...
    Ultima modifica: 12/03/16 16:42 da Buiomega71