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Discussioni su Labbra di lurido blu - Film (1975) | Pagina 2

DISCUSSIONE GENERALE

59 post
  • Rebis • 19/07/15 16:28
    Compilatore d’emergenza - 4463 interventi
    B. Legnani ebbe a dire:
    Rebis ebbe a dire:
    Però quota tutto e non solo una parte :) non è una considerazione di valore assoluto, ma sicuramente vale nel caso specifico (per quanto mi riguarda, almeno). Voglio dire che se in un film non c'è niente da salvare allora via libera allo stroncamento, ma in questo caso, oltre ai limiti oggettivi che sono dispostissimo a riconoscere (e non sono nemmeno pochi), il film mi ha catturato emotivamente, ha una sua forza evocativa che prescinde dai difetti - fin troppo scoperti. Una valutazione tecnica perde di significato e penso sia più interessante esplorare il film diciamo... uhm... trasversalmente? Il discorso è chiaramente soggettivo.

    Ho quotato parzialmente perché sul resto non ho nulla da eccepire. Continuo a non capire perché, se è facile e scontato stroncare un film, pensando io che il film meriti la facile stroncatura, io non debba stroncarlo!
    Se io amo il cinema italiano Anni Settanta e guardo con ovvio e conseguente piacere UN URLO DALLE TENEBRE, che è più che facile stroncare, non debbo stroncarlo perché è troppo facile?


    Ma non è un dictat, Buono, è un criterio di valutazione personale, il tuo e il mio. Se un film mi regala emozioni soprassiedo volentieri ai difetti che pur vedo, e premio la capacità di emozionare, anche se lo stroncaggio risulterebbe più facile e immediato. Puoi non condividere, non capisco dove stia il problema...
    Ultima modifica: 19/07/15 16:28 da Rebis
  • B. Legnani • 19/07/15 16:39
    Pianificazione e progetti - 15270 interventi
    Rebis ebbe a dire:
    Però quota tutto e non solo una parte :) non è una considerazione di valore assoluto, ma sicuramente vale nel caso specifico (per quanto mi riguarda, almeno). Voglio dire che se in un film non c'è niente da salvare allora via libera allo stroncamento, ma in questo caso, oltre ai limiti oggettivi che sono dispostissimo a riconoscere (e non sono nemmeno pochi), il film mi ha catturato emotivamente, ha una sua forza evocativa che prescinde dai difetti - fin troppo scoperti. Una valutazione tecnica perde di significato e penso sia più interessante esplorare il film diciamo... uhm... trasversalmente? Il discorso è chiaramente soggettivo.
    EDIT: ho tolto il post che tu hai quotato perché poi ho capito.
    -----
    Ho capito.
    Come sempre io rispetto i giudizi altrui, ma non sono d'accordo nel caso specifico, perché il punto di forza del film è proprio quello tecnico: regìa, recitazione (almeno dei tre big, gli altri...), fotografia eccetera.
    E' la sceneggiatura con i suoi dialoghi che per me non funziona. Quando Tranquilli dice che gli altri lo giudicano un emarginato, mi dico "speriamo che ora non cada nel banale e dica che gli emarginati sono gli altri" e invece lo dice. Quando dice di aver avuto problemi per un capo di stato estero mi dico "speriamo che non sia banalmente proprio il Papa" e invece è il Papa. Quando la Gastoni dice - dopo il coito - di amarlo, mi dico "speriamo che ora non dica che domani parte" e invece dice proprio questo, aggiungendo - andando oltre la peggiore delle ipotesi - che così finalmente potrà finire di scrivere il suo libro...
    Mi fermo qui, ma potrei andare avanti a lungo.
    Tutto questo - ripeto a scanso di equivoci - per spiegare la mia valutazione (che vede propria nella tecnica la cosa migliore) e col massimo rispetto di chi vàluta non male il film.
    Ultima modifica: 19/07/15 16:41 da B. Legnani
  • Fauno • 19/07/15 17:18
    Formatore stagisti - 2771 interventi
    Però io ti dico, Buono, che la tua è una contraddizione troppo evidente. Tu ami e cerchi i film anni 70 che dici di adorare, poi non fai altro che dare dei pallinaggi mediocri e trovare tutti i difetti possibili e immaginabili, fregandotene altamente e spesso palesemente dei contenuti.

    Io ormai ho discusso e spesso litigato sia con te che con altri ormai troppe volte per volerlo fare ancora, ma ti dico che sia se vedo un film che se vado a ballare, ci vado solo per divertimi, non per trovare ogni volta 100.000 difetti. Va bene che la tua reazione è molto comune ai giorni nostri, visto che ormai più nessuno si sa più godere niente, e anche sul sito ce ne saranno almeno un'altra dozzina che ragionano come te se non peggio, ma è anche poi normale la domanda che qualche mosca bianca si può ancora fare, di pensare "O sei un denigratore, oppure che cavolo stai a vedere tanti film che alla fin fine non ti piacciono?". Oppure, se come altri vedi film solo per capire fino a che punto un regista possa arrivare a far cazzate fino a poterlo definire MESTIERANTE o DILETTANTE, allora OK, lasciami solo dire che la vera perversione è questa, ed è masochismo allo stato puro...A questo, conoscendoti almeno in parte, non credo che tu arrivi.

    Nel caso specifico, anche se è tanto che non lo vedo, a me questo film pare tutto fuorchè ridicolo.

    Quoto come sempre Buio, che sostiene che l'estetica femminile è giusto sottolinearla, ma se il film è tutto lì allora c'è davvero poco.

    Chiaro che se tu avessi una votazione media più alta dei film anni 70 e fossi scivolato sulla classica buccia di banana, allora OK, può capitare a tutti, ma la sensazione è che tu come altri vediate degli interi filoni solo per massacrare tutto senza pietà... Tanto che delle volte a me piacerebbe vedervi in diretta a guardare un film...Sempre con tutto il rispetto,eh? Ciao Buono. :-) FAUNO.
  • Zender • 19/07/15 17:28
    Capo scrivano - 49283 interventi
    Fauno, per la milionesima volta avrai ripetuto la stessa cosa. Direi che può bastare. Non capisci perché uno possa guardare certi film. Va bene. La gente invece lo fa e va benissimo che lo faccia senza che tu ogni volta debba ripetere che non lo capisci. Parla del film e va molto meglio, senza aprire per l'ennesima volta la stessa identica discussione. Altrimenti scrivi: come ho già detto nel post del tal film e sappiamo tutti cosa intendi dire.
  • B. Legnani • 19/07/15 18:01
    Pianificazione e progetti - 15270 interventi
    Ciao, Fauno.
    Sai che rispetto tanto le tue opinioni, pur se diverse dalla mia.
    Ti dico al volo 5 film Anni 70, qualcuno pure di nicchia, certamente non stimatissimi, ma da me apprezzati molto di più della cosiddetta critica ufficiale. Potrei continuare, ma direi che 5 bastano...
    ROSINA FUMO (Gora)
    PAOLO IL CALDO (Vicario)
    L'UBALDA (Laurenti)
    DECAMERON 2 (Guerrini)
    ULTIMO TANGO A ZAGAROL (Cicero)
    Ultima modifica: 19/07/15 18:58 da B. Legnani
  • Schramm • 19/07/15 18:43
    Scrivano - 7835 interventi
    Fauno ebbe a dire:
    sia se vedo un film che se vado a ballare, ci vado solo per divertimi, non per trovare ogni volta 100.000 difetti.

    però scusa tanto, e te lo dico come logica inferenza e non per mera polemica, ma se io vado a ballare per divertirmi e poi scappa fuori che la scelta musicale è tremenda e per di più mixata da schifo, il locale è piccolo o mal areato, le consumazioni costano un puttanaio e sono annacquate e magari scoppia pure una rissa che mi coinvolge mio malgrado e mi fa uscire da lì con due denti in meno, o una piantana luci mi arriva sulla schiena perché montata a rampazzo, a me pare logico non incensare il locale come la sua gestione come la serata in sé. mi spiego? stessa cosa il cinema. ci si inabissa per passione, al momento di riemergere (e di parlarne) va un po' da sé lamentare se l'acqua era inquinata, piena di meduse, troppo calda o troppo fredda, e via etceterando. il davinotti è un luogo dove si parla di quel che si è visto, e dove ogni impressione ha diritto di cittadinanza, ed è assolutamente vera in quanto esperita. si può non essere d'accordo con questa o quella impressione, ma non sul fatto di averla avuta. i film sono pallinabili da * a *****, non c'è il diktat, vivaddio, di doverne obbligatoriamente dirne mirabilia a prescindere.
  • Lucius • 19/07/15 20:26
    Scrivano - 9052 interventi
    Sinceramente di un locale con cosi tanti problemi non ne ho mai sentito parlare, il paragone non regge...Se poi tecnicamente lo trovi buono, Buono come mai non lo hai evidenziato nel commento? Solo per capire...il pallinaggio..Infine capisco la buona fede di Zender che evidentemente ti conosce bene, ma scusate uno non puo' avere le proprie idee - questo vale per tutti - per Fauno compreso, e sollevare perplessita'? Infine se le gnocche nei film costituiscono oggetto di valutazione dell'opera audiovisiva allora e' chiaro come diceva Rebis che il metro di giudizio e' quanto meno soggettivo e soggetto ad obiezioni e perplessità da chi vuole vederci chiaro o vuole capire o vorrebbe saperne di più sul film.
  • Schramm • 19/07/15 20:33
    Scrivano - 7835 interventi
    Lucius ebbe a dire:
    Sinceramente di un locale con cosi tanti problemi non ne ho mai sentito parlare, il paragone non regge

    infatti è una metafora non un paragone, e segue l'accostamento di fauno. quindi per ipotesi fantasiosa (la stessa di cui vive un film, se vuoi) regge. e resta fermo, fuor di metafora, l'assunto di fondo: vedo un film per divertirmi, ma se non mi diverte ho tutto il diritto di dirlo, e spiegarne il perché. col tutto che un film non lo vedo necessariamente per divertirmi, o anche si, ma nel suo etimo.
    Ultima modifica: 19/07/15 21:54 da Schramm
  • B. Legnani • 19/07/15 21:41
    Pianificazione e progetti - 15270 interventi
    Lucius ebbe a dire:

    1) Se poi tecnicamente lo trovi buono, Buono come mai non lo hai evidenziato nel commento?
    2) ma scusate uno non puo' avere le proprie idee - questo vale per tutti - per Fauno compreso, e sollevare perplessita'?
    3) Infine se le gnocche nei film costituiscono oggetto di valutazione dell'opera audiovisiva allora e' chiaro come diceva Rebis che il metro di giudizio e' quanto meno soggettivo e soggetto ad obiezioni e perplessità da chi vuole vederci chiaro o vuole capire o vorrebbe saperne di più sul film.


    1) Per motivi di spazio ho omesso sia cose positive sia cose negative, oltre quelle citate. Avessi avuto 1500 caratteri avrei citato molte cose lì impossibili: dalla citazione finale da Vertigo, alle inquadrature da western. Delle cose buone ho citato le interpretazioni, vale a dire le più significative.
    2) ma hai letto quello che ho scritto più volte??? ho reiteratamente detto che rispetto i parere da me lontani, sia in questa Discussione Generale sia in 1000 altre Discussioni.
    3) Non ho mai detto che le belle donne cambiano le valutazioni del film. Non riesco neppure a immaginare dove tu possa trovare questa mia considerazione.
    Ultima modifica: 19/07/15 22:07 da B. Legnani
  • Fauno • 19/07/15 22:23
    Formatore stagisti - 2771 interventi
    Dai, Schramm, il tuo è un bell'intervento, ma ci siam capiti benissimo. Ovvio che manco io reagirei bene se mi capitasse una sventura del genere, a ballare! E Buono non è certo criticabile per i suoi gusti o per la sua quotazione di questo film: per di più da quando si è messo a spiegare un po' meglio nelle discussioni i motivi di certi suoi giudizi io non ho più avuto problemi. Erano gli interventi monosillabici l'unica cosa che, almeno a me, dava fastidio.

    L'altra cosa che io avrei detto per la milionesima volta la potrei dire anche un miliardo di volte senza che cambi nulla. Chiaro che ognuno fa quello che vuole.

    Buono mi ha però elencato 5 titoli: non ne ho visto manco uno, nè credo li vedrò mai. La commedia buffonesca a me non piace, il tempo è poco, ho tante priorità di visione...Che cacchio di commento andrei mai a fare?

    Come anche dire di amare tanti film e trovare difetti su difetti, dare al massimo due pallini di media...Come parallelismo vedo quello di chi dice di amare tanto una donna da prenderla a sberle tutti i giorni fino a sfigurarla, o adorare con tutto il cuore dei bambini handicappati dal gran che fanno tenerezza perchè, poverini, ce la mettono tutta ma son minorati. Spero solo stavolta di aver reso meglio l'idea e di esser stato meno noioso.

    E non importa che Zender mi ripeta che va bene così, perchè già lo so. Grazie, e scusate l'intromissione.

    Son comunque convinto che se rivedessi questo film ribatterei colpo su colpo a tutti i difetti che son stati trovati. A presto. FAUNO.:D
  • B. Legnani • 19/07/15 22:28
    Pianificazione e progetti - 15270 interventi
    Fauno ebbe a dire:
    Erano gli interventi monosillabici l'unica cosa che, almeno a me, dava fastidio.


    Qui pro quo ormai chiarito da anni...
  • Zender • 20/07/15 07:45
    Capo scrivano - 49283 interventi
    Scusa Lucius, non ho capito che intendi dicendo uno non può avere le proprie idee? Ci mancherebbe. Dico solo che a ripetere cento volte la stessa cosa oltretutto stando a sindacare quello che gli altri fanno è assurdo. Se anche uno volesse vedersi in vita SOLO film che già sa che non gli piaceranno son fatti suoi e nessuno deve star lì a dirgli che è sbagliato, oltretutto ripetendo la cosa mille volte. Siccome sai anche te Fauno che la stessa cosa puoi dirla un altro milione di volte senza cambiare nulla, evita di farlo, visto che non serve a nessuno.

    Se invece vuoi ribattere colpo su colpo ai difetti segnalati in un film va benissimo, Fauno, questo è ovviamente ben accetto.
  • Schramm • 20/07/15 11:03
    Scrivano - 7835 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Se anche uno volesse vedersi in vita SOLO film che già sa che non gli piaceranno son fatti suoi e nessuno deve star lì a dirgli che è sbagliato

    anche perché, mi si permetta il rafforzativo, i significanti sono sempre altri. per dire, a me i mondo movies non vanno proprio giù, so che a parte qualche raro caso non mi piaceranno però per motivi che ne scavalcano gli oggettivi difetti (dalla puerile curiosità all'interesse per il sistema rappresentativo e per la sua evoluzione nel tempo, dal debito di visione maturato dall'infanzia con gonfiatissimi interessi al capovolgimento, sempre accattivante, di vero e falso, e l'elenco potrebbe continuare altre 20 righe) continuo a cercarli e vederli, sapendo che nella maggior parte dei casi più di ** non si buscano. ma è l'interesse di fondo che conta e che mi determina. si potrebbe addirittura concludere che il loro piacermi o dispiacermi sia un trascurabile perdipiù.
    Ultima modifica: 20/07/15 11:04 da Schramm
  • Rebis • 20/07/15 12:28
    Compilatore d’emergenza - 4463 interventi
    Mi fa piacere, Buono, ci tenevo a non essere frainteso da te. Chiarisco solo un paio di cose, a scanso di ulteriori equivoci:

    quando scrivevo "giudizio tecnico" non mi riferivo tanto a un giudizio che tiene conto degli aspetti puramente tecnici (ammesso che esistano), quanto di un giudizio che analizza i singoli elementi di un film trascurandone il corpo complessivo, la dialettica tra le parti, la dimensione autoriale, il contesto culturale e, vieppiú, il valore emozionale e soggettivo. Certo, per completezza e complessitá, quest'ultimo tipo di valutazione credo dovrebbe sempre essere preferito, ma mi rendo conto che un film non ci lascia sempre questa ampia disposizione d'animo, e per quello che mi riguarda - e il caso specifico mi sembra emblematico - è proprio la cifra emotiva a fare la differenza. Se un film non mi smuove un sopracciglio saró più propenso a valutarlo "tecnicamente" e quindi, conseguentemente, a stroncarlo.

    Sulla sceneggiatura, sono assolutamente d'accordo sulle tautologie, l'autoevidenza, il didascalicismo, e ho ghignato più di una volta anch'io. Epperó nel film di Petroni mi sembra che tutto ciò caschi a pennello, che assuma una dimensione paradigmatica, per cui il film diventa esemplifivativo di un certo tipo di cinema, di un modo di fare cinema, indissolubilmente legato a un'epoca. "Vado a comprare le sigarette", per intenderci, è tanto ridicolo quanto archetipico, è senso ed è maniera, per questo parlavo di film borderline.

    Sulla querelle aperta da Schramm e Fauno, sono d'accordo sull'indulgenza che ci anima quando amiamo un genere. Io valuto diversamente roba come Jason goes to Hell dalla maggioranza degli spettatori perché amo il genere horror. Ma la quantitá però affina lo sguardo e aumenta le aspettative. Se esco a ballare tutte le sere avró maggiore dimestichezza con la materia, più senso critico, capacitá di fare paragoni e di riconoscere il meglio dal peggio. Non capisco l'analogia con donne e handicappati che sono abituato a riconoscere come persone e non come categorie o generi, con tutto quel che ne consegue quanto a simpatie e antipatie.
  • Fauno • 20/07/15 12:28
    Formatore stagisti - 2771 interventi
    Se avessi la giornata che dura 38 ore e un'altra vita parallela lo farei eccome di rivedere questo film e di scardinare tutto...Quanto ai mondo movies, Schramm, oramai da Vailati in poi ne abbiam parlato a iosa, e siamo su posizioni inconciliabili.

    A prescindere io dico che non voglio denunciare o rilevare tale metodica. Devo evitare di dirlo perchè da fastidio, oltre non servire a nulla, dico solo con molta amarezza che è un modo che andrà sempre per la maggiore, finchè un giorno non lontano se vedrò o scoprirò altri film che per me son delle pepite, dirò semplicemente col sorriso sulle labbra (e non di lurido blu!) "A voi la parola, denigratori...fatelo pure a pezzi. Tanto è già tagliato, siete anche facilitati a sbranarlo ancora meglio. Spero solo non vi vada di traverso...",

    E chissà come ridurrete Quando la carne urla...Urleranno perfino i commenti...oppure urlerà solo il mio :D

    E con questo chiudo. :-D FAUNO.
  • Fauno • 20/07/15 12:35
    Formatore stagisti - 2771 interventi
    Non devi capire in senso omofobico o discriminante o peggio di apartheid, Rebis...faresti un grandissimo errore. Lo devi capire come parallelismo della contraddizione di chi dice di amare un genere e da delle votazioni più basse che medie. E non su un singolo film, ma su 400 film. E allora da lì ci sta il dire che un conto è l'amore, un conto sono la violenza, anche se passionale, o la commiserazione cammuffata da tenerezza. Più chiaro di così...FAUNO.
    Ultima modifica: 20/07/15 12:37 da Fauno
  • Rebis • 20/07/15 13:34
    Compilatore d’emergenza - 4463 interventi
    Beh, no, direi che l'omofobia proprio non c'entra, almeno in questo frangente. Credo di capire cosa intendi comunque, è in parte lo condivido. La metafora però mi è parsa un po' iperbolica, tutto qui ;)
  • B. Legnani • 20/07/15 14:01
    Pianificazione e progetti - 15270 interventi
    Fauno ebbe a dire:

    Buono mi ha però elencato 5 titoli: non ne ho visto manco uno, nè credo li vedrò mai.
    Come anche dire di amare tanti film e trovare difetti su difetti, dare al massimo due pallini di media...


    La media di quei film è ben più elevata che 2.
    Inoltre i dati vanno misurati non in assoluto, ma in relazione ad un confronto. La critica lì dà solitamente 1, il minimo. Il fatto che io dia 2, 2,5 o 3 significa un miglioramento nettissimo.
    Ciao.
  • B. Legnani • 20/07/15 14:14
    Pianificazione e progetti - 15270 interventi
    Rebis ebbe a dire:
    Mi fa piacere, Buono, ci tenevo a non essere frainteso da te. Chiarisco solo un paio di cose, a scanso di ulteriori equivoci:

    quando scrivevo "giudizio tecnico" non mi riferivo tanto a un giudizio che tiene conto degli aspetti puramente tecnici (ammesso che esistano), quanto di un giudizio che analizza i singoli elementi di un film trascurandone il corpo complessivo, la dialettica tra le parti, la dimensione autoriale, il contesto culturale e, vieppiú, il valore emozionale e soggettivo. Certo, per completezza e complessitá, quest'ultimo tipo di valutazione credo dovrebbe sempre essere preferito, ma mi rendo conto che un film non ci lascia sempre questa ampia disposizione d'animo, e per quello che mi riguarda - e il caso specifico mi sembra emblematico - è proprio la cifra emotiva a fare la differenza. Se un film non mi smuove un sopracciglio saró più propenso a valutarlo "tecnicamente" e quindi, conseguentemente, a stroncarlo.

    Sulla sceneggiatura, sono assolutamente d'accordo sulle tautologie, l'autoevidenza, il didascalicismo, e ho ghignato più di una volta anch'io. Epperó nel film di Petroni mi sembra che tutto ciò caschi a pennello, che assuma una dimensione paradigmatica, per cui il film diventa esemplifivativo di un certo tipo di cinema, di un modo di fare cinema, indissolubilmente legato a un'epoca. "Vado a comprare le sigarette", per intenderci, è tanto ridicolo quanto archetipico, è senso ed è maniera, per questo parlavo di film borderline.

    Sulla querelle aperta da Schramm e Fauno, sono d'accordo sull'indulgenza che ci anima quando amiamo un genere. Io valuto diversamente roba come Jason goes to Hell dalla maggioranza degli spettatori perché amo il genere horror. Ma la quantitá però affina lo sguardo e aumenta le aspettative. Se esco a ballare tutte le sere avró maggiore dimestichezza con la materia, più senso critico, capacitá di fare paragoni e di riconoscere il meglio dal peggio. Non capisco l'analogia con donne e handicappati che sono abituato a riconoscere come persone e non come categorie o generi, con tutto quel che ne consegue quanto a simpatie e antipatie.


    Due sole cose, Rebis.
    1) Abbi pazienza, ma se mi parli di "giudizio tecnico", mi pare inevitabile capire che si tratta di regìa, recitazione, fotografia eccetera e non certo di aspetti emotivi.
    2) Fosse solo la frase delle sigarette... Ce ne sono troppe che fanno sogghignare e che fanno pensare: "Ma come hanno fatto a non capire che bastava cambiare frase per esprimere il medesimo concetto in modo non ridicolo?" Arrivano alla casa di campagna. Vede la mora e non la riconosce, quella si presenta. Frase "L'ultima volta che ti ho vista eri alta così!". Ma porca miseria non ti rendi conto che l'abbiamo sentita mille volte? Perché non scrivi "Accidenti, sei davvero irriconoscibile... in meglio, ovviamente!" oppure "Però! Non sei esattamente alta come l'ultima volta che ti ho visto!" oppure altre mille possibilità di evitare il banale.
    Qui mi fermo perché è chiaro che valutiamo il film da due diversi presupposti.
    Una curiosità però ce l'ho: Perché il personaggio di Tranquilli lo hanno fatto ebreo? Me lo sono chiesto, ma non ho trovato risposta.
  • Rebis • 20/07/15 15:10
    Compilatore d’emergenza - 4463 interventi
    Sia come sia Buono, mi sembra chiaro che il giudizio che ho dato al film è tutto fuorché tecnico, nella mia accezione e nella tua, quindi sì l'abbiamo vissuto diversamente, e continuo a trovare stupefacente la quantità di dialoghi tautologici - a me per altro sfuggiti in maniera così dettagliata - da cominciare ad avallare l'ipotesi che negli sceneggiatori ci fosse una sorta di programmaticità :) sull'elemento sionista non saprei, forse vuole rimarcare una qualche alterità del personaggio al contesto? Un diverso sistema di valori che deriva da un rapporto altro con Dio? Francamente non saprei...